Risorse in rete per la linguistica
Moderatore: Cruscanti
Forse sarebbe opportuna un’ulteriore distinzione. Da una parte abbiamo nomi noti a tutti, come Hitler, appunto; dall’altra nomi meno noti al pubblico (o parlante medio), tipo Hall. Non ho controllato, ma negli articoli di linguistica da me letti, ho nell’occhio e nell’orecchio che si scriva lo Hall, per esempio.
In molti casi si può fare a meno dell’articolo. Ma quando ci vuole (ad esempio nel citare un dizionario), mi pare buona norma rispettare il valore dell’acca, nello scritto come nel parlato. Nella lingua cólta, naturalmente.
In molti casi si può fare a meno dell’articolo. Ma quando ci vuole (ad esempio nel citare un dizionario), mi pare buona norma rispettare il valore dell’acca, nello scritto come nel parlato. Nella lingua cólta, naturalmente.
Per utilizzare un sistema di trascrizione fonetica delle parole con caratteri visualizzabili senza problemi in questo forum: SAMPA - Speech Assessment Methods Phonetic Alphabet.
Nulla a che vedere coi dizionari, vi segnalo questo sito che permette di consultare alcuni testi in rete (anche se molti dei testi inclusi li conosciamo bene...).
P.S. Prima d'inviare un messaggio scelgo sempre l'opzione anteprima, ma quando poi scelgo d'inviare attendo attendo all'infinito, e il messaggio si perde.
È un problema solo mio o succede anche a voi?
P.S. Prima d'inviare un messaggio scelgo sempre l'opzione anteprima, ma quando poi scelgo d'inviare attendo attendo all'infinito, e il messaggio si perde.
È un problema solo mio o succede anche a voi?
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
___________
Arianna
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
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Arianna
Ottimo, Arianna, tanto piú che quei testi non li conosciamo mai bene a bastanza! Il tempio della nostra letteratura è poco noto ai piú... (senza critiche, intendo solo che pochi hanno letto tutto).
Io segnalo l’Intratext, che consente ricerche nel testo, come le concordanze.
Io segnalo l’Intratext, che consente ricerche nel testo, come le concordanze.

Forse ne avevamo già parlato, ma anche la Treccani scriveva (non so ora) l'Hildebrandslied (e simili). Credo, però, che l'acca aspirata vada segnalata: usare il giusto articolo è anche una indicazione di pronuncia utile.Marco1971 ha scritto:Da amante delle lingue, io continuerò a fare la distinzione, anche se, a livello popolare, condivido il principio della semplificazione da lei suggerita.
Che ne pensate d’una lista di valide grammatiche di lingue straniere? Segnalo questa ottima grammatica tedesca ad opera dell'università di Venezia che segue con attenzione tutti gli aspetti della lingua:
http://venus.unive.it/tinrete/tedescoin ... 2/0201.htm
Qualcuno ne conosce alcuna buona di Francese?
http://venus.unive.it/tinrete/tedescoin ... 2/0201.htm
Qualcuno ne conosce alcuna buona di Francese?
Segnalo questa pagina, che rimanda a vari dizionari.
Segnalo anche questo sito che a prima vista appare interessante.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- giulia tonelli
- Interventi: 370
- Iscritto in data: mar, 12 lug 2005 10:51
- Località: Stoccolma
Secondo me c'è un altro tipo di errore: l'errore consapevole. E' l'errore di chi sa che sta usando una forma scorretta, lo sa prima di farlo, ma sceglie di farlo lo stesso, per i più svariati motivi. A me per esempio piace usare certe forme scorrette tipiche della Liguria, perché mi piace ricordarmi delle mie origini. Tipicamente, ed è un francesismo, si usa "C'è" seguito da un soggetto plurale ("C'è le nuvole"), oppure si usa il partitivo dove non bisognerebbe ("Non c'è più di pomodori"). So benissimo che sono forme sbagliate, e non le userei mai in contesti ufficiali, ma mi fanno sentire a casa, fanno parte del mio modo di essere. Il risultato è che io potrei ben correggermi da sola, ma non voglio.il sito proposto da Marco ha scritto: In ambito linguistico vengono individuati due tipi di errore:
- * errori di produzione o lapsus: sono quelli non intenzionali, che presuppongono, da parte del parlante, la conoscenza della forma corretta. In questo caso si registra, da parte di chi sbaglia, la capacità di correggersi da solo.
* errori di apprendimento: sono quelli che derivano da un'effettiva ignoranza della forma corretta, e sono, per chi li commette, forme corrette a tutti gli effetti.
Secondo me molta gente usa i forestierismi con un meccanismo simile a questo (non per le stesse ragioni, ovviamente).
- giulia tonelli
- Interventi: 370
- Iscritto in data: mar, 12 lug 2005 10:51
- Località: Stoccolma
A me "c'è le nuvole" sembra un errore, non una figura retorica. A meno che non inseriamo l'inconsapevolezza nella definizione del concetto di "errore", ma mi parrebbe arbitrario. Quello che volevo dire, infatti, e' che esistono anche gli errori linguistici consapevoli, e che forse questi plasmano la lingua ancor piu' di quelli inconsapevoli. E volevo anche dire che secondo me i forestierismi potrebbero inserirsi in questo contesto.
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