Discussione sui traducenti di forestierismi
Moderatore: Cruscanti
Salve a tutti,
Ho scritto un intervento in una discussione forse inappopriata, chiedo venia, sono nuovo, e spero di rimediare scrivendo qui.
Mi sono iscritto recentemente perchè nel mio forum "Irredentismo Italiano", presente nel portale di "Politicaonline" stavo avviando - in maniera autonoma - una traduzione di tutti i forestiesismi, in particolare anglicismi. Un utente ha gentilmente pubblicato, tra gli altri, l'indirizzo di questo bello spazio di discussione.
Purtroppo non ho trovato altre discussioni in cui presentarmi, e non volevo rovinare quelli che mi sembrano esclusivamente di consultazione.
Io ho trovato però altre traduzioni per determinate parole, ad esempio non condivido la parola filone, nella mia traduzione ho usato la parola discussione per sostituire "topic" o "thread".
Penso altresì che la battaglia per impedire l'involuzione della nostra lingua, conferirle dinamismo di modo da espandersi ed italianizzare eventualmente altre parole non perfettamente traducibili, sia giusta, ma dovremmo trovare sostantivi il più possibili neutri, ed accettabili dalla "massa".
Io stesso, che modero un forum di irredentisti ho incontrato resistenze di fronte a convinzioni ormai inossidabili, e non vi dico gli improperi in altri forum, ovviamente nelle rispettive sezioni fuori tema, solo per aver proposto un modello alternativo che cercasse di invertire la tendenza.
Ho scritto un intervento in una discussione forse inappopriata, chiedo venia, sono nuovo, e spero di rimediare scrivendo qui.
Mi sono iscritto recentemente perchè nel mio forum "Irredentismo Italiano", presente nel portale di "Politicaonline" stavo avviando - in maniera autonoma - una traduzione di tutti i forestiesismi, in particolare anglicismi. Un utente ha gentilmente pubblicato, tra gli altri, l'indirizzo di questo bello spazio di discussione.
Purtroppo non ho trovato altre discussioni in cui presentarmi, e non volevo rovinare quelli che mi sembrano esclusivamente di consultazione.
Io ho trovato però altre traduzioni per determinate parole, ad esempio non condivido la parola filone, nella mia traduzione ho usato la parola discussione per sostituire "topic" o "thread".
Penso altresì che la battaglia per impedire l'involuzione della nostra lingua, conferirle dinamismo di modo da espandersi ed italianizzare eventualmente altre parole non perfettamente traducibili, sia giusta, ma dovremmo trovare sostantivi il più possibili neutri, ed accettabili dalla "massa".
Io stesso, che modero un forum di irredentisti ho incontrato resistenze di fronte a convinzioni ormai inossidabili, e non vi dico gli improperi in altri forum, ovviamente nelle rispettive sezioni fuori tema, solo per aver proposto un modello alternativo che cercasse di invertire la tendenza.
Col suo messaggio tocca (o sfiora, o comunque tira in ballo) una quantità spropositata di argomenti già trattati, per cui le rispondo solo di sfuggita.
Topic/thread: ovvio che si può usare spessissimo tranquillamente discussione (cosí ho sempre fatto senza problemi); filone è la traduzione piú appropriata, e le assicuro che non provoca problemi a nessuno (l'ho provato in vari spazi di discussione).
Per quanto riguarda le "traduzioni per la massa", si fa il possibile, fermo restando che la nostra lista non è e non può né vuole essere una lista "dittatoriale" di bando di una serie di barbarismi da sostituire tassativamente coi traducenti indicati per la quale assicurarsi che sia accettata (e adottata senza ribellioni) in toto dal popolo tutto, ma bensí "solo" una lista di suggerimenti...
P.s.: una piccola guida per la giungla delle discussioni sull'argomento. I principali sono: nel forum vecchio, questo, questo, questo, questo e questo filone; in questo forum, «Morbus anglicus», Proposta di linee-guida per la discussione sui forestierismi e questo stesso (questi ultimi due però in gran parte centrati sulla sostituzione di forestierismi specifici, e interminabili).
Topic/thread: ovvio che si può usare spessissimo tranquillamente discussione (cosí ho sempre fatto senza problemi); filone è la traduzione piú appropriata, e le assicuro che non provoca problemi a nessuno (l'ho provato in vari spazi di discussione).
Per quanto riguarda le "traduzioni per la massa", si fa il possibile, fermo restando che la nostra lista non è e non può né vuole essere una lista "dittatoriale" di bando di una serie di barbarismi da sostituire tassativamente coi traducenti indicati per la quale assicurarsi che sia accettata (e adottata senza ribellioni) in toto dal popolo tutto, ma bensí "solo" una lista di suggerimenti...
P.s.: una piccola guida per la giungla delle discussioni sull'argomento. I principali sono: nel forum vecchio, questo, questo, questo, questo e questo filone; in questo forum, «Morbus anglicus», Proposta di linee-guida per la discussione sui forestierismi e questo stesso (questi ultimi due però in gran parte centrati sulla sostituzione di forestierismi specifici, e interminabili).
Avete anche una sezione dedicata ai toponimi? Sono specializzato in quelli, in special modo quelli del confine orientale e occidentale mutilato, rispettivamente da Croazia, Slovenia e Francia.
Istria, Alto Isonzo, Fiume, Cherso, Nizzardo, Briga, Tenda, Moncenisio, Monginevro, Piccolo San Bernardo, Monte Tabor, Corsica, Malta, Canton Ticino.
Hmm, non è un po' un'esagerazione? In genere ci siamo sempre trovati d'accordo nel considerarli nomi propri che come tali non vanno tradotti...
La traduzione di un toponimo avviene col tempo e l'uso, ed è il riconoscimento dell'importanza del luogo in questione: mi sembra inopportuno forzarla.
Ma forse non ho capito quello che intendeva Gabriele...
La traduzione di un toponimo avviene col tempo e l'uso, ed è il riconoscimento dell'importanza del luogo in questione: mi sembra inopportuno forzarla.
Ma forse non ho capito quello che intendeva Gabriele...
Lei è talmente accecato dalla sua partigianeria che non ha visto gli apprezzamenti contenuti nel mio intervento e confonde la critica (quella vera!) con la denigrazione.Marco1971 ha scritto: È un vero peccato, bubu7, che lei debba sempre e continuamente denigrare quanto di piú positivo si possa fare con le nostre mani meno maldestre (allitterazione voluta).
Se invero puri sono i suoi propositi, le piume di struzzo sono di troppo.
Altro che piume di struzzo, lei dello struzzo condivide ben altre (presunte) abitudini che le danno una visibilità, diciamo così, ridotta della realtà in cui viviamo.
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