Continuo da qui.
Tra le lettere esotiche più diffuse ci sono sicuramente j (considerata variante grafica di i, ma solo in alcune posizioni e con tono arcaizzante o dialettale) e x, che compare anche in alcuni idiomi locali (veneto, con valore di /z/, ligure e sardo con valore di /ʒ/ e siciliano con valore di /ʃ/). Carducci (mi pare) regolarizzò x in cs scrivendo Csanto (probabilmente per evitare fraintendimenti con Santo, la perdita di distinzione è un problema serio della naturale tendenza italiana e romanza alla semplificazione dei nessi). Del resto si dice correntemente Senofonte sebbene il nome d'origine greca avesse in origine Ξ.
L'unica lettera totalmente straniera è w, mentre esistono forme locali arcaiche con y e k (per es. Cybo, cognome aristocratico genovese, Kinzica, nobildonna pisana e quartiere cittadino, e Kalsa, quartiere palermitano dal nome d'origine araba).
Lettere esotiche
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