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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Luca Serianni ha scritto:Non vedo come si possa imputare al dominio statunitense l'adozione di una parola come "ticket", goffo e infelice sostituto di "contributo sanitario". E non lo dico in omaggio a chissà quale purismo... Mi pare sia piuttosto una questione di pigrizia: politici e giornalisti si compiacciono degli anglicismi, magari pronunciandoli in modo approssimativo.
Questa, sinceramente, non l'ho capita.
Come si fa a non imputare al dominio culturale del mondo anglofono la scelta di una parola inglese da parte di una persona di cultura come un ministro della Repubblica.
Si tratterà pure di una persona pigra, ma come mai si è compiaciuta di scegliere proprio una parola inglese? E da dove deriva tale compiacimento se non da una forma di sudditanza culturale?
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Marco1971 riportando Serianni ha scritto: «Non vedo come si possa imputare al dominio statunitense l'adozione di una parola come "ticket", goffo e infelice sostituto di "contributo sanitario".
Scusate se postillo il mio precedente intervento, ma l'occasione è troppo ghiotta per anticipare Marco1971 in una delle sue citazioni preferite.

Già il nostro pluriamato Castellani aveva stigmatizzato, nel suo Morbus anglicus, la scelta di ticket da parte dell'allora ministro delle Finanze, Filippo Maria Pandolfi (laurea in filosofia).
In un'altra occasione (La Crusca per voi, n. 4, aprile 1992) lo stesso Castellani definì ironicamente la trovata del Ministro come "un'alzata d'ingegno". :)
✺✺✺ (cancellato)

Re: Intervista a Luca Serianni sui barbarismi

Intervento di ✺✺✺ (cancellato) »

Luca Serianni ha scritto: DIAGNOSI DELLA LINGUA ITALIANA IN TERMINI MEDICI
Nata da parto eutocico, il soggetto appare in buone condizioni generali, nonostante l'età elevata (circa 1050 anni). Reattività ai forestierismi nei limiti inferiori alla norma. Riflessi presenti, simmetrici e normovivaci. Si sono evidenziate lievi manifestazioni di tipo neurosico ansioso-depressivo.

IL GIUDICE:
Imputato: lingua italiana
Accusa: corruzione e barbarismo
Sentenza: il tribunale, vista la tenuta della grammatica, il rapporto italofonia/dialettofonia, la presenza dell'italiano nel mondo, dichiara il non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste.
Non vedo come si possa imputare al dominio statunitense l'adozione di una parola come "ticket", goffo e infelice sostituto di "contributo sanitario". E non lo dico in omaggio a chissà quale purismo... Mi pare sia piuttosto una questione di pigrizia: politici e giornalisti si compiacciono degli anglicismi, magari pronunciandoli in modo approssimativo. Del resto, guardo con rispetto a chi si batte - comuni cittadini, intellettuali, politici - per la salvaguardia della nostra lingua, testimonianza di "lealtà linguistica", attaccamento alla propria lingua senza il quale un idioma è irreparabilmente condannato.
Salutiamo con gioia l'arrivo di "farmaco generico", un neologismo ben formato che dimostra che non è necessario ricorrere a un equivalente termine inglese.
L'intervista, dopo ben 18 anni, non è più disponibile nel sito indicato da Infarinato. Si salvano solo questi tre stralci grazie alla discussione in questo foro. Qualcuno l'ha conservata?
brg
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Re: Intervista a Luca Serianni sui barbarismi

Intervento di brg »

✺✺✺ ha scritto: lun, 09 set 2024 12:31 L'intervista, dopo ben 18 anni, non è più disponibile nel sito indicato da Infarinato. Si salvano solo questi tre stralci grazie alla discussione in questo foro. Qualcuno l'ha conservata?
L'archivio di Internet è l'unica risorsa in questi casi, finché dura.
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