Ancora sull’esse tra vocali
Moderatore: Cruscanti
Ancora sull’esse tra vocali
Se n’è discorso molte volte nel forum della Crusca, se non m’inganno. Ma io continuo a ritenere ricchezza la distinzione tra s intervocalica sonora e sorda. Qualche esempio, per chi non ha dimestichezza con la pronuncia tipo (o tradizionale):
Fuso /'fuzo/, participio passato di fondere.
Fuso /'fuso/, sostantivo ‘arnese per filare’, ‘fuso orario’, ecc.
Chiese /'kjEze/, plurale di chiesa.
Chiese /'kjEse/, passato remoto di chiedere.
Presento /pre'zEnto/, da presentare.
Presento /pre'sEnto/, da presentire
Quest’ultimo penso sia rispettato un po’ dappertutto; ma chi avverte ormai la differenza tra i primi due?
Fuso /'fuzo/, participio passato di fondere.
Fuso /'fuso/, sostantivo ‘arnese per filare’, ‘fuso orario’, ecc.
Chiese /'kjEze/, plurale di chiesa.
Chiese /'kjEse/, passato remoto di chiedere.
Presento /pre'zEnto/, da presentare.
Presento /pre'sEnto/, da presentire
Quest’ultimo penso sia rispettato un po’ dappertutto; ma chi avverte ormai la differenza tra i primi due?
Fra i casi di sonorizzazione che piú mi urtano – e che dilagano in televisione – metto al primo posto i composti con ri- + s- (risalire, risaltare, riserva, risentire, ecc.) e al secondo quelli con pre- + s- (presiedere, presidente, presidio, e pochi altri: molti hanno la sonora, come presente, presentare, presagire, presepio, ecc.). Si finirà col dire persino /lo'zO/ (lo so), /mi'zEnti/ (mi senti), e via sonorizzando? 

Mi rassicura.Federico ha scritto:Sí, ecco, quelli danno un gran fastidio anche a me.

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Re: Ancora sull’esse tra vocali
Tornando a bomba…
/(,eLLi) 'kjEze/ è anche la pronuncia di casa mia (il pisano è storicamente piú «sonorizzato» dei dialetti toscani centrali, anche se oggigiorno complessivamente piú conservativo del fiorentino urbano dei giovanissimi: sculacciali!
).
Stando alle statistiche del Canepàri (DiPI 1999), (il) fuso e (egli) chiese presenterebbero oscillazione anche in Toscana (e la cosa non mi stupisce affatto: se non vado errato, anche il normativo DOP registrava la pronuncia con /-z-/ come seconda variante) e la variante con /-z-/ sarebbe addirittura preponderante nel secondo caso.Marco1971 ha scritto:Fuso /'fuzo/, participio passato di fondere.
Fuso /'fuso/, sostantivo ‘arnese per filare’, ‘fuso orario’, ecc.
Chiese /'kjEze/, plurale di chiesa.
Chiese /'kjEse/, passato remoto di chiedere.
Presento /pre'zEnto/, da presentare.
Presento /pre'sEnto/, da presentire
Quest’ultimo penso sia rispettato un po’ dappertutto; ma chi avverte ormai la differenza tra i primi due?
/(,eLLi) 'kjEze/ è anche la pronuncia di casa mia (il pisano è storicamente piú «sonorizzato» dei dialetti toscani centrali, anche se oggigiorno complessivamente piú conservativo del fiorentino urbano dei giovanissimi: sculacciali!

Re: Ancora sull’esse tra vocali
Sí, il DOP dà prima /'kjEse/ poi /'kjEze/. In effetti, la distinzione tende a scomparire.Infarinato ha scritto:Stando alle statistiche del Canepàri (DiPI 1999), (il) fuso e (egli) chiese presenterebbero oscillazione anche in Toscana (e la cosa non mi stupisce affatto: se non vado errato, anche il normativo DOP registrava la pronuncia con /-z-/ come seconda variante) e la variante con /-z-/ sarebbe addirittura preponderante nel secondo caso.

Altro che sculacciarli, tiro fuori la frusta!Infarinato ha scritto:/(,eLLi) 'kjEze/ è anche la pronuncia di casa mia (il pisano è storicamente piú «sonorizzato» dei dialetti toscani centrali, anche se oggigiorno complessivamente piú conservativo del fiorentino urbano dei giovanissimi: sculacciali!).

Però nel caso di /pre'sEnto/ e /pre'zEnto/ il Canepari attesta la netta distinzione di pronuncia della ‘s’ come panitaliana.
Nelle regioni settentrionali, nella maggior parte dei casi, si dice /pre'sento/ e /pre'zento/.
Nelle regioni settentrionali, nella maggior parte dei casi, si dice /pre'sento/ e /pre'zento/.
Ultima modifica di Incarcato in data mer, 19 apr 2006 11:07, modificato 1 volta in totale.
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No, fino a quando prima della s ci sarà uno spazio...Marco1971 ha scritto:Si finirà col dire persino /lo'zO/ (lo so), /mi'zEnti/ (mi senti), e via sonorizzando?
La gente dice /di senti'mento/ ma /prezenti'mento/, dice "/mi'sale / la febbre" ma "/ri'Zale/ all'anno scorso" (riZalire l'ho sentito da un toscano, eh...). Conta se la vedono o no scritta come parola unica (e se è come parola scritta che la imparano, prima che orale).
La gente? Certa gente... Non penso che, anche se è in scrizione univerbata, sia (per ora, almeno voglio sperarlo!) attestata la pronuncia, anche al Norde, /tSiri'zjamo/ (ci risiamo), oppure?Bue ha scritto:No, fino a quando prima della s ci sarà uno spazio...
La gente dice /di senti'mento/ ma /prezenti'mento/, dice "/mi'sale / la febbre" ma "/ri'Zale/ all'anno scorso" (riZalire l'ho sentito da un toscano, eh...). Conta se la vedono o no scritta come parola unica (e se è come parola scritta che la imparano, prima che orale).
Eh eh... certo. Ma se la scrizione è biverbata (Marco1971 ha scritto: La gente? Certa gente... Non penso che, anche se è in scrizione univerbata, sia (per ora, almeno voglio sperarlo!) attestata la pronuncia, anche al Norde, /tSiri'zjamo/ (ci risiamo), oppure?

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