Mi domando allora se in certi casi non si potrebbe rendere con abbandonarsi alla corrente (venutomi in mente per una reminiscenza montaliana: Felicità del sughero abbandonato alla corrente...). Ecco alcuni esempi tratti da Google Libri (ometto i riferimenti bibliografici):
Franny è dilaniata tra il desiderio di prendere parte alla vita di tutti (è arrivata per passare un weekend con un ragazzo che sospetta insensibile) e quello di vedersela da sola. Incapace di abbandonarsi alla corrente, trova rifugio in Dio.
Poi, immobile e sola, le sembrò di abbandonarsi alla corrente del proprio destino.
La tendenza al suo stato naturale ed impulsivo non è attività; è appunto l’abbandonarsi alla corrente dell’essere, un passivo sospingersi in esso, e dunque inerzia.
...vincente è colui che, seguendo le proprie indicazioni interne, riesce a navigare nella vita con le proprie leggi, col proprio vento e col proprio timone, mentre navigare con il vento altrui significa abbandonarsi alla corrente.
Veleggiare?
Moderatore: Cruscanti
Per me "abbandonarsi alla corrente" calza benissimo: se sei sospinto dalla corrente puoi raggiungere la meta senza sforzo, grazie a una congiuntura favorevole (accezione positiva), oppure puoi lasciarti andare passivamente alla deriva (accezione negativa).
Tuttavia non si può applicare proprio in tutte le situazioni. Riporto altri due esempi, uno dal sito di Scientific American (che sia l'articolo cui si riferisce Giulia?), l'altro da un bloggo:
Tuttavia non si può applicare proprio in tutte le situazioni. Riporto altri due esempi, uno dal sito di Scientific American (che sia l'articolo cui si riferisce Giulia?), l'altro da un bloggo:
- An exercise to stretch memory, tighten attention and increase intelligence could improve children's chances of coasting comfortably through life—and give adults a leg up as well.
- Alex (N.B.: si parla di un bambino) has been coasting comfortably through life, being asked to help with toy clean up at most.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
- giulia tonelli
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- Iscritto in data: mar, 12 lug 2005 10:51
- Località: Stoccolma
Allora, la frase e' esattamente quella citata da Zabob. L'articolo parla di esercizi per allenare le funzioni cerebrali, e la frase intera e' proprio:
An exercise to stretch memory, tighten attention and increase intelligence could improve children’s chances of coasting comfortably through life—and give adults a leg up as well.
In questo senso, non mi sembra ci stia "abbandonarsi alla corrente", che e' un concetto passivo. In questo caso si parla di migliorare le proprie facolta' cerebrali per vivere meglio, non per lasciarsi vivere. Ci vedo di piu' "navigare col vento in poppa" o qualcosa del genere. Ma conoscendomi lo cambiero' 74 volte, ogni volta che rileggo. Grazie a tutti comunque.
An exercise to stretch memory, tighten attention and increase intelligence could improve children’s chances of coasting comfortably through life—and give adults a leg up as well.
In questo senso, non mi sembra ci stia "abbandonarsi alla corrente", che e' un concetto passivo. In questo caso si parla di migliorare le proprie facolta' cerebrali per vivere meglio, non per lasciarsi vivere. Ci vedo di piu' "navigare col vento in poppa" o qualcosa del genere. Ma conoscendomi lo cambiero' 74 volte, ogni volta che rileggo. Grazie a tutti comunque.
Finalmente si è fatta viva... e noi qui a scervellarci!
Era proprio pensando a quel contesto che avevo suggerito "affrontare con serenità/tranquillità le avversità/burrasche/intemperie ecc. della vita", ma potrei proporre un più semplice "cavarsela in ogni situazione".

Era proprio pensando a quel contesto che avevo suggerito "affrontare con serenità/tranquillità le avversità/burrasche/intemperie ecc. della vita", ma potrei proporre un più semplice "cavarsela in ogni situazione".
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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