Tempi difficili

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

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miweraccio
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Iscritto in data: mar, 15 feb 2011 13:50

Tempi difficili

Intervento di miweraccio »

Buongiorno,

vorrei sapere se la frase riportata è corretta:

La notizia, così come viene riportata dal quotidiano, farebbe pensare che il ristoratore abbia bisogno di una perizia psichiatrica...
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Scilens
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Intervento di Scilens »

"avesse"
direi
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Questo potrebbe esserle utile.
miweraccio
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Iscritto in data: mar, 15 feb 2011 13:50

Costruzioni pericolose

Intervento di miweraccio »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Questo potrebbe esserle utile.

Infatti, la costruzione farebbe-->abbia è corretta.
Grazie.
Avatara utente
Scilens
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Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

È corretta la costruzione FAREBBE PENSARE -> CHE ABBIA? (???)
Ipotetico->Farebbe pensare che avesse
Ora ->Fa pensare che abbia
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Scilens
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Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Non ci sono stati riscontri. Ma veramente c'è qualcuno che crede che questa frase sia corretta?

"VORREI che questa donna SIA avvisata di non seccarmi!"

Veramente?!

Si deve mantenereun minimo di coerenza:
voglio che questa donna sia avvisata di non seccarmi!
oppure
VORREI che questa donna FOSSE AVVISATA di non seccarmi!

" vorrei che tutto sia pronto per l’8" ???
Bocciato anche il Carducci.

Devo avere sbagliato forUM
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Sí: veramente. E non c’è qualcuno che crede qualcosa, ma soltanto una frase corretta, per le ragioni che trova nel filone di Marco. Lo rilegga meglio:

In modo piú generale direi che il congiuntivo presente, in frasi simili, esprime un fatto sentito come piú vicino, piú forte; mentre il congiuntivo imperfetto lascia il fatto nella sua reale ipoteticità.

Non capisco molto il senso di codesta sortita, sinceramente.
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Stimato Ferdinand, io non credo che l'Italiano possa essere maltrattato in questa maniera. Alterare le normali strutture di una lingua ha certamente delle ripercussioni espressive, trasgredire può essere anche un modo d'esprimersi, ma la volontaria trasgressione fine a se stessa è senza senso e quella inconsapevole è un errore.

Credere poi di parlare un italiano corretto senza concordare i tempi non ha nulla di dadaista, non è altro che sbagliato. E farlo qui è colpevole, perché chi legge, credo, s'aspetta esempii, una guida, un punto di riferimento. Certo che il Berto che scrisse senza nessun segno d'interpunzione fece una scelta, che consisté in pratica nel voler far parlare della forma, piuttosto che del contenuto. Di esempii di scelleratezze il mondo è colmo, ma quando gioco a carte tra non letterati nessuno sbaglia come negli esempii proposti.
Saranno arcaismi? Frequenterò gente ignorante? Ma se è ignoranza, perchè è così coerente?
Al condizionale segue il congiuntivo imperfetto, non il congiuntivo presente, così
"Vorrei che tu venissi" è italiano
"Vorrei che tu venga" è sbagliato, non è più (o diversamente) espressivo. E se qualcuno lo dice al bar, non nell'aula magna, viene guardato un po' così... e scusato perché evidentemente è straniero.
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Il nostro metodo di giudizio si basa sull’analisi metalinguistica corroborata dall’esempio dei classici. Il filone di Marco che ho citato sopra ne è un esempio eccellente: il congiuntivo presente in dipendenza da un condizionale è ben rappresentato nella nostra letteratura. Non credo che ci sia bisogno d’aggiungere altro.
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malapartiano
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Intervento di malapartiano »

Anche io avrei certamente utilizzato il congiuntivo imperfetto. E se sentissi qualcuno utilizzare il presente penserei ad un errore. Ma trovo coerenza e logicità nel ragionamento che porta alla conclusione opposta alla mia. Però, ecco, non mi verrebbe mai da usarlo. Non si finisce mai di imparare! :D

Però, ecco, anche leggendo il filone di Marco, a cui ci si riferisce, mi sembra che l'utilizzo del congiuntivo presente non sia sempre passabile, mentre l'imperfetto, in presenza di un condizionale, sarebbe quasi sempre accettabile. In altre parole, al di là del grado di convinzione che si voglia esprimere con una frase, è grammaticalmente più "sicuro" l'utilizzo del congiuntivo imperfetto.
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Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Esprimetevi come volete. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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