Ah, non lo sapevo. Potrebbe indicarmi da chi, dove e quando?Freelancer ha scritto:Per hardware e software sono stati lanciati tentativi di sostituzione; continuare a vedere riproposti senza fine programmario, strumentario e così via dà una sensazione di déjà vu.
Discussione sui traducenti di forestierismi
Moderatore: Cruscanti
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Eviterei commenti lapalissiani. È ovvio che nessuno - e io per primo - si sogna di imporre agli altri di cosa devono chiaccherare. Continuare a scervellarsi è un modo di dire di cui tutti afferrano il significato e nel mio caso valeva come suggerimento, che ho or ora rivolto a Marco, a non sprecare le proprie energie intellettuali ripetendo cose dette e ridette: strumentario, programmario, programma e così via.fabbe ha scritto:Perché ad alcuni piace farlo (ecco la ragione di questo filone)Freelancer ha scritto:(...) sono state proposte tutte le possibili rese, ma nessuna ha attecchito. Perché continuare a scervellarsi su queste due parole?, e nessuno può imporre di cosa chiacchierare.
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Via, lei sa usare Google giusto? Oppure cercare negli archivi del forum della Crusca o di questo in cui ci troviamo. Sono sicuro che, se interessato, non avrà difficoltà a trovare tutti i riferimenti che le servono.Marco1971 ha scritto:Ah, non lo sapevo. Potrebbe indicarmi da chi, dove e quando?Freelancer ha scritto:Per hardware e software sono stati lanciati tentativi di sostituzione; continuare a vedere riproposti senza fine programmario, strumentario e così via dà una sensazione di déjà vu.
Rischierà d'essere uno spreco d'energie fintantoché la sensibilità per il problema non verrà portata realmente all'attenzione dei mèdia.
Dopotutto, l'argomento principe di Marco, che io condivido, è che i sostituti non attechiscono non perché abbiamo in sé qualche strano morbo che glielo impedisce, ma solo perché i mezzi d'informazione non li usano.
Quando vedrò che pur leggendo e sentendo dire strumentario, programmario, programma la gente persisterà nell'usare hardware e software, allora mi darò per vinto.
Dopotutto, l'argomento principe di Marco, che io condivido, è che i sostituti non attechiscono non perché abbiamo in sé qualche strano morbo che glielo impedisce, ma solo perché i mezzi d'informazione non li usano.
Quando vedrò che pur leggendo e sentendo dire strumentario, programmario, programma la gente persisterà nell'usare hardware e software, allora mi darò per vinto.
Scusate "l'intromissione" nella vostra discussione.
Freelancer ha scritto:
Ma chi ha detto che stiamo sprecando energie?
(Dico stiamo perché anch'io nel mio piccolo uso gli adattamenti e cerco di diffonderli, e credo in un cambiamento).
Siamo solo all'inizio, siamo partiti da una lista e siamo giunti all'articolo sul giornale, stiamo a vedere cosa faranno i media...
Cordialmente,
Freelancer ha scritto:
Mi rivolgo a lei, Freelancer, perché percepisco nelle sue parole un gran pessimismo, ho l'impressione che nei suoi messaggi lei dica sempre "Questa è la realtà...è una battaglia persa, lasciate perdere..." in soldoni.non è disfattismo ma solo realismo. Come le ho già detto più volte, indirizzerei le mie energie verso obiettivi conseguibili. Cercare di sostituire hardware o software significa sprecare tempo ed energie. Naturalmente ognuno è libero di...
Ma chi ha detto che stiamo sprecando energie?
(Dico stiamo perché anch'io nel mio piccolo uso gli adattamenti e cerco di diffonderli, e credo in un cambiamento).
Siamo solo all'inizio, siamo partiti da una lista e siamo giunti all'articolo sul giornale, stiamo a vedere cosa faranno i media...
Cordialmente,
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
___________
Arianna
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si eleva verso campi sereni e luminosi!
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Arianna
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E qui sono d'accordo con lei e Marco, lo ho già detto mi pare. Ma è un po' il caso del cane che si morde la coda: i mezzi d'informazione non li usano perché una persona che sviluppi la sensibilità linguistica necessaria per preferire sostituiti confacenti finirà per fare il linguista, il professore, il traduttore e frequenterà i forum come questo, ma non diventerà giornalista né scalerà un ente radiofonico o un organismo politico finendo per raggiungere quella posizione che gli permetterebbe di imporre o proporre efficacemente sostituti.Incarcato ha scritto:Rischierà d'essere uno spreco d'energie fintantoché la sensibilità per il problema non verrà portata realmente all'attenzione dei mèdia.
Dopotutto, l'argomento principe di Marco, che io condivido, è che i sostituti non attechiscono non perché abbiamo in sé qualche strano morbo che glielo impedisce, ma solo perché i mezzi d'informazione non li usano.
Insomma: chi rigetta hardware e software non diventerà mai direttore italiano della Microsoft.
Se però una persona raggiungesse un altissimo prestigio come linguista - è il caso di Bruno Migliorini - e in presenza delle condizioni culturali adatte - come l'autarchia linguistica dei suoi tempi, oggi respinta - riuscirebbe a far sostituire alcuni forestierismi, caso per caso, non certo liste di decine e decine di parole, che assumono inevitabilmente l'aspetto di liste di proscrizione o si assimilano a dizionari inglese-italiano, e ce ne sono già tanti in giro.
Poi - e non lo dirò più, ma mi vedo costretto a ribadirlo qui - ognuno è naturalmente libero di fare le proposte che vuole.
Non vorrei che la notizia la sconvolgesse, caro Roberto, ma la nostra lista è molto consultata anche da giornalisti (me l’ha detto il mio amico Massimo Binelli, quando eravamo a cena a Firenze).
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Marco1971 ha scritto:Non vorrei che la notizia la sconvolgesse, caro Roberto, ma la nostra lista è molto consultata anche da giornalisti (me l’ha detto il mio amico Massimo Binelli, quando eravamo a cena a Firenze).
Benissimo! Mi raccomando, non manchi di segnalarmi qualche uso costante, da parte di giornalisti, di sostituti in luogo di forestierismi ormai nell'uso, non di usi occasionali di parole italiane laddove altri userebbero forestierismi. La differenza è importante.
Ci vuole altro per sconvolgermi, della notizia che le persone consultano Internet. I traduttori consultano liste di traducenti, glossari e siti di produttori giornalmente. I criteri di scelta finale non sto a dirglieli, qualcuno può immaginarselo.
Lei, come molti, resta ancorato alla convinzione che si debba seguire la massa. Bene. È un suo diritto. Io, invece, sono per l’audacia, convinto che l’ingenua massa, a furia di sentire e di leggere, non troverebbe, ad esempio, programma(rio) una parola ridicola o incapace di sostituire software. L’uso procede a onde: se si sente una cosa per televisione o si legge sui giornali, allora è parola santa. Non dovrebbe essere cosí, ma purtroppo, cosí spesso è. Per questo cerchiamo, che lei sia favorevole o no, di raggiungere chi si esprime attraverso i mèdia.
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Io non seguo la massa, seguo l'uso - con oculatezza. Le ho già detto qualche altra volta, per favore non confonda le due cose. E distingua chi segue passivamente le mode da chi cerca di usare nel modo più confacente possibile la lingua.Marco1971 ha scritto:Lei, come molti, resta ancorato alla convinzione che si debba seguire la massa. Bene. È un suo diritto. Io, invece, sono per l’audacia, convinto che l’ingenua massa, a furia di sentire e di leggere, non troverebbe, ad esempio, programma(rio) una parola ridicola o incapace di sostituire software. L’uso procede a onde: se si sente una cosa per televisione o si legge sui giornali, allora è parola santa. Non dovrebbe essere cosí, ma purtroppo, cosí spesso è. Per questo cerchiamo, che lei sia favorevole o no, di raggiungere chi si esprime attraverso i mèdia.
E non sono né favorevole né sfavorevole alla sua impresa. La seguo con distacco. Ma mi piace discutere con lei. Molte sue scelte linguistiche mi trovano d'accordo. Ma abbiamo opinioni diverse su certi aspetti dei forestierismi. Non è grave, si può rimanere in pace lo stesso.
Buon fine settimana.
Non vedo molto bene la differenza tra seguire la massa e seguire l’uso, visto che l’uso medio è quello parlato (e qualche volta anche scritto) dalla massa.
Voi traduttori vi preoccupate troppo, a mio avviso, di quest’uso, che vi rende servi di esso; dovreste invece essere voi a innovare e a lanciare: chi legge un manuale, le istruzioni per l’uso, ecc. beve quel che c’è scritto e lo piglia come sacrosanta verità («c’è scritto!»).
A meno che l’equivalente italiano sia del tutto incomprensibile, seppure inserito nel contesto, non vedo perché siete tanto ossequenti al pessimo gusto odierno e lo promovete.
La ringrazio della sua cortesia nelle risposte, delicatezza non sempre osservata da tutti.
Auguro anche a lei una bellissima intredima (se avessi scritto fine settimana, che va benissimo, mi sarei contraddetto
).
Voi traduttori vi preoccupate troppo, a mio avviso, di quest’uso, che vi rende servi di esso; dovreste invece essere voi a innovare e a lanciare: chi legge un manuale, le istruzioni per l’uso, ecc. beve quel che c’è scritto e lo piglia come sacrosanta verità («c’è scritto!»).
A meno che l’equivalente italiano sia del tutto incomprensibile, seppure inserito nel contesto, non vedo perché siete tanto ossequenti al pessimo gusto odierno e lo promovete.
La ringrazio della sua cortesia nelle risposte, delicatezza non sempre osservata da tutti.
Auguro anche a lei una bellissima intredima (se avessi scritto fine settimana, che va benissimo, mi sarei contraddetto

- giulia tonelli
- Interventi: 370
- Iscritto in data: mar, 12 lug 2005 10:51
- Località: Stoccolma
Secondo me queste due frasi sono state tradotte da traduttori automatici. Non ho mai sentito dire "soluzione programma", e sinceramente non so proprio cosa potrebbe voler dire: capirei "programma soluzione", al limite, ma "soluzione programma" non mi torna da nessun punto di vista.Marco1971 ha scritto:Potete indicarmi se Tmpeg è la migliore soluzione programma per fare un DvD da un Divx?
In funzioni dei Vostri obbiettivi, La Vostra soluzione programma GMAC sarà MicroMaint, MiniMaint o MaxiMaint Caricare la documentazione commerciale ...
Anche io sono ottimista e sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti fino ad ora.arianna ha scritto:Scusate "l'intromissione" nella vostra discussione.
Freelancer ha scritto:Mi rivolgo a lei, Freelancer, perché percepisco nelle sue parole un gran pessimismo, ho l'impressione che nei suoi messaggi lei dica sempre "Questa è la realtà...è una battaglia persa, lasciate perdere..." in soldoni.non è disfattismo ma solo realismo. Come le ho già detto più volte, indirizzerei le mie energie verso obiettivi conseguibili. Cercare di sostituire hardware o software significa sprecare tempo ed energie. Naturalmente ognuno è libero di...
Ma chi ha detto che stiamo sprecando energie?
(Dico stiamo perché anch'io nel mio piccolo uso gli adattamenti e cerco di diffonderli, e credo in un cambiamento).
Siamo solo all'inizio, siamo partiti da una lista e siamo giunti all'articolo sul giornale, stiamo a vedere cosa faranno i media...
Cordialmente,
Il gruppo si è allargato e questo forum ha veramente preso le sembianze di un laboratorio, di una piazza intorno a cui si raccolgono coloro i quali non voglio usare "per forza" i termini inglesi e che hanno una certa concezione della lingua.
I partecipanti sono aumentati e grazie ai loro contributi si è stati capaci di creare la prima versione di una valida lista di traducenti.
Mi sembra che questa iniziativa e comunità goda di ottima salute.
Colgo l'occasione per ringraziare gli organizzatori.
Non importa quanto difficile possa sembrare il conseguimento di un obiettivo: se lo si ritiene giusto e ci si crede vale comunque la pena cercare di raggiungerlo.
- giulia tonelli
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- Iscritto in data: mar, 12 lug 2005 10:51
- Località: Stoccolma
Io capisco l'ottimismo e la necessita' di essere non essere disfattisti, ma sinceramente anche l'eccessivo autocompiacimento non mi pare possa essere di alcuna utilita'... si rischia di diventare una sorta di circolo Pickwick, in cui alcuni si parlano tra loro usando parole strane che tutti gli altri trovano un po' ridicole, se non incomprensibili. E poi, non e' vero che per quanto un obiettivo sia difficile da raggiungere, se si crede sia giusto allora vale la pena cercare di raggiungerlo. Cercare di raggiungere obiettivi oggettivamente irraggiungibili e' solo uno spreco di energie che potrebbero essere meglio indirizzate.
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