Numerali ordinali/uso del «che»

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puer
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Numerali ordinali/uso del «che»

Intervento di puer »

1) I numerali ordinali devono essere scritti con i numeri romani accompagnati o no dal °? Cioè 3° (terzo) si può scrivere III e III° o è corretto solo III?
2) Nella frase: "Chi è che viene oggi?" Il che è congiunzione, pronome relativo o altro? Grazie.
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

1) Il numero romano indica il corrispondente ordinale senza l'aggiunta di °: Enrico VIII, Elisabetta II.
2) Quel che è un pronome relativo.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
puer
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Intervento di puer »

Grazie. Si può scrivere sott'inteso? O le forme corrette sono solo sottInteso e sottOInteso? Grazie mille di nuovo.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ogni dubbio di ortografia è solubile grazie al DOP. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
puer
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Intervento di puer »

Grazie per le vostre risposte.
1) Nella frase:"Dove è che vai?" il che invece funge sempre da pronome relativo?
2) "Il periodo dove sono stato male". È corretta la frase? O si dovrebbe dire: "in cui"? Grazie di nuovo a chi vorrà intervenire.
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Marco1971
Moderatore
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Intervento di Marco1971 »

In buon italiano bisogna dire Il periodo in cui...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Non ho la possibilità di consultare i miei testi, ma mi pare di poter dire che il che in frasi quali «Cos’è che fai?» o «Dov’è che vai?» introduce una pseudorelativa. Si tratta di «frasi scisse», caratteristiche del parlato informale (settentrionale?), nelle quali la reggente col verbo essere mette in rilievo, isolandolo in una frase, il «nuovo», mentre la finta relativa contiene il «noto».
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Non ho la possibilità di consultare i miei testi.
In mancanza dei testi, c'è sempre l'ipertesto. :wink:
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Grazie. Piú su ho supposto che l’origine di questi costrutti interrogativi sia settentrionale perché sono presenti nel mio dialetto (es. «Cos’elo che te fe?», cioè «Cos’è che fai?») e non m’immagino il loro uso da parte di un toscano o di un romano. La stessa costruzione in frasi affermative mi sembra invece ormai panitaliana, benché in passato sia stata osteggiata dai puristi quale francesismo sintattico. È solo una mia impressione?
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Anche dalle mie parti si dice 'ndu è che vai? o cus'è che fai?, ma non ho mai capito se tali costruzioni facciano parte del vernacolo dai primordi o se invece si siano incuneate recentemente a causa dell'influenza settentrionale.
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Ritiro quello che ho detto prima, allora. Nella Grammatica del Serianni (§ XIV. 81) si legge:

La frase scissa ricevette un forte impulso dall’influsso francese nel Settecento (cfr. MIGLIORINI 1963a: 543), benché anche l’italiano antico conoscesse costrutti molto simili (cfr. DURANTE 1981: 204-205).

Sarebbe interessante vedere quali sono i «costrutti molto simili» citati in Marcello Durante, Dal latino all’italiano moderno, Bologna, Zanichelli, 1981.
puer
Interventi: 299
Iscritto in data: dom, 27 gen 2013 15:35

Intervento di puer »

Grazie per i vostri chiari e competenti interventi.
Un ulteriore dubbio. Nella frase: "Che cosa hanno rubato i ladri?", il verbo rubare è utilizzato in maniera transitiva (con complemento oggetto che cosa?) o transitiva con valore assoluto - verbo transitivo assoluto - (che cosa sarebbe quindi pronome interrogativo)? Grazie ancora.
Ultima modifica di puer in data gio, 25 set 2014 19:26, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Rubare è transitivo. Ma soprattutto vorrei farLe notare che non c'è contraddizione tra le due letture che Lei dà di che cosa: è un pronome interrogativo che in questa frase, da un punto di vista logico, assolve la funzione di complemento oggetto.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
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