Numerali ordinali/uso del «che»
Moderatore: Cruscanti
Numerali ordinali/uso del «che»
1) I numerali ordinali devono essere scritti con i numeri romani accompagnati o no dal °? Cioè 3° (terzo) si può scrivere III e III° o è corretto solo III?
2) Nella frase: "Chi è che viene oggi?" Il che è congiunzione, pronome relativo o altro? Grazie.
2) Nella frase: "Chi è che viene oggi?" Il che è congiunzione, pronome relativo o altro? Grazie.
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
1) Il numero romano indica il corrispondente ordinale senza l'aggiunta di °: Enrico VIII, Elisabetta II.
2) Quel che è un pronome relativo.
2) Quel che è un pronome relativo.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Ogni dubbio di ortografia è solubile grazie al DOP. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Non ho la possibilità di consultare i miei testi, ma mi pare di poter dire che il che in frasi quali «Cos’è che fai?» o «Dov’è che vai?» introduce una pseudorelativa. Si tratta di «frasi scisse», caratteristiche del parlato informale (settentrionale?), nelle quali la reggente col verbo essere mette in rilievo, isolandolo in una frase, il «nuovo», mentre la finta relativa contiene il «noto».
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
In mancanza dei testi, c'è sempre l'ipertesto.Ferdinand Bardamu ha scritto:Non ho la possibilità di consultare i miei testi.

«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Grazie. Piú su ho supposto che l’origine di questi costrutti interrogativi sia settentrionale perché sono presenti nel mio dialetto (es. «Cos’elo che te fe?», cioè «Cos’è che fai?») e non m’immagino il loro uso da parte di un toscano o di un romano. La stessa costruzione in frasi affermative mi sembra invece ormai panitaliana, benché in passato sia stata osteggiata dai puristi quale francesismo sintattico. È solo una mia impressione?
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Ritiro quello che ho detto prima, allora. Nella Grammatica del Serianni (§ XIV. 81) si legge:
La frase scissa ricevette un forte impulso dall’influsso francese nel Settecento (cfr. MIGLIORINI 1963a: 543), benché anche l’italiano antico conoscesse costrutti molto simili (cfr. DURANTE 1981: 204-205).
Sarebbe interessante vedere quali sono i «costrutti molto simili» citati in Marcello Durante, Dal latino all’italiano moderno, Bologna, Zanichelli, 1981.
La frase scissa ricevette un forte impulso dall’influsso francese nel Settecento (cfr. MIGLIORINI 1963a: 543), benché anche l’italiano antico conoscesse costrutti molto simili (cfr. DURANTE 1981: 204-205).
Sarebbe interessante vedere quali sono i «costrutti molto simili» citati in Marcello Durante, Dal latino all’italiano moderno, Bologna, Zanichelli, 1981.
Grazie per i vostri chiari e competenti interventi.
Un ulteriore dubbio. Nella frase: "Che cosa hanno rubato i ladri?", il verbo rubare è utilizzato in maniera transitiva (con complemento oggetto che cosa?) o transitiva con valore assoluto - verbo transitivo assoluto - (che cosa sarebbe quindi pronome interrogativo)? Grazie ancora.
Un ulteriore dubbio. Nella frase: "Che cosa hanno rubato i ladri?", il verbo rubare è utilizzato in maniera transitiva (con complemento oggetto che cosa?) o transitiva con valore assoluto - verbo transitivo assoluto - (che cosa sarebbe quindi pronome interrogativo)? Grazie ancora.
Ultima modifica di puer in data gio, 25 set 2014 19:26, modificato 1 volta in totale.
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Rubare è transitivo. Ma soprattutto vorrei farLe notare che non c'è contraddizione tra le due letture che Lei dà di che cosa: è un pronome interrogativo che in questa frase, da un punto di vista logico, assolve la funzione di complemento oggetto.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Google [Bot] e 3 ospiti