Noto ora: cliccando su "copia cache" sotto un risultato di una ricerca in Google si legge:
«La copia cache di Google è l'istantanea della pagina Web archiviata durante la scansione del Web.»
Un altro termine è plug-in. Le proposte attuali (le nostre piú quelle del Lessico panlatino di Internet) sono: modulo inseribile/aggiuntivo; programma accessorio/innesto/complemento/d'appoggio; estensione
Federico ha scritto:Un altro termine è plug-in. Le proposte attuali (le nostre piú quelle del Lessico panlatino di Internet) sono: modulo inseribile/aggiuntivo; programma accessorio/innesto/complemento/d'appoggio; estensione
La traduzione piú letterale è innesto, quella piú neutra, a mio avviso, estensione. «Estensioni» si chiam(av)ano i «plug-in di sistema» dei sistemi operativi Macintosh pre-X. La confusione con le sequenze di caratteri che seguono il punto nei nomi degli archivi è —direi— puramente teorica…
Mi sembra meglio "procedura guidata" o "procedura assistita" (che si trova anche nelle definizioni di wizard trovate da Google)...
Se è solo queto, direi che si può fare a meno di un traducente unico, no?
Non ho nulla contro procedura guidata né contro impostazione assistita, ma su wizard, nell’uso comune, avrà difficoltà a imporsi, secondo me, proprio per la lunghezza circonlocutoria. Non vedo perché non provare a lanciare la traduzione letterale e breve mago, che ha già sensi traslati.
Marco1971 ha scritto:Non ho nulla contro procedura guidata né contro impostazione assistita, ma su wizard, nell’uso comune, avrà difficoltà a imporsi, secondo me, proprio per la lunghezza circonlocutoria. Non vedo perché non provare a lanciare la traduzione letterale e breve mago, che ha già sensi traslati.
Già vari anni fa due traduttori informatici avevano scritto un breve articolo chiedendosi, perché wizard viene tradotto nei manuali con procedura guidata e non con un semplice mago, dato che nelle figure che accompagnano le istruzioni a volte c'è addirittura l'immagine stilizzata di un Mandrake con tanto di bacchetta magica? La risposta naturalmente è che in ambito tecnico gli italiani recalcitrano di fronte alle metafore e preferiscono termini più aulici. Sarà possibile riportare indietro le lancette dell'orologio a Galileo e indurre gli italiani a usare termini comuni come tecnicismi? Ai posteri l'ardua sentenza.