Futuro retrospettivo
Moderatore: Cruscanti
-
- Interventi: 198
- Iscritto in data: lun, 30 dic 2013 17:30
Futuro retrospettivo
È corretta, penso, l'espressione "Se ne partì per lavori che lo attendevano fuori dalla Giudea, e rimarrà lontano diversi anni". In pratica il futuro è usato per immedesimazione in una scena sicuramente molto passata.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Si tratta di un «futuro retrospettivo». Il futuro retrospettivo, insieme con il futuro epistemico, rientra fra gli usi non deittici del futuro, ossia non indica un avvenimento posto dopo il momento dell’enunciazione, e «segnala che un evento è posteriore non al momento dell’enunciazione, ma a un momento di riferimento contenuto nell’enunciato stesso» (Enciclopedia dell’Italiano, «Futuro»). Insomma, istituisce un riferimento anaforico invece che deittico.
L’ancoraggio temporale al passato di questo tipo di futuro sarà dato allora dal contesto in cui è inserito. Nella frase che ha citato informazioni linguistiche (il passato semplice) ed estralinguistiche (il nome della Giudea è usato per lo piú in riferimento ad avvenimenti storici lontani nel tempo) concorrono a porre il contesto nel passato, e a interpretare quindi quel futuro come retrospettivo.
P.S.: Ho eliminato il mio precedente intervento perché conteneva un’interpretazione superficiale e frettolosa della frase. Vi chiedo scusa.
L’ancoraggio temporale al passato di questo tipo di futuro sarà dato allora dal contesto in cui è inserito. Nella frase che ha citato informazioni linguistiche (il passato semplice) ed estralinguistiche (il nome della Giudea è usato per lo piú in riferimento ad avvenimenti storici lontani nel tempo) concorrono a porre il contesto nel passato, e a interpretare quindi quel futuro come retrospettivo.
P.S.: Ho eliminato il mio precedente intervento perché conteneva un’interpretazione superficiale e frettolosa della frase. Vi chiedo scusa.
-
- Interventi: 198
- Iscritto in data: lun, 30 dic 2013 17:30
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
In realtà non c’è bisogno di mantenere quest’uniformità: affinché una forma verbale all’indicativo futuro possa assumere la funzione retrospettiva, occorre che vi sia un ancoraggio temporale al passato, che può esser dato da elementi di contesto (es. la menzione di un’epoca storica) oppure dal tempo del verbo precedente. Cito un esempio d’autore della GGIC (sottolineature mie):
Dunque, questa degli incendi fu una buona estate […]. Più tardi, Cosimo dovrà capire che quando quel problema comune non c’è più, le associazioni non sono più buone come prima […]. (Italo Calvino, Il barone rampante)
Dunque, questa degli incendi fu una buona estate […]. Più tardi, Cosimo dovrà capire che quando quel problema comune non c’è più, le associazioni non sono più buone come prima […]. (Italo Calvino, Il barone rampante)
-
- Interventi: 198
- Iscritto in data: lun, 30 dic 2013 17:30
Non poteva essere che "il Barone": leggendo il nome Cosimo l'ho capito subito, prima di leggerla fino in fondo.Ferdinand Bardamu ha scritto:Più tardi, Cosimo dovrà capire che quando quel problema comune non c’è più, le associazioni non sono più buone come prima […]. (Italo Calvino, Il barone rampante)

Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot], Google [Bot] e 4 ospiti