
PS: Per domna charola, che se non conosce l’IPA ufficiale avrà ancor meno dimestichezza col canIPA, riporto anche le trascrizioni in uffIPA: [sˈpriŋː.ɡɾɔ̝l] vs. [ˌspɹɪŋ.ˈɹɔ̝̈ˑʊɫ].
Moderatore: Cruscanti
Per non parlare poi di /ˈvladimir/ Putin!Manutio ha scritto:E non è occasionale il ‘/xo′se:/ Barroso’ dei telegiornali.
Buffo, no? Una volta tanto che il titolo in inglese sarebbe stato del tutto giustificato, l'hanno bocciato... Forse il vero problema non è il morbus anglicus, ma l'irragionevolezza.[Il titolo] non l’ho scelto io e [...] anzi mi sono opposto con tutte le mie forze. Per me il libro avrebbe dovuto chiamarsi Easy living, da un pezzo di Billie Holiday ma anche dal titolo di un mio disco. Ma gli esperti della casa editrice sostengono che i titoli in inglese non vadano bene.
Penso che abbiate condiviso formula luminosità corretta .. Ho lavorato su simile tipo di progetto e cercherò di raccogliere qualche informazione in più ..Marco1971 ha scritto:incarcato ha scritto:Per airglow la faccenda è meno semplice del previsto: questo è infatti un termine usato a livello internazionale in àmbito geofisico per indicare la luminosità (rilevante solo per la luminosità — scusate il bisticcio — globale del cielo notturno) prodotta dai gas atmosferici. L'airglow fa parte d'una pletora di sei o sette altri fenomeni che servono a valutare la luminosità naturale del cielo notturno.
Per pura accademia, io suggerirei il termine nigrèdo, sulla scia del suo «foto-antonimo» albèdo.
Ma se l’airglow suggerisce di per sé la luminosità (glow: luce [diffusa], bagliore, luminosità, ecc.), oltreché per il suo significato («luminosità [...] nell’atmosfera alta...»), non capisco nigrèdo, che rimanda al nero, al buio, alla notte. D’altra parte, il significato, in fisica, di albèdo è «rapporto tra la quantità di energia riflessa da una superficie sferica e la quantità totale che l’ha colpita» (GRADIT). Non vedo il nesso... :roll:
Magari fosse solo ignoranza dell’inglese! Nel suo aneddoto gli autori dimostrano di non sapere nemmeno com’è fatto il Partenone. Oppure elevano la sciatteria a metodo di lavoro. Nell’uno o nell’altro caso non ne escono bene.Manutio ha scritto:Qui parliamo di morbus anglicus, ma l’espressione andrà intesa qualche volta come ‘ignoranza dell’inglese’.
"Pediment" potrebbe anche essere considerato un termine "difficile" - anche se non si può, oggettivamente, ritenerlo tale per esperti della materia -, ma "eastern" tradotto con "esterno" è quasi peggio.Manutio ha scritto:Eastern è evidentemente ‘esterno’, e pediment ricorda ‘pedana’ o ‘piedistallo’, quindi sarà il basamento del tempio.
Stenterei a crederlo, se da fededegna persona udito non l’avessi… Spada in italiano è una metonimia con un significato inequivocabile: in quest’esempio, io capisco che, in archeologia, la violenza è piú efficace dell’esercizio intellettuale (!).Manutio ha scritto:«L’inizio di questa campagna di scavo ci suggerisce che la spada avrebbe piú successo in questa materia che non tutti i nostri ragionamenti.»
Ahi, ahi! Almeno i derivati spalare, che non è certo scavare, e dall’altra parte il metaforico rivangare, che invece è proprio il riportare alla luce ciò che era sotterrato, dovevano salvaguardarmi dalla confusione, a parte il confronto fra le due lingue. Grazie della fraterna correzione.Carnby ha scritto:La vanga. «Pala» è shovel.
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