hop on / hop off (anche hop in / hop out)
Moderatore: Cruscanti
hop on / hop off (anche hop in / hop out)
Salve a tutti,
nella traduzione di un testo dedicato a un servizio di trasporto pubblico mi sono imbattuto nella locuzione inglese "hop on - hop off" (a volte anche hop in / hop out) che designa quel particolare tipo di autobus o taxi collettivo da cui si può salire e scendere tutte le volte che si vuole pagando il biglietto una sola volta (nell'arco di un determinato intervallo di tempo).
Su vari siti turistici l'espressione viene lasciata in inglese. A naso, direi che non esiste un corrispettivo italiano altrettanto sintetico. Qualcuno ha proposte o suggerimenti in merito?
Saluti e grazie in anticipo
Marco
nella traduzione di un testo dedicato a un servizio di trasporto pubblico mi sono imbattuto nella locuzione inglese "hop on - hop off" (a volte anche hop in / hop out) che designa quel particolare tipo di autobus o taxi collettivo da cui si può salire e scendere tutte le volte che si vuole pagando il biglietto una sola volta (nell'arco di un determinato intervallo di tempo).
Su vari siti turistici l'espressione viene lasciata in inglese. A naso, direi che non esiste un corrispettivo italiano altrettanto sintetico. Qualcuno ha proposte o suggerimenti in merito?
Saluti e grazie in anticipo
Marco
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Re: hop on / hop off (anche hop in / hop out)
Salta su? (Direi che è inutile —e anzi sarebbe abbastanza inusuale— in italiano tradurre la locuzione completa Salta su / salta giú…)vorce ha scritto:Qualcuno ha proposte o suggerimenti in merito?
Ovviamente una soluzione del genere non attecchirà mai per le solite ragioni: esterofilia, provincialismo, pigrizia, ignoranza della propria lingua/cultura e di quelle altrui…

Non si potrebbe semplicemente allargare il campo d'impiego del termine navetta?
Dal Treccani in linea:
a. In funzione appositiva (invar. al plur.), ogni servizio di trasporto di cose o persone, svolto da un veicolo o convoglio che collega due luoghi, andando avanti e indietro sullo stesso percorso, a intervalli regolari: autobus n.; battello n.; aerei navetta.
Poco cambia se il mezzo di trasporto collega tre, cinque, oppure dieci luoghi invece di due. Egualmente irrilevante mi sembra la modalità di pagamento — a tempo, per numero di fermate, e via dicendo.
Dal Treccani in linea:
a. In funzione appositiva (invar. al plur.), ogni servizio di trasporto di cose o persone, svolto da un veicolo o convoglio che collega due luoghi, andando avanti e indietro sullo stesso percorso, a intervalli regolari: autobus n.; battello n.; aerei navetta.
Poco cambia se il mezzo di trasporto collega tre, cinque, oppure dieci luoghi invece di due. Egualmente irrilevante mi sembra la modalità di pagamento — a tempo, per numero di fermate, e via dicendo.
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La navetta è un collegamento diretto da un punto a un altro, senza soste intermedie; prendo la navetta aziendale anziché fare tutte le fermate che fa il mezzo di linea.
Il nome stesso deriva per analogia col movimento della spola - o navetta - del telaio, che viene lanciata attraverso i fili di ordito alternativamente da sinistra a destra e viceversa, ovviamente senza ch epossa fare soste intermedie. Una qualsiasi cosa che fa soste intermedie, non è più analoga a una navetta.
In questo caso invece il mezzo fa varie fermate, altrimenti non potrei salire, poi scendere, poi risalire per fare un altro tratto di percorso, poi ridiscendere etc. con un unico biglietto.
L'importanza relativa del numero di fermate la decide chi emette la comunicazione; se ha la necessità di distinguere le varie tipologie, avrà i suoi motivi. E una lingua, se vuole rimanere "parlata", deve saper fornire risposte alle necessità del parlante. Altrimenti, se in quella lingua non si riesce a trovare un termine specifico - o a crearlo - ovvio che il parlante finirà per adottare il termine straniero...
Il nome stesso deriva per analogia col movimento della spola - o navetta - del telaio, che viene lanciata attraverso i fili di ordito alternativamente da sinistra a destra e viceversa, ovviamente senza ch epossa fare soste intermedie. Una qualsiasi cosa che fa soste intermedie, non è più analoga a una navetta.
In questo caso invece il mezzo fa varie fermate, altrimenti non potrei salire, poi scendere, poi risalire per fare un altro tratto di percorso, poi ridiscendere etc. con un unico biglietto.
L'importanza relativa del numero di fermate la decide chi emette la comunicazione; se ha la necessità di distinguere le varie tipologie, avrà i suoi motivi. E una lingua, se vuole rimanere "parlata", deve saper fornire risposte alle necessità del parlante. Altrimenti, se in quella lingua non si riesce a trovare un termine specifico - o a crearlo - ovvio che il parlante finirà per adottare il termine straniero...
saliscendi?
Mentre leggevo gli interventi pubblicati mi è venuta in mente una possibile traduzione: "saliscendi", un termine che esiste già come sostantivo, sia in accezione tecnica, sia come sinonimo di viavai.
Non sarebbe difficile adoperarlo anche come aggettivo: un autobus o un pullman "saliscendi". È persino più sintetico dell'inglese.
Saluti
Marco
Non sarebbe difficile adoperarlo anche come aggettivo: un autobus o un pullman "saliscendi". È persino più sintetico dell'inglese.

Saluti
Marco
- Souchou-sama
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Concordo. Mi sembra perfetto. Ma non entrerà nell’uso perché la normalità ormai è costituita dalle parole inglesi. C’è forse un solo anglicismo che sia stato scalzato dall’uso e sostituito negli ultimi dieci anni?Souchou-sama ha scritto:Complimenti, [auto]bus saliscendi mi pare una bella trovata.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Mi vengono a mente portal → portale e website → sito. Sì, c'era chi usava l'anglicismo anche in casi banali come questi.Marco1971 ha scritto:C’è forse un solo anglicismo che sia stato scalzato dall’uso e sostituito negli ultimi dieci anni?
Per il resto, si è avuto il fenomeno opposto (sostituzione di parole italiane con quelle straniere: mission, step, book ecc.).
Aggiungo anche scie chimiche, nella maggior parte delle lingue si dice chemtrails. Ma sono soddisfazioni rare, in confronto a tutto il resto.
- Ferdinand Bardamu
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Basta che non diventi autobàs.Ferdinand Bardamu ha scritto:Mi unisco ai complimenti: autobus saliscendi è davvero ben trovato, e sarebbe chiaro a tutti.

Io non l'avevo mai sentito.Ferdinand Bardamu ha scritto:Vorrei proprio fare un sondaggio per scoprire quanti italiani sanno cosa vuol dire hop on/hop off…

- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
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- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Anch'io faccio i complimenti per la trovata. Non dev'essere necessariamente un autobus: a Parigi ci sono i "batobus" che funzionano alla stessa maniera.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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