Manutio ha scritto:Ippogrifo, che saluto
Ricambio cordialmente e condivido gli auspici
Moderatore: Cruscanti
Manutio ha scritto:Ippogrifo, che saluto
Non molte sere fa stavo guardando una trasmissione di Alberto Angela sui Paesi bassi - Olanda - , la gestione del territorio e la difesa dal mare. Ovviamente, dati i temi, si parlava dei mulini a vento. Nella stanza c'erano degli adolescenti. Alberto Angela si riferiva al mugnaio definendolo "molinaro". Fui sorpreso dall'uso di un termine che ho difficoltà a ritenere davvero "neutro", ma, abituato come sono alle vecchie tradizioni popolari e alle parlate settentrionali, non posso certo dire di aver avuto problemi di comprensione.Carnby ha scritto:Piero e Alberto Angela, altrove criticati per il dino/z/auro, nello speciale sulla storia russa pronunciarono correttamente car' e carevič (con /ʦ-/).
Vero, ma peggio di tutti mi sembra proprio lo щa di Хрущёв. Ricorrendo ai ‘caratteri speciali’, con due ce la caviamo, altrimenti la cosa diventa ardua. I Tedeschi, che hanno scelto di trascrivere tutto secondo la loro ortografia, devono ricorrere a una soluzione un po’ mostruosa: schtsch. (Chruschtschow, facilmente controllabile in rete.) Sette caratteri latini per uno cirillico: probabilmente un primato!è noto che, in cirillico, х e ч sono tra i grafemi più «ostici» da traslitterare.
Non esageriamo... Certo che lo sanno: è Banderas!domna charola ha scritto:posto che alcuni adolescenti non sanno nemmeno cos'è il mugnaio
In italiano «giornalistico» la cosa varia: v. Iushenko per l'ucraino Ющенко.Manutio ha scritto: Sette caratteri latini per uno cirillico: probabilmente un primato!
Parlerei di traslitterazione invece che di trascrizione in questo caso.Manutio ha scritto:Quanto alle trascrizioni del nome di quel discusso paese, credo che quella ufficiale sia Qazaqstan.
Qui in Toscana c'è l'Opificio delle pietre dure, si spera che almeno gli studenti interessati all'arte sappiano che cos'è.domna charola ha scritto:[...] opificio, segheria [...] guado... vado avanti?
Mi sembra impossibile che non sia conosciuto segheria. per gli altri termini qualche giustificazione si può trovare (mugnaio è di fatto toscano, opificio e laterizio sono termini molto tecnici, chi abita in città difficilmente vede un guado o una vallecola).domna charola ha scritto:eheheh...
comunque, parole che studenti di primo anno di università non conoscevano: mugnaio, opificio, segheria, laterizio, vallecola, guado... vado avanti?
Ringrazio della precisazione. Il k di Қазақ, detto qaf, non ka, è modificato da una cediglia, cui non avevo badato, e nota una particolare consonante (‘occlusiva uvulare sorda’) la cui resa con la q latina deve effettivamente chiamarsi traslitterazione.Parlerei di traslitterazione invece che di trascrizione in questo caso.
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