Polemiche a parte, mi rivolgo a voi per saperne di piú: non ho trovato questa parola in alcuno dei maggiori dizionari odierni in linea, però ve ne sono diverse occorrenze su Google Libri, per esempio in qualche vocabolario del Settecento. In alcuni casi il termine è virgolettato, come in questo recente testo della Corte Costituzionale: Per il giudice dissenziente Mahrenholz, questo intervento di interpretazione delle disposizioni sulla procedura di esecuzione introduce un “interpretamento” che accerta una volontà del legislatore non espressa nelle leggi.
Sapete fino a che epoca il suo uso è stato comune o accettabile, e se oggi possa essere ancora adoperato, magari in un registro alto, nel senso di interpretazione?
Molte grazie e a presto.
