«Aperitivo» (nel significato di «evento»)
Moderatore: Cruscanti
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«Aperitivo» (nel significato di «evento»)
Per me, storicamente, l'aperitivo è una cosa che si beve.
Di recente, però, mi è capitato di sentire questa parola nell'accezione di evento in cui oltre all'aperitivo ci sono salatini, crostini, pasta fredda e cibi simili. E, mi è stato riferito (io non ci sono mai andato), che a volte si mangia abbastanza da saltare la cena.
Ho provato a guardare su Treccani, e alla voce "aperitivo" dà solo l'accezione che conoscevo io. Riporta però, come neologismo, una voce "apericena" che descrive esattamente l'evento nel suo complesso.
È quindi un neologismo (ancora più recente) il significato esteso di "aperitivo"? Ha una qualche collocazione regionale?
Di recente, però, mi è capitato di sentire questa parola nell'accezione di evento in cui oltre all'aperitivo ci sono salatini, crostini, pasta fredda e cibi simili. E, mi è stato riferito (io non ci sono mai andato), che a volte si mangia abbastanza da saltare la cena.
Ho provato a guardare su Treccani, e alla voce "aperitivo" dà solo l'accezione che conoscevo io. Riporta però, come neologismo, una voce "apericena" che descrive esattamente l'evento nel suo complesso.
È quindi un neologismo (ancora più recente) il significato esteso di "aperitivo"? Ha una qualche collocazione regionale?
- Animo Grato
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Re: «Aperitivo» (nel significato di «evento»)
No cioè... mai fatto un ape?valerio_vanni ha scritto:E, mi è stato riferito (io non ci sono mai andato), che a volte si mangia abbastanza da saltare la cena.

Chiedo scusa, ma ho dovuto espellere dal mio corpo un po' delle turpi espressioni che sono costretto ad assorbire quotidianamente. Tornando alla questione, dal mio osservatorio poco privilegiato ho sentito prima aperitivo nel significato esteso e poi l'indovinato (

«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
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Re: «Aperitivo» (nel significato di «evento»)
Mi pare che lo spritz sia stato inventato nel Triveneto.Animo Grato ha scritto:Non so se abbia[no] una limitazione regionale, ma credo di non sbagliarmi affermando che l'epicentro dev'essere stata la Milano da bere.
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Ma è un happy hour, questo
...
Dalla descrizione data mi par di identificare quello che viene chiamato happy hour, sembrerebbe a partire da Milano (io qui lo vedo da anni, anche se mi sembra sia presente anche altrove, ormai).
In rete, a questa voce, appare la definizione anglosassone originaria, che è tutt'altro, ma dalle pubblicità dei vari locali si evince che da noi ha assunto questo significato.
Qui ad esempio è illustrato abbastanza chiaramente:
http://www.lenottidimilano.com/categori ... _cocktail/
Di per sé quindi quello descritto prende il posto dell'aperitivo classico (patatine e olive), estendendosi a un'abbuffata di pastrocchietti spacciati per cena. Chiamarlo ancora "aperitivo", all'italiana, di fronte allo scempio che si vede in giro per happy hour (*eppi auer, *heppy haur etc.) lo vedo ancora come il male minore.
Certo che apericena, se prendesse piede sarebbe più chiaro. Io per ora non l'ho mai sentito usare, però.


Dalla descrizione data mi par di identificare quello che viene chiamato happy hour, sembrerebbe a partire da Milano (io qui lo vedo da anni, anche se mi sembra sia presente anche altrove, ormai).
In rete, a questa voce, appare la definizione anglosassone originaria, che è tutt'altro, ma dalle pubblicità dei vari locali si evince che da noi ha assunto questo significato.
Qui ad esempio è illustrato abbastanza chiaramente:
http://www.lenottidimilano.com/categori ... _cocktail/
Di per sé quindi quello descritto prende il posto dell'aperitivo classico (patatine e olive), estendendosi a un'abbuffata di pastrocchietti spacciati per cena. Chiamarlo ancora "aperitivo", all'italiana, di fronte allo scempio che si vede in giro per happy hour (*eppi auer, *heppy haur etc.) lo vedo ancora come il male minore.
Certo che apericena, se prendesse piede sarebbe più chiaro. Io per ora non l'ho mai sentito usare, però.
- Animo Grato
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Re: «Aperitivo» (nel significato di «evento»)
Pare anche a me. Io però mi riferivo soltanto alle parole aperitivo (nel significato allargato) e apericena, non alle bevande che vengono consumate in queste occasioni.Carnby ha scritto:Mi pare che lo spritz sia stato inventato nel Triveneto.
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Evidentemente in alcuni posti ha mantenuto il significato originario. Nell'omonima canzone del 2006 l'emiliano Ligabue canta «sei già dentro l'happy hour / vivere vivere costa la metà». A Milano e altrove l'aperitivo consumato in quella fascia oraria, anche se non ha più un prezzo vantaggioso, continua a chiamarsi così.valerio_vanni ha scritto:Sulla riviera romagnola esiste da almeno una quindicina d'anni, ma non ha a che vedere con l'aperitivo o gli stuzzichini. Semplicemente si beve a metà prezzo.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Non ha un prezzo vantaggioso rispetto all'aperitivo normale. Diciamo che lo "sconto" è nella quantità di roba che si può saccheggiare.
Ovvero non è un'ora felice perché risparmio sull'alcolico, bensì perché risparmio sulla cena successiva...
Sarebbe interessante a questo punto delimitare l'area di diffusione del significato presunto milanese del termine.
Ovvero non è un'ora felice perché risparmio sull'alcolico, bensì perché risparmio sulla cena successiva...
Sarebbe interessante a questo punto delimitare l'area di diffusione del significato presunto milanese del termine.
A Genova si usa non nel significato di "metà prezzo" (cioè prendi 1 e paghi ½), ma in quello di "prendi 2 paghi 1": insomma, il secondo è gratis.
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