Imperfetto
Moderatore: Cruscanti
Imperfetto
«Il Santo Padre era immediatamente soccorso dall'equipe medica di guardia nel appartamento privato di Sua Santità. Venivano attivati tutti gli appropriati provvedimenti terapeutici e di assistenza cardiorespiratoria. Era rispettata la volontà del Santo Padre di rimanere nella Sua abitazione, ove per altro era assicurata una completa ed efficiente assistenza sanitaria.
Nel tardo pomeriggio di ieri si otteneva una temporanea
stabilizzazione del quadro clinico che, tuttavia, nelle ore
successive evolveva negativamente».
Voi trovate efficace l'uso dell'imperfetto in questo comunicato ufficiale?
Io, lo trovo un po' freddo e procedurale.
Nel tardo pomeriggio di ieri si otteneva una temporanea
stabilizzazione del quadro clinico che, tuttavia, nelle ore
successive evolveva negativamente».
Voi trovate efficace l'uso dell'imperfetto in questo comunicato ufficiale?
Io, lo trovo un po' freddo e procedurale.
La freddezza e la proceduralità non mi sembrano derivare tanto dall’uso dell’imperfetto narrativo (o storico, o cronistico) quanto dalla tecnicità del resoconto, che vuol essere oggettivo. Anzi, sarebbe molto piú «freddo» se volto al presente o al passato prossimo. L’imperfetto invece — secondo me — spande sul rapporto un verecondo velo che ne stempera l’«aridità».
Non rammento chi disse che l’imperfetto «è il tempo della nostalgia»...
Serianni (cap. XI, § 374c) cita il Brunetière citato in Grevisse:
Non rammento chi disse che l’imperfetto «è il tempo della nostalgia»...
Serianni (cap. XI, § 374c) cita il Brunetière citato in Grevisse:
Io, per me, trovo efficace il ricorso all’imperfetto, per le ragioni suddette. Ora sentiamo che ne pensano gli altri.Ciò può spiegarsi risalendo all’originario ufficio stilistico dell’imperfetto, che è probabilmente quello di «prolungare la durata dell’azione espressa dal verbo, immobilizzandola in certo modo davanti agli occhi del lettore».
- Black Mamba
- Interventi: 95
- Iscritto in data: sab, 13 ott 2007 19:41
Buonasera! 
Sto leggendo il testo di un'intervista e questa frase non mi convince del tutto:
Da quel momento sentivo crescere sempre più la competizione e mi fissai l’obiettivo di vincere il campionato italiano.
Io avrei optato per una delle seguenti alternative:
Da quel momento ho sentito crescere sempre più la competizione e mi sono fissato l’obiettivo di vincere il campionato italiano.
Oppure, ancora meglio:
Da quel momento sentii crescere sempre più la competizione e mi fissai l’obiettivo di vincere il campionato italiano.
Aggiungo che, se invece di "Da quel momento" fosse stato "In quel momento" non avrei avvertito la personalissima sensazione di un tempo verbale, passatemi il termine, "stonato" (nel caso specifico l'uso dell'imperfetto sentivo).
Ma forse, appunto, è "stonato" soltanto al mio orecchio. Mi rimetto perciò al vostro illustre parere.
Grazie e saluti.

Sto leggendo il testo di un'intervista e questa frase non mi convince del tutto:
Da quel momento sentivo crescere sempre più la competizione e mi fissai l’obiettivo di vincere il campionato italiano.
Io avrei optato per una delle seguenti alternative:
Da quel momento ho sentito crescere sempre più la competizione e mi sono fissato l’obiettivo di vincere il campionato italiano.
Oppure, ancora meglio:
Da quel momento sentii crescere sempre più la competizione e mi fissai l’obiettivo di vincere il campionato italiano.
Aggiungo che, se invece di "Da quel momento" fosse stato "In quel momento" non avrei avvertito la personalissima sensazione di un tempo verbale, passatemi il termine, "stonato" (nel caso specifico l'uso dell'imperfetto sentivo).
Ma forse, appunto, è "stonato" soltanto al mio orecchio. Mi rimetto perciò al vostro illustre parere.
Grazie e saluti.
Hoc unum scio, me nihil scire.
- Black Mamba
- Interventi: 95
- Iscritto in data: sab, 13 ott 2007 19:41
La ringrazio, Marco. Il suo parere è come sempre prezioso.
Ne approfitto, se me lo concede, per dissipare un altro piccolo dubbio:
paralimpiade o paraolimpiade?
Dei dizionari in linea da me consultati (Treccani, Sabatini Coletti, DOP, etc.) soltanto il Gabrielli contempla il lemma.
Come prima voce indica paralimpiade e in alternativa paraolimpiade.
Ne approfitto, se me lo concede, per dissipare un altro piccolo dubbio:
paralimpiade o paraolimpiade?
Dei dizionari in linea da me consultati (Treccani, Sabatini Coletti, DOP, etc.) soltanto il Gabrielli contempla il lemma.
Come prima voce indica paralimpiade e in alternativa paraolimpiade.
Hoc unum scio, me nihil scire.
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- Interventi: 1725
- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
A mio avviso è preferibile la forma "crasica" paralimpiade, cosí come - sempre a mio avviso - fuoruscita è meglio di fuoriuscita ecc.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Le segnalo questa pagina dal sito Treccani; ci sono tante belle cose, su quel sito: peccato che non sia il massimo in fatto di trasparenza e facilità di ricerca...Black Mamba ha scritto:paralimpiade o paraolimpiade?

Personalmente, poi, io preferirei la forma parolimpiade, che probabilmente non ha mai usato nessuno ma presenta l'esito più regolare dell'incontro tra il prefisso para- e una parola che inizia per vocale.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
A me paralimpiadi è sempre suonato male. Come dice Animo Grato (e come conferma, con l’esempio di fuoruscita, Fausto Raso), l’incontro tra la vocale finale del prefisso e la vocale iniziale della parola cui quel prefisso si applica dovrebbe risolversi con la caduta della prima vocale: parolimpico (cfr. paretimologico).
C'è forse la possibile assonanza con parola che ha decretato lo scarso successo di questa forma teoricamente migliore?Ferdinand Bardamu ha scritto:l’incontro tra la vocale finale del prefisso e la vocale iniziale della parola cui quel prefisso si applica dovrebbe risolversi con la caduta della prima vocale: parolimpico (cfr. paretimologico).
- Black Mamba
- Interventi: 95
- Iscritto in data: sab, 13 ott 2007 19:41
La ringrazio per l'interessante segnalazione, Animo Grato.Animo Grato ha scritto:Le segnalo questa pagina dal sito Treccani; ci sono tante belle cose, su quel sito: peccato che non sia il massimo in fatto di trasparenza e facilità di ricerca...Black Mamba ha scritto:paralimpiade o paraolimpiade?![]()
Personalmente, poi, io preferirei la forma parolimpiade, che probabilmente non ha mai usato nessuno ma presenta l'esito più regolare dell'incontro tra il prefisso para- e una parola che inizia per vocale.
Anch'io personalmente preferisco la forma parolimpiade, sebbene nelle occorrenze di Google sia quella che riscuote il minor successo (4310 risultati per parolimpiade contro i 25.000 per paralimpiade e gli 11.400.000 per paraolimpiade).
Ringrazio tutti per le risposte.
Hoc unum scio, me nihil scire.
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