«Giulio Verne»
Moderatore: Cruscanti
«Giulio Verne»
Nel caso dell'italianizzazione completa del nome del famoso scrittore francese, riterreste accettabile la pronuncia /'ʤuljo 'vɛrne/ (in francese, ovviamente, [ʒyl 'vɛʀn])?
- Ferdinand Bardamu
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Be’, piú che «accettabile», mi pare l’unica possibile pronuncia d’un eventuale «Giulio Verne»! Però, italianizzar addirittura i nomi & cognomi… fa davvero pensar al fascismo.
Infatti, ormai, nessun libro di Verne pubblicato in Italia reca piú la forma «Giulio Verne». Se, invece, Lei sta pensando a un’italianizzazione «popolare» (e direi quasi esclusivamente toscana), /'ʤuljo 'vɛrne/ sarebbe normalissimo, anche se ovviamente diventerebbe quasi sempre ['ʒμˑljo 'vɛrːne] (avvicinandosi, ironicamente, al francese
).
Per il resto, ricordo che la pronuncia italiana neutra è /ˈʒyl ˈvɛrn, ↓ˈvɛrne/.


Per il resto, ricordo che la pronuncia italiana neutra è /ˈʒyl ˈvɛrn, ↓ˈvɛrne/.
- Ferdinand Bardamu
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Attenzione a mettersi sulla china sdrucciolevole dell'associazione italianizzazione-fascismo. Anche perché, a ben vedere, dovremmo tacciare di fascismo tutti i letterati che, ben prima che ci fosse «lui», rendevano in italiano nomi e cognomi di personaggi noti, senza che la cosa evocasse lo spettro di manganellate e olio di ricino. Cosí, su due piedi, mi viene in mente Giovanni Acuto (adattamento fonetico di John Hawkwood). Mi pare che Machiavelli non vestisse la camicia nera.Souchou-sama ha scritto:Però, italianizzar addirittura i nomi & cognomi… fa davvero pensar al fascismo.
- Souchou-sama
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Non si preoccupi: ne sono consapevole. Tuttavia, non intendevo certo associare al fascismo l’italianizzazione in toto (ci mancherebbe!). Mi riferisco specificamente all’italianizzazione, oggi, di nomi & cognomi. Non ho niente da ridire se, per es., Leopardi scriveva «il Leibnizio». Però, se oggi qualcuno vuol ancora dire «Leibnizio» (& «Giulio Verne», &c) al di fuori d’un contesto scherzoso, mi faccia almeno il favore d’esser coerente e d’italianizzare, quindi, tutti i nomi & cognomi: «Guglielmo Scespiro», «Alessandro Dumasso», «Carlo Dícchense», «Carlo Bodelero», «Federico Guglielmo Nice», «Baracco Obama», «Nicola Sarcosio», «Francesco Olanda», «Ang(h)ela Merchelli» &c.Ferdinand Bardamu ha scritto:Attenzione a mettersi sulla china sdrucciolevole dell'associazione italianizzazione-fascismo.
- Ferdinand Bardamu
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Sicuramente l'italianizzazione non è piú produttiva e chi italianizzasse un nome straniero cadrebbe nel ridicolo. Cionnonostante, questo procedimento, se riproposto oggi, non potrebbe dirsi fascista soltanto per colpa dell'autarchia linguistica del Ventennio, perché, come dice giustamente anche lei, è vecchio di secoli.
Nel 2012, si direbbe Scèspiro (ma, come sa, esiste, ed è usato senza controindicazioni, scespiriano) o Leibnizio solo in contesti scherzosi; ma la cosa evocherebbe piuttosto qualche ponderoso e polveroso tomo che il saluto romano, a mio modo di vedere.
Tornando in tema, per quanto sembri strano, ho sentito piú spesso Giulio Verne che Jules Verne /vɛʀn/, tanto che da piccino credevo fosse italiano (ho meno di ottant'anni
).
Nel 2012, si direbbe Scèspiro (ma, come sa, esiste, ed è usato senza controindicazioni, scespiriano) o Leibnizio solo in contesti scherzosi; ma la cosa evocherebbe piuttosto qualche ponderoso e polveroso tomo che il saluto romano, a mio modo di vedere.
Tornando in tema, per quanto sembri strano, ho sentito piú spesso Giulio Verne che Jules Verne /vɛʀn/, tanto che da piccino credevo fosse italiano (ho meno di ottant'anni

Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data sab, 22 set 2012 12:10, modificato 1 volta in totale.
- Sandro1991
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Però nei decenni passati s'italianizzavano solo i nomi di persona, i cognomi venivano quasi sempre lasciati stare nella forma originaria: su un'enciclopedia per ragazzi ho trovato Volfango Amedeo Mozart e Carlo Roberto Darwin; mi domandavo quindi se una pronuncia /'ʤuljo 'vɛrn/ (senza la /e/ finale) fosse completamente da escludersi.Souchou-sama ha scritto:Be’, piú che «accettabile», mi pare l’unica possibile pronuncia d’un eventuale «Giulio Verne»!
Del resto lo scrittore francese, almeno dalle mie parti, è conosciuto popolarmente come Giulio Verne, quasi nessuno lo chiama Jules Verne!
- Souchou-sama
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Ah, ma anch’io da piccolo sentivo spessissimo l’italianizzazione di «Jules Verne». Infatti, temo che il ripristino dell’originale sia abbastanza recente (forse ostacolato dall’edizioni per bambini/ragazzi: suppongo non si volesse «traumatizzarli» con nomi stranieri difficili [?] da pronunciare).Ferdinand Bardamu ha scritto:Tornando in tema, per quanto sembri strano, ho sentito piú spesso Giulio Verne che Jules Verne /vɛʀn/, tanto che da piccino credevo fosse italiano (ho meno di ottant'anni).
Ah, mi scusi: ho frainteso io. D’altronde, la grafia non permette di distinguere «Verne» /ˈvɛrn/ da «Verne» /ˈvɛrne/! Sicché pensavo si riferisse all’italianizzazione sia del nome sia del cognome. Certo, come dice Lei, una (grafia &) pronuncia del tipo «nome italiano + cognome francese» è molto probabile (come «Alessandro Dumas» o simili).Carnby ha scritto:Però nei decenni passati s'italianizzavano solo i nomi di persona, i cognomi venivano quasi sempre lasciati stare nella forma originaria: su un'enciclopedia per ragazzi ho trovato Volfango Amedeo Mozart e Carlo Roberto Darwin; mi domandavo quindi se una pronuncia /'ʤuljo 'vɛrn/ (senza la /e/ finale) fosse completamente da escludersi.
Questo almeno per due ragioni. Per quanto riguarda la Toscana, direi che nessuna italianizzazione dovrebbe stupire piú di tanto («barre» e «sporte» ma /ˈʒyl ˈvɛrn/? inverosimileCarnby ha scritto:Del resto lo scrittore francese, almeno dalle mie parti, è conosciuto popolarmente come Giulio Verne, quasi nessuno lo chiama Jules Verne!

- SinoItaliano
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Anche per me è Giulio Verne /'ʤuljo 'vɛrne/, visto che l'ho sentito per la prima volta pronunciato cosí nel doppiaggio italiano di «Ritorno dal Futuro III». 
(E anch'io pensavo che fosse italiano).

(E anch'io pensavo che fosse italiano).
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
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- SinoItaliano
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- Località: Pechino
Beh, se le generazioni future continueranno a vedere «Ritorno dal Futuro», allora anche loro continueranno a dire Giulio Verne! 
E tra le persone contemporanee: la regina Elisabetta e il principe Carlo.
Quando le cronache parlavano continuamente di quest'ultimo, mio fratello parlava del «principe Carlo» a mio zio che vive in Germania, che non aveva idea di chi stesse parlando, ma più tardi iniziò lui stesso una conversazione parlando della stessa persona: di Charles.
Invece per Lady Diana sento sia /'djana/ che /da'jana/.
Mentre già i giovani principi William e Henry vengono chiamati coi nomi inglesi.

E tra le persone contemporanee: la regina Elisabetta e il principe Carlo.
Quando le cronache parlavano continuamente di quest'ultimo, mio fratello parlava del «principe Carlo» a mio zio che vive in Germania, che non aveva idea di chi stesse parlando, ma più tardi iniziò lui stesso una conversazione parlando della stessa persona: di Charles.
Invece per Lady Diana sento sia /'djana/ che /da'jana/.
Mentre già i giovani principi William e Henry vengono chiamati coi nomi inglesi.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Ritorno al futuro.SinoItaliano ha scritto:Beh, se le generazioni future continueranno a vedere «Ritorno dal Futuro», allora anche loro continueranno a dire Giulio Verne!

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