Vorrei sapere che ne pensate dell'espressione (usata quasi solo in campo economico-finanziario)* "crescita negativa". A me, più che un ossimoro, pare un'emerita scempiaggine, non meno ridicola di un eventuale "decremento positivo".
Ha un che di ipocritamente eufemistico, quasi a voler, più che sminuire, negare un "momento no" di un fenomeno economico: così si può far inconsciamente intendere che gli andamenti della Borsa, del PIL o di un bilancio, segno più o segno meno, sempre in crescita sono.
P.S.: *anche in campo demografico: "crescita negativa di una popolazione".
"Crescita negativa"
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"Crescita negativa"
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
- Animo Grato
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Re: "Crescita negativa"
E sì; anzi, direi che è quasi una forma di esorcismo. Del resto, ricordo che quando compii trentun anni, per un po' tentai di spacciare la mia età come "ventundici", pur di aggrapparmi a un fittizio brandello di giovinezza. Che ci vuol fare, siamo umani...Zabob ha scritto:Ha un che di ipocritamente eufemistico.

Re: "Crescita negativa"
Un ottantenne francese potrebbe batterla, dichiarando che ha "4 volte 20 anni" (quatre-vingt).Animo Grato ha scritto:Del resto, ricordo che quando compii trentun anni, per un po' tentai di spacciare la mia età come "ventundici"
Ma chissà perché i politici non hanno ancora sfruttato la locuzione: potrebbero per esempio abbassare le pensioni, o i finanziamenti alla ricerca ecc., spacciando le riduzioni per "aumenti negativi".

Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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