«Come se fosse [[i][/i]stato]»
Moderatore: Cruscanti
«Come se fosse [[i][/i]stato]»
Strologo e almanacco allorché come se m'obbliga a scartare una delle due opzioni e a sceglier quella piú adeguata. Invero, ciò accade sporadicamente, soltanto quando debbo parlare d'un fatto remoto, d'un preterito avvenimento. Proprio ieri stavo favellando con un mio amico (amenduni appassionati di motori) quando l'atroce dubbio mi colse inopinatamente: "Schumacher chiuse le porte ad Hill come se il pilota inglese non fosse/fosse stato lì (in quel preciso istante)" In casi come questi — e cioè quando ci si riferisce alla contemporaneità nel passato — come se fa sì che le differenze che vi sono tra i due tempi non vengano percepite con trasparenza. L'orecchio non sentenzia. Nicchia e tituba. Mi rimetto, dunque, alla sapienza e alla magnanimità vostre!
- Animo Grato
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- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Plaudo alla felice occasione che fé del certame tra il goto automedonte e 'l britanno la scaturigine d'un sintattico rovello. Il mio rustico orecchio, ahimè, non coglie che una menoma differenza infusa dai due diversi tempi verbali, che giudica egualmente legittimi. Valga dunque questo mio sommesso intervento come semplice attestato di spirituale vicinanza da parte d'un umbratile sodale, e non già come arra di giustezza grammaticale.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Cosí mi fa commuovere! 
Questa mattina, colla mente tersa e sgombra da pensieri, ho provato a ripeter la frase, come fosse una giaculatoria, usando prima l'uno e poi l'altro tempo verbale. L'orecchio ha emesso una prima seppur timida sentenza: il trapassato sembra sia preferibile. In verità, il congiuntivo imperfetto dipendente da come se dovrebbe essere usato per indicare un'azione che si reitera, un comportamento abituale, un modo di essere d'una persona nel presente. Noi si dice Mario si comporta come se fosse il piú intelligente di tutti. Per coerenza, si dovrebbe dire Mario si comportava come se fosse stato il piú intelligente di tutti. E ciò dovrebbe valere anche per la summentovata proposizione.

Questa mattina, colla mente tersa e sgombra da pensieri, ho provato a ripeter la frase, come fosse una giaculatoria, usando prima l'uno e poi l'altro tempo verbale. L'orecchio ha emesso una prima seppur timida sentenza: il trapassato sembra sia preferibile. In verità, il congiuntivo imperfetto dipendente da come se dovrebbe essere usato per indicare un'azione che si reitera, un comportamento abituale, un modo di essere d'una persona nel presente. Noi si dice Mario si comporta come se fosse il piú intelligente di tutti. Per coerenza, si dovrebbe dire Mario si comportava come se fosse stato il piú intelligente di tutti. E ciò dovrebbe valere anche per la summentovata proposizione.
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