Montanelli - indicativo e congiuntivo

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Olgi Valnisi
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Iscritto in data: mar, 26 giu 2012 11:25

Montanelli - indicativo e congiuntivo

Intervento di Olgi Valnisi »

Buonasera.

Dismetto in via eccezionale e, a dir la verità, un po' tremebondo, la mia unica veste di lettore di codesto foro per intervenire e sottoporre alla vostra attenzione lo stralcio di un vecchio articolo di Indro Montanelli, riproposto ieri dal Corriere della Sera.
Mi ha colpito l'uso dell'indicativo nella prima frase, laddove avrei forse atteso (come in effetti riscontrato in quelle seguenti) un congiuntivo. Penso, esponendomi al rischio strafalcione (ormai mi sono buttato, mi ritirerò poi in buon ordine), che nella prima frase, per attrazione con il "si presentò", il successivo passato remoto sia ammesso.
Diverso il caso delle altre frasi dove l'eventuale uso dell'indicativo sarebbe agrammaticale. È così?

"... Il che non impedisce che Togliatti, quando si presentò alla vera cittadinanza ammassata all'Arena per una partita di football, fu appena applaudito; che la maggioranza dei milanesi condanni senza riserve la condanna inflitta dal Tribunale a un ingegnere, di cui il pubblico accusatore aveva chiesto l'assoluzione; e che il moderato e legalitario «Corriere d'informazione» abbia una vendita tripla o quadrupla dei giornali..."
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Benvenuto, Olgi Valnisi! :) E non tremi troppo, ché non ne ha motivo. ;)

In effetti, il verbo impedire richiede il congiuntivo; qui siamo in una raffinatezza stilistica che giustificherei col concetto – spiegato da Giovanni Nencioni – del verbo vicario, ossia si trasferisce una costruzione sintattica a un verbo piú o meno sinonimo: il che non impedisce che secondo me va interpretato come ciò non toglie che X fu appena applaudito. Il passato remoto qui vuole sottolineare anche, a mio parere, la puntualità dell’evento.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Olgi Valnisi
Interventi: 14
Iscritto in data: mar, 26 giu 2012 11:25

Intervento di Olgi Valnisi »

Grazie, gentile Marco. :)
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Sandro1991
Interventi: 251
Iscritto in data: lun, 28 nov 2011 19:07

De Bortoli

Intervento di Sandro1991 »

Non Montanelli ma de Bortoli, sempre sul Corriere della Sera.

«E non possiamo stupirci se la maggioranza degli italiani, nell’incertezza assoluta, si astenga dal considerare il Paese un’opportunità». (Corsivo mio)

Sul quel congiuntivo ho qualche perplessità: ipercorrettismo (…salviamo il congiuntivo infilandolo ovunque!) o particolare sfumatura semantica?
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Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Stupire richiede il congiuntivo se costruito con che, non con se. Per me è un errore, forse dovuto a distrazione, di quelli che capitano quando si cambia una frase e rimane qualcosa che non torna.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Black Mamba
Interventi: 95
Iscritto in data: sab, 13 ott 2007 19:41

Intervento di Black Mamba »

Salve! :)

Sto esaminando un opuscolo medico e non mi convince del tutto l'uso del congiuntivo in questo passaggio:

Traendo spunto da modelli internazionali, il nostro Case Management propone un modello multidimensionale, che coinvolga una pluralità di attori e professionisti.

Credo che in questo caso si possa scegliere indifferentemente l'indicativo o il congiuntivo. È così? Qual è preferibile?

Grazie.
Hoc unum scio, me nihil scire.
Avatara utente
Animo Grato
Interventi: 1384
Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11

Intervento di Animo Grato »

Si tratta di due significati leggermente diversi. Dicendo "il nostro XXX propone un modello che coinvolge", la connotazione è semplicemente descrittiva: il modello esiste, il nostro XXX lo propone, il modello coinvolge.
L'uso del congiuntivo ("che coinvolga") sottolinea invece la finalità, e sposta l'attenzione sul ruolo progettuale del nostro XXX: abbiamo fatto un modello per coinvolgere.
Nel primo caso non c'è premeditazione, nel secondo sì. :wink:
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
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