«anti-age/ing»
Moderatore: Cruscanti
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«anti-age/ing»
Per fortuna, [per ora] ancora nessuno direbbe "i problemi dell'age", eppure siamo invasi da "prodotti anti-age" e "-aging", pur avendo: anti[-]età, anti[-]invecchiamento, contro l'invecchiamento e ringiovanente, che mi pare coprano, egregiamente, ogni possibile uso e sfumatura dei due forestierismi.
Non sia troppo ottimista. Age management*, per esempio, è una locuzione che sta prendendo piede. Ho trovato fra l'altro una tesi intitolata «Politiche di Age Management e Corporate Social Responsability nel contesto Veneto». Ecco, se tanto per cominciare s'impedisse di presentare tesi di laurea in italiano mongrellizzato...
* naturalmente pronunciato */maˈnaʤmənt/... mannaggia!
* naturalmente pronunciato */maˈnaʤmənt/... mannaggia!
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Purtroppo, è il solito discorso: i prodotti esistono per essere venduti, quindi devono presentarsi in maniera accattivante.
Nessuno, maschio o femmina che sia, acquisterebbe davanti a tutti un prodotto anti-invecchiamento, perché sarebbe come un'"ammissione di colpa"... anti-age, solo perché è una parola diversa, appare "pulita" e al di sopra di ogni sospetto... persino elegante e alla moda...
Occorre inventare un eufemismo italiano che renda gradita la presa di coscienza della necessità del prodotto... alla fine, anti-età sembra il termine più neutro.
Ringiovanente credo sarebbe bocciato dall'autorità competente perché promette qualcosa che il prodotto non è in grado di assicurare.
Anche questo è un aspetto di cui tenere conto, nel cercare un traducente: mentre il termine straniero, in quanto tale, viene spesso percepito come un marchio o comunque qualcosa di privo di significato analizzabile, se si usa il termine italiano deve per legge corrispondere alle effettive caratteristiche del prodotto.
Questioni di sottilgliezze da avvocati... però age nel vocabolario italiano non esiste, quindi è inattaccabile, mentre un prodotto anti-età dovrebbe garantire all'acquirente che la sua età non aumenta!!!
L'unico termine difendibile forse è proprio anti-invecchiamento cellulare, nel senso che si può ottenere forse un rallentamento del decadimento cellulare ponendo l'epidermide in condizioni migliori (più idratata, meglio nutrita etc.), ma comunque non sarà mai un'azione contro l'invecchiamento nel suo complesso.
Per questi motivi, i pubblicitari inventano spesso neologismi, costruendo la campagna pubblicitaria in modo che sia il destinatario a dare il significato che si vuole al termine.
Ad esempio, se dicessi "prodotto puffoso" mostrando sempre situazioni in cui chi lo usa appare più giovane, alla fine una crema "puffosa" sarebbe interpretata come "crema ringiovanente", mentre l'autorità competente non potrebbe dire nulla, in quanto il produttore non promette affatto alcun ringiovanimento, ma dà solo al suo prodotto un aggettivo palesemente privo di significato, cioè legalmente neutro.
Nessuno, maschio o femmina che sia, acquisterebbe davanti a tutti un prodotto anti-invecchiamento, perché sarebbe come un'"ammissione di colpa"... anti-age, solo perché è una parola diversa, appare "pulita" e al di sopra di ogni sospetto... persino elegante e alla moda...
Occorre inventare un eufemismo italiano che renda gradita la presa di coscienza della necessità del prodotto... alla fine, anti-età sembra il termine più neutro.
Ringiovanente credo sarebbe bocciato dall'autorità competente perché promette qualcosa che il prodotto non è in grado di assicurare.
Anche questo è un aspetto di cui tenere conto, nel cercare un traducente: mentre il termine straniero, in quanto tale, viene spesso percepito come un marchio o comunque qualcosa di privo di significato analizzabile, se si usa il termine italiano deve per legge corrispondere alle effettive caratteristiche del prodotto.
Questioni di sottilgliezze da avvocati... però age nel vocabolario italiano non esiste, quindi è inattaccabile, mentre un prodotto anti-età dovrebbe garantire all'acquirente che la sua età non aumenta!!!
L'unico termine difendibile forse è proprio anti-invecchiamento cellulare, nel senso che si può ottenere forse un rallentamento del decadimento cellulare ponendo l'epidermide in condizioni migliori (più idratata, meglio nutrita etc.), ma comunque non sarà mai un'azione contro l'invecchiamento nel suo complesso.
Per questi motivi, i pubblicitari inventano spesso neologismi, costruendo la campagna pubblicitaria in modo che sia il destinatario a dare il significato che si vuole al termine.
Ad esempio, se dicessi "prodotto puffoso" mostrando sempre situazioni in cui chi lo usa appare più giovane, alla fine una crema "puffosa" sarebbe interpretata come "crema ringiovanente", mentre l'autorità competente non potrebbe dire nulla, in quanto il produttore non promette affatto alcun ringiovanimento, ma dà solo al suo prodotto un aggettivo palesemente privo di significato, cioè legalmente neutro.
Potrei ribatterle che le creme "anti-rughe" non si chiamano (ancora) anti-rides. Forse perché sarebbe un banale francesismo anziché un raffinato anglicismo.domna charola ha scritto:Nessuno, maschio o femmina che sia, acquisterebbe davanti a tutti un prodotto anti-invecchiamento, perché sarebbe come un'"ammissione di colpa"... anti-age, solo perché è una parola diversa, appare "pulita" e al di sopra di ogni sospetto... persino elegante e alla moda...
Occorre inventare un eufemismo italiano che renda gradita la presa di coscienza della necessità del prodotto... alla fine, anti-età sembra il termine più neutro.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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I traducenti indicati servono per coprire l'intera gamma d'usi del forestierismo: se dico "effetto anti-age" è certamente più appropiato tradurre con "effetto ringiovanente" - tra l'altro usato, e sentito più volte, anche nelle pubblicità -; nel proporre i traducenti, da aggiungere alla lista, non possiamo fissarci solo un tipo di uso.domna charola ha scritto:Purtroppo, è il solito discorso: i prodotti esistono per essere venduti, quindi devono presentarsi in maniera accattivante.
Nessuno, maschio o femmina che sia, acquisterebbe davanti a tutti un prodotto anti-invecchiamento, perché sarebbe come un'"ammissione di colpa"... anti-age, solo perché è una parola diversa, appare "pulita" e al di sopra di ogni sospetto... persino elegante e alla moda...
Occorre inventare un eufemismo italiano che renda gradita la presa di coscienza della necessità del prodotto... alla fine, anti-età sembra il termine più neutro.
Ringiovanente credo sarebbe bocciato dall'autorità competente perché promette qualcosa che il prodotto non è in grado di assicurare.
Anche questo è un aspetto di cui tenere conto, nel cercare un traducente: mentre il termine straniero, in quanto tale, viene spesso percepito come un marchio o comunque qualcosa di privo di significato analizzabile, se si usa il termine italiano deve per legge corrispondere alle effettive caratteristiche del prodotto.
Questioni di sottilgliezze da avvocati... però age nel vocabolario italiano non esiste, quindi è inattaccabile, mentre un prodotto anti-età dovrebbe garantire all'acquirente che la sua età non aumenta!!!
L'unico termine difendibile forse è proprio anti-invecchiamento cellulare, nel senso che si può ottenere forse un rallentamento del decadimento cellulare ponendo l'epidermide in condizioni migliori (più idratata, meglio nutrita etc.), ma comunque non sarà mai un'azione contro l'invecchiamento nel suo complesso.
Per questi motivi, i pubblicitari inventano spesso neologismi, costruendo la campagna pubblicitaria in modo che sia il destinatario a dare il significato che si vuole al termine.
Quanto alle paventate difficoltà d'adozione, legate alla ritrosia del pubblico e al controllo delle autorità, se effettua una piccola ricerca in rete vedrà che anti-age e anti-età se la contendono alla pari, e che pure anti-invecchamento è piuttosto diffuso; quindi non mi paiono sussistere reali motivi per rifiutarli [anzi, aggiungo che se dovessimo sempre ragionare così, tanto varrebbe cancellare la lista]. Detti traducenti, inoltre, se inseriti nella lista, andrebbero scritti i ntondo e non certamente in corsivo, essendo non nostre proposte, ma traduzioni già in uso.
- Ferdinand Bardamu
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- Località: Legnago (Verona)
Ringiovanente è perfetto, anche sotto l'aspetto commerciale: non contiene una parola o un elemento negativo, come in anti-age/anti-età e comunica immediatamente l'AEV (argomentazione esclusiva di vendita, o unique selling proposition per i «marchettari» anglofili), cioè il principale beneficio per il consumatore, senza ricordargli che il tempo passa e le rughe s'ispessiscono.
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