Generi musicali
Moderatore: Cruscanti
Generi musicali
Mi chiedo se parole indicanti generi musicali, quali ad esempio blues, rock, jazz, funk, debbano esser tradotte - anch'esse- nella nostra lingua allorché ci si imbatte in uno di questi termini.
- Ferdinand Bardamu
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In epoca di autarcía linguistica, la parola jazz era adattata in giazzo. Se l’italiano non fosse, oggi, cosí restío all’adattamento, si potrebbe fare altrettanto anche cogli altri generi che lei ha elencato; ma, giacché adattare non è piú in voga, non c’è alternativa all’adozione del prestito integrale cosí com’è.
Per i derivati, però, c’è una maggior accettabilità verso l’adattamento: es. giazzistico, rocchettaro. Quest’accettabilità, comunque, è sempre molto limitata — come dimostra anche il fatto che il DISC in linea rimanda rocchettaro a rockettaro: si tende a mantenere sempre trasparente la relazione con la parola di base, conservandone la grafia straniera.
Per i derivati, però, c’è una maggior accettabilità verso l’adattamento: es. giazzistico, rocchettaro. Quest’accettabilità, comunque, è sempre molto limitata — come dimostra anche il fatto che il DISC in linea rimanda rocchettaro a rockettaro: si tende a mantenere sempre trasparente la relazione con la parola di base, conservandone la grafia straniera.
- Ferdinand Bardamu
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- Ferdinand Bardamu
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Per lo snobbismo, un novello D’Annunzio potrebbe far poco, purtroppo. Ci sarebbe sempre qualcuno che ordina un glass di vino e compra dello street food.
Nel caso di generi musicali di origine statunitense, però, condividiamo l’uso degli anglicismi anche colle altre lingue romanze (non mi risulta ci siano eccezioni, ma potrei sbagliarmi).
C’è anche da dire che jazz, funk, rock e blues non sono traducibili direttamente: ci vorrebbe davvero l’alta fantasia di un gran poeta, che trovasse un traducente originale ed evocativo.
Nel caso di generi musicali di origine statunitense, però, condividiamo l’uso degli anglicismi anche colle altre lingue romanze (non mi risulta ci siano eccezioni, ma potrei sbagliarmi).
C’è anche da dire che jazz, funk, rock e blues non sono traducibili direttamente: ci vorrebbe davvero l’alta fantasia di un gran poeta, che trovasse un traducente originale ed evocativo.
Inoltre c'è da dire che di generi e sottogeneri musicali «alternativi» ne nasce uno ogni giorno o quasi, anche se ultimamamente la musica leggera1 appare un po' in crisi.Ferdinand Bardamu ha scritto:C’è anche da dire che jazz, funk, rock e blues non sono traducibili direttamente: ci vorrebbe davvero l’alta fantasia di un gran poeta, che trovasse un traducente originale ed evocativo.
1 Termine tradizionale italiano (un po' impreciso) per indicare quell'insieme di generi musicali che non fanno parte né della musica classica (o «colta») né di quella popolare (o «folk»); talvolta anche il jazz ne è escluso; corrisponde grosso modo alla popular music anglosassone.
- Ferdinand Bardamu
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Con la sonora: sul DOP c'è giazzista.Ferdinand Bardamu ha scritto:A proposito: ma l’autarcico giazzo come si pronuncia?
- Ferdinand Bardamu
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- Animo Grato
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Grafia a parte, la pronuncia colla z sonora non l'ho mai sentita.Carnby ha scritto:Con la sonora: sul DOP c'è giazzista.

Per il sostantivo da cui deriva, jazz, il DiPI consiglia solo la z sorda o la s sonora: la z sonora sarebbe davvero un fulmine a ciel sereno.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Concordo.Ferdinand Bardamu ha scritto:Nel caso di generi musicali di origine statunitense, però, condividiamo l’uso degli anglicismi anche colle altre lingue romanze (non mi risulta ci siano eccezioni, ma potrei sbagliarmi).
C’è anche da dire che jazz, funk, rock e blues non sono traducibili direttamente: ci vorrebbe davvero l’alta fantasia di un gran poeta, che trovasse un traducente originale ed evocativo.
Francamente, neanche io. Sempre e solo z sorda (o s sonora), per quanto mi riguarda.Animo Grato ha scritto:Grafia a parte, la pronuncia colla z sonora non l'ho mai sentita.![]()
Per il sostantivo da cui deriva, jazz, il DiPI consiglia solo la z sorda o la s sonora: la z sonora sarebbe davvero un fulmine a ciel sereno.
Per essere più precisi è il prestito crudo jazz che oscilla tra /'ʤɛʦ/ (più «tradizionale») e /'ʤaz/ (più recente) e nessuno dei due è completamente corrispondente all’originale ['ʤæz̥]. Per giazzo e giazzista, parole di basso uso, credo che sia difficile stabilire quale sia la pronuncia consigliabile: credo che l’indicazione del DOP nasca dal fatto che jazzer in inglese ha una [z]; jazz invece ha [z̥] parzialmente desonorizzato che qualcuno può averla interpretato come [s] e reso con [ʦ] per influsso grafico del digramma -zz- che in italiano corrisponde quasi sempre a [-ʦʦ-].
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