«Sto facendolo»
Moderatore: Cruscanti
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«Sto facendolo»
L'enclisi nel pronome nel gerundio usato in perifrasi progressiva è lecito?
Direi che è possibile, ma poco usitato (e non consigliabile). La GGIC dice:
In forme come le seguenti si può considerare il verbo stare come un ausiliare:
(113) Gli sto dando troppa fiducia.
È anche possibile dire:
(114) Sto dandogli troppa fiducia.
Ho fatto varie ricerche (del tipo st* + gerundio + clitico) nell’archivio BIZ[a] senza successo. La forma tradizionale prevede il pronome davanti a stare.
“Ci stavo pensando, signore. Siam fortunati che la casa è in fondo al paese.” (Manzoni, I promessi sposi)
Perché, dicendo queste bestialità che sto dicendo io, lo stiamo facendo lo stesso, in piedi, scomodi, con questo bel guadagno, che non ne abbiamo né conforto né pace. (Pirandello, Quaderni di Serafino Gubbio operatore)
\CROCE\ E dàlli! Non ha più nulla da dirti Tuzza. Te lo sto dicendo io, e basta così! Vàttene, vàttene via, che sarà meglio per te. (Pirandello, Liolà)
È da preferire il pronome prima di ‘stare + gerundio’, sia in ossequio alla tradizione, sia perché l’informazione è piú chiara: sto pensandoci può anche reggere; ma sto dicendotelo pare davvero italiano innaturale.
In forme come le seguenti si può considerare il verbo stare come un ausiliare:
(113) Gli sto dando troppa fiducia.
È anche possibile dire:
(114) Sto dandogli troppa fiducia.
Ho fatto varie ricerche (del tipo st* + gerundio + clitico) nell’archivio BIZ[a] senza successo. La forma tradizionale prevede il pronome davanti a stare.
“Ci stavo pensando, signore. Siam fortunati che la casa è in fondo al paese.” (Manzoni, I promessi sposi)
Perché, dicendo queste bestialità che sto dicendo io, lo stiamo facendo lo stesso, in piedi, scomodi, con questo bel guadagno, che non ne abbiamo né conforto né pace. (Pirandello, Quaderni di Serafino Gubbio operatore)
\CROCE\ E dàlli! Non ha più nulla da dirti Tuzza. Te lo sto dicendo io, e basta così! Vàttene, vàttene via, che sarà meglio per te. (Pirandello, Liolà)
È da preferire il pronome prima di ‘stare + gerundio’, sia in ossequio alla tradizione, sia perché l’informazione è piú chiara: sto pensandoci può anche reggere; ma sto dicendotelo pare davvero italiano innaturale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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