«Il topo[lino]»
Moderatore: Cruscanti
Si funziona benissimo, anzi direi quasi che è accolto spesso con simpatia.arianna ha scritto:Concordo con quanto appena detto da Uri Burton (sempre brillanti i suoi interventi!).
Io per mouse adopero topolino e il contesto non mi richiama mai al topo vero e proprio!
(Eh sì che i topi fanno parte delle mie fobie).
In francese sí:Bue ha scritto:Quanto alle metafore animali, avevo pensato anch'io al cane della pistola (ma si dice dog in inglese o chien in francese?)
In inglese è hammer o cock (e nessuno pensa al piselloLe Petit Robert ha scritto:chien II 2. Pièce coudée de certaines armes à feu qui portait le silex et de nos jours guide le percuteur. Le chien d’un fusil de chasse.

Re: Barrel
Parole sacrosante, anche se non bisogna esagerare rifiutando a priori lo strumento del calco, pratica che mi sembra perfettamente normale e naturalissima.Bue ha scritto:Ripeto per l'ennesima volta che dal mio punto di vista fa molta più violenza alla lingua introdurvi un'analogia estranea che una parola straniera usata come parola nuova per indicare un oggetto nuovo.
Ma soprattutto non bisogna sfociare in eccessive astrazioni. Ha senso fino a un certo punto parlare di violenza fatta a una lingua: piú logico parlare di violenza fatta al singolo parlante. Quello che voglio dire è che il singolo individuo può benissimo, ad esempio, chiamare topolino il mouse anche se questa potrebbe essere una forzatura: quello che non si può fare è imporlo (o vietarlo) a tutta la comunità dei parlanti. Ma nessuno qui pretende nulla di simile.
Re: Barrel
Sí, e nel caso in esame si crea un parallelismo con le altre lingue neolatine.Federico ha scritto:Parole sacrosante, anche se non bisogna esagerare rifiutando a priori lo strumento del calco, pratica che mi sembra perfettamente normale e naturalissima.
-
- Interventi: 32
- Iscritto in data: ven, 20 gen 2006 21:55
- Località: California
- Info contatto:
-
- Interventi: 32
- Iscritto in data: ven, 20 gen 2006 21:55
- Località: California
- Info contatto:
Verissimo, maneggiatori ma non maneggioni. Ma direttori andrebbe benissimo. Mi viene da ridere quando vedo top manager usato per direttore generale in italiano. Chissa' che direbbe Gates se un italiano lo chamasse top manager
P.S: infatti, per varie ragioni, sono stato lontano dal sito (anche dal mio), ma spero di ritornarci piu' regolarmente.
P.S: infatti, per varie ragioni, sono stato lontano dal sito (anche dal mio), ma spero di ritornarci piu' regolarmente.
-
- Interventi: 94
- Iscritto in data: lun, 07 apr 2008 23:30
Se è un tentativo d’adattamento di mouse, non può andar bene. Le uniche possibilità sarebbero mauso e mause (coi relativi diminutivi), e ben sappiamo la sorte riservata a questo tipo d’adattamento in campo informatico...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Propongo un’alternativa, solo cosí, per gioco, perché si sa bene che si parla ormai non piú di lingua italiana ma di un irrecuperabile profluvio indistinto e quasi indistinguibile. Si potrebbe chiamare muso (e il riferimento al topo sarebbe opacizzato per le signore musofobe non greciste). D’altra parte, si riallaccerebbe all’accezione 2 del Treccani, e agli esempi del GRADIT, il muso del treno, di un’auto, di un missile, oggetti che ricordano la forma dell’aggeggio ormai comune che non ci siamo presi la briga di tradurre.
Ma, come dicevo, è piú per gioco.
Ma, come dicevo, è piú per gioco.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
-
- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Mi spiace doverla contraddire ma, in rumeno, questo aggeggio non si chiama șoarece, ma maus*: cfr. anche la Wikipedia in rumeno.Marco1971 ha scritto:In francese, in portoghese, in spagnolo e in rumeno, mouse è stato tradotto letteralmente (come anche computer) e riveste carattere tecnico: non fa sorridere nessuno.
* Peraltro (giustamente) con 's' sorda, non come pronunciamo noi con la sonora.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 4 ospiti