Animo Grato ha scritto:Nella mia beata ingenuità ero convinto che in italiano si potessero rilasciare soltanto gli ostaggi, i documenti e le interviste. Invece, se leggete articoli che si occupano di musica o di cinema, è tutto un tripudio di "il rilascio del nuovo singolo di Giorgia", "il nuovo film di Salvatores sarà rilasciato in più di mille sale", e via di questo passo. La cosa che mi irrita di più è sapere che simili violenze verbali sono opera di qualche traduttore della domenica che ha cercato release nel dizionario (sempre che l'abbia fatto) e ha scelto di renderlo con la prima traduzione proposta dal lemma.
In medicina abbiamo i farmaci a "lento rilascio" e a "rilascio modificato" (su certe confezioni troverà, per es., L
INGUITAL R.M.

), traduzioni rispettivamente di
slow release e
modified release.
Quanto agli esempi di Giorgia e Salvatores, trattandosi di artisti italiani, testimoniano che chi scrive non è un traduttore della domenica, ma un banale
italoleso: contagiato, questo sì, dai traduttori della domenica, pensa alla parola "rilascio" direttamente in italiano!
Animo Grato ha scritto:Mi è capitato anche di trovare di peggio: (...) "schedulato" (dall'inglese scheduled, "programmato, previsto").
Fa il paio con "tabulato" (sost. e verbo), solo più fastidioso.
Animo Grato ha scritto:"un fottuto genio": questo è un calco integrale dell'espressione - idiota - inglese fucking genius).
Se mi fosse data da tradurre l'espressione
fucking genius, penso che non la renderei con "un fottuto genio" ma nemmeno con "un ca##o di genio": preferirei dire "un geniaccio", "un genio spaventoso" e sim.
Tralasciando l'abuso del termine genio (che dovrebbe essere riservato a pochi eletti) a indicare chiunque dimostri un'intelligenza superiore alla media o un briciolo di creatività; il che costringe poi a inventarsi delle
fottute perifrasi accrescitive.
