significato di spincherla

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thyri
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significato di spincherla

Intervento di thyri »

Buonasera a tutti.

La scrittrice Sara Boero raccontandosi in un blog scrive : "Ho iniziato a scrivere da spincherla, ma veramente spincherla. Mandavo in giro i miei racconti a concorsi vari ed eventuali e ne ho vinto qualcuno, quello che mi ha portato veramente fortuna è stato il premio Nazionale delle Alpi Apuane".

E' la prima volta che leggo la parola "spincherla", non ne conosco il significato e pur cencando nei vari dizionari non sono riuscita a trovare nulla.

Potreste dirmi voi qual è il significato di questa parola?

Grazie.
Avatara utente
Luca86
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Re: significato di spincherla

Intervento di Luca86 »

thyri ha scritto:...cencando nei vari dizionari non sono riuscita a trovare nulla.
Dubito che sia registrata (ammesso che esista). Vedo, dando una rapida scorsa al suo sito, che la Boero non è nuova a questo genere di perle: Sono nata a Genova il 4 ottobre del 1985 da un genitore e una genitora...
thyri ha scritto:Potreste dirmi voi qual è il significato di questa parola?
Da quello che si riesce a capire dal contesto, sembra significhi qualcosa come inesperta, principiante, esordiente e simili.
Avatara utente
Carnby
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Intervento di Carnby »

Forse sul GDLI c'è qualcosa.
C'è anche la possibilità che si tratti di una forma genovese italianizzata.
Ultima modifica di Carnby in data mar, 13 ago 2013 21:07, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Solo spincheròlo, voce antica e dialettale per persona stolta, tonta.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

Mai sentito spincherla in genovese.
Largu de farina e strentu de brenu.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Mi sa che l’unico modo per conoscerne il significato è chiedere direttamente all’autrice…
Avatara utente
Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Stanotte in sogno ho avuto la rivelazione! Be', non garantisco la bontà dell'informazione, ma è vero che mi è giunta in sogno: credo di avere qualche problema... :roll:
Tornando a bomba: e se non fosse altro che una variante di pischella? Riporto un passaggio da quest'intervento su Treccani.it (grassetto mio):
Senza dubbio il termine pischello 'ragazzo' rimanda al linguaggio giovanile, in particolare a quello d'area romana e laziale. La marca dialettale è chiaramente percepita dai giovani stessi. [...] Sulla "novità" del termine bisogna intendersi, e anche sull'ambito d'origine. Già Pier Paolo Pasolini, nel romanzo Ragazzi di vita (che è del 1955), adopera pischello sia nel significato generico di 'ragazzo' [...], sia in quelli più specifici di 'apprendista', 'ragazzo di bottega' e - appunto - 'ragazzo di vita', 'ladro giovane' [...]. Dunque il termine non è nuovo. Piuttosto, è da seguire la trafila ipotizzata dal Ferrero, il quale, tra l'altro, documentando anche la forma pischerlo/a (questa non laziale; è presente nelle lettere del piemontese Cesare Pavese, cfr. il "dizionario storico dei gerghi giovanili" Scrostati gaggio! di R. Ambrogio-G. Casalegno, Utet), riporta il termine al «gergo dei girovaghi per "bambino", ma anche "giovane amante" (pischerla, figlia)», dal quale sarebbe poi migrato nel gergo dei coatti, dove pischerla passa a significare 'borseggiatrice', pischello può significare 'nipote' e pischettina rotta 'ragazza deflorata'. Non c'è da stupirsi di questi passaggi da linguaggio gergale a linguaggio gergale, che ci sono sempre stati; né che un termine come pischello, che porta sempre con sé, di là dalle sfumature di significato, la marca di 'gioventù'...
Geograficamente, foneticamente e semanticamente mi sembra che spincherla sia riconducibile alla variante pavesiana pischerla, con una metatesi e un'epentesi.
Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia. :wink:
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Pò èsse, pò èsse, caro Animo Grato. :D Tanto piú che il passo citato porta proprio a quest’interpretazione. La vicinanza col pavesiano pischerla dà un ulteriore indizio.

Per parte mia, ho chiesto all’autrice di svelarci l’arcano. Quando mi risponderà, ve lo farò sapere.
Avatara utente
Souchou-sama
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Intervento di Souchou-sama »

Ottima intuizione! Giacché in Rete non si trova alcuna attestazione di spincherla/o se non quella di cui ci occupiamo in questo filone, è ben possibile che la scrittrice abbia semplicemente storpiato il termine pischerla, non vi pare?
Avatara utente
u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

Considerata l'origine genovese dell'autrice, non mi stupirebbe un incrocio con spipua "pispola".
Largu de farina e strentu de brenu.
Avatara utente
Souchou-sama
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Intervento di Souchou-sama »

Per caso in genovese è frequente codesto passaggio da pis- a spi- rispetto all’italiano?
ippogrifo
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METATESI

Intervento di ippogrifo »

Souchou-sama ha scritto:Per caso in genovese è frequente codesto passaggio da pis- a spi- rispetto all’italiano?
Qualche chiarimento. Anche in merito all'ornitologia. A Genova "spìppua" come nome di uccello è sconosciuto. Se ho capito bene e si tratta della cutrettola, si dice "balaenn-a" /ba'lENNa/- letteralmente ballerina, a causa dei frequenti movimenti della coda - . Mentre per una danzatrice (umana) si usa solo -ormai - l' "italianismo" "ballerinn-a". Esisteva - ma non è più usato da chissà quanto - solo l'aggettivo "spippu/spìppua" = mingherlino/-a che penso sia all'origine - ma a Ponente, non a Genova :wink: - del nome del pennuto.

Metatesi: ritengo la metatesi sia solo dell' "s". Non è frequentissima, ma esiste. Propongo solo due esempi: "stacca" = tasca e "scuccuzù" (letteralm. cuscùs) = grandine, gragnola. Erano le tipiche paste - in questo caso, pastine - che venivano servite - in brodo - ai vecchietti nei ricoveri dalle monache. Ovviamente, i vecchietti non mancano, ma - ora - le monache sono indiane e non so quali termini usino . . .
Avatara utente
u merlu rucà
Moderatore «Dialetti»
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Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41

Intervento di u merlu rucà »

Sono incorso in un 'lapsus freudiano'. Intendevo anch'io il significato di mingherlino ma ho reso con pispola perché nel mio dialetto spipura è il nome dell'uccello. Uno dei misfatti del caldo...
Largu de farina e strentu de brenu.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Sara Boero ha risposto al mio messaggio; colgo l’occasione per ringraziarla di nuovo per la sua gentilezza e disponibilità. Avendone ottenuto il permesso, riporto la sua risposta per intero:

Spincherla significa giovane, pivellina, piccola ("pulin" in genovese). Ha ragione l'utente che ha trovato una somiglianza con "pischerla", è la stessa cosa. L'ho sempre sentito dire nella famiglia di mia nonna paterna, che ha origini emiliane ma quando sono nata io era già "molto ligure" da un paio di generazioni... Sinceramente non so dirvi se sia una parola esistente in qualche dialetto o usata solo in quella famiglia o in un gruppo di persone, o un qualche neologismo buffo inventato da una prozia per gioco. Da qualcuno devo aver ereditato il vizio di giocare con le parole. Tutta la mia bio ha un tono umoristico, mi spiace se ho urtato la sensibilità dell'utente che ha fatto notare che "genitora" non esiste... Garantiscigli da parte mia che so che un fratello si "concepisce" e non si "produce" e che mi stavo solo divertendo un po'...
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