Ferdinand Bardamu ha scritto:Capisco le esigenze della sincronizzazione, ma c’era proprio bisogno di tradurre man con amico, anche a scàpito della naturalezza?
Se è per questo, c'è chi ci va giù ancora più pesante (sempre per usare espressioni da interrogatorio manesco) e traduce
man con
uomo, senza battere ciglio.
Andrea Russo ha scritto:È sicuramente giusto arrivare a una traduzione che sia scorrevole e che suoni il piú naturale possibile, ma a volte è anche bene rendere l'estraneità del testo (narrativo o filmico che sia), far capire che siamo di fronte a un'altra cultura, con i suoi usi e costumi, con le sue espressioni, ecc.
Il problema dell'estraneità è il proverbiale "nodo che viene al pettine" quando un personaggio, di fronte all'incomprensione di chi lo circonda, sbotta dicendo:
"Does anyone here speak English?", e il povero traduttore si vede costretto a ripiegare sull'"idiomatico" (nel mondo della celluloide)
"C'è qualcuno che parla la mia lingua?". E già: rendere letteralmente la disperata invocazione (
"... parla inglese?") equivarrebbe a preconizzare l'apocalittico scenario che qui tanto paventiamo (l'inglese come veicolo privilegiato della comunicazione, anche tra i non anglofoni); adattare la frase sostituendo "inglese" con "italiano", d'altro canto, striderebbe non poco in una situazione in cui l'eroe, braccato da corrotti agenti della
CIA, si nasconde tra la folla che assiste alla partita di
baseball tra i
Red Sox e i
New York Yankees. Forse la soluzione migliore, più drastica, sarebbe
"Ma qui non mi capisce nessuno?": a buon intenditor, poche parole...
Andrea Russo ha scritto:Al riguardo, Franca Cavagnoli (nota traduttrice italiana) ha scritto che in alcuni contesti (libri) l'espressione touch wood si può anche decidere di tradurla come tocca legno, invece dell'idiomatica tocca ferro
E a maggior ragione nei film: sarebbe veramente strano sentir dire a qualcuno
"tocchiamo ferro" mentre con le nocche picchia su una scrivania in noce massello.
SinoItaliano ha scritto:fratello dai rapper o simpatizzanti tali (ma in questo caso calco dall'inglese).

Dicono
fratello, dicono
fra', dicono
bro[ther], dicono
uomo, dicono
zio...

Si tratta comunque di una varietà zoologica dell'italiano, alla quale auguro l'estinzione, "in solido" con i suoi locutori.
