Interrogativa indiretta
Moderatore: Cruscanti
Interrogativa indiretta
"Occorre poi spiegare il perchè un Paese violi le norme comunitarie". La frase sopra riportata è corretta o si sarebbe dovuto dire: " Occorre poi spiegare perchè un Pase violi le norme comunitarie", senza cioè l'articolo prima della congiunzione perchè? Ancora, le forme possono essere considerate entrambe corrette? Grazie anticipatamente a chi vorrà rispondere.
-
- Interventi: 1782
- Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09
Quindi sono utilizzabili e corrette entrambe le forme?GFR ha scritto:Il primo p. è sostantivo, inteso come "causa", "motivo". Il secondo p. è congiunzione subordinativa.
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
È errato, perché preceduto da il non sottintende altri sostantivi né può essere usato con la consueta funzione di avverbio interrogativo. È come ha detto Infarinato: si può costruire o un’interrogativa indiretta introdotta da perché, o un complemento oggetto con perché in funzione sostantivale, preceduto dall’articolo. Dia un’occhiata alla voce del Treccani, punto 7.
Gentile da parte sua. Se ha tempo e voglia e non considera la mia insistenza una lungaggine fastidiosa‚ con il solo scopo di contraddirla a vanvera‚ come considera queste due frasi‚ sono diverse di poco dall’esempio‚ si possono considerare corrette?
"… Occorre poi spiegare il motivo: perché un Paese violi le norme comunitarie."
"… Occorre poi spiegare il motivo per cui un Paese violi le norme comunitarie."
… … …
Benché ne sia uscito azzoppato‚ trovo questa discussione fenomenale. Mi ha suggerito due endecasillabi (forse anche quattro) che potrebbero diventare un sonetto:
Il perché è infine giunto‚ così
nella verosimiglianza del senso;
l’inestricabile d’un fumo denso
che si disperde nel tempo d’un sì.
Buona domenica a tutti.
"… Occorre poi spiegare il motivo: perché un Paese violi le norme comunitarie."
"… Occorre poi spiegare il motivo per cui un Paese violi le norme comunitarie."
… … …
Benché ne sia uscito azzoppato‚ trovo questa discussione fenomenale. Mi ha suggerito due endecasillabi (forse anche quattro) che potrebbero diventare un sonetto:
Il perché è infine giunto‚ così
nella verosimiglianza del senso;
l’inestricabile d’un fumo denso
che si disperde nel tempo d’un sì.
Buona domenica a tutti.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Non si preoccupi: nessun fastidio da parte mia.GFR ha scritto:Gentile da parte sua. Se ha tempo e voglia e non considera la mia insistenza una lungaggine fastidiosa‚ con il solo scopo di contraddirla a vanvera‚ come considera queste due frasi‚ sono diverse di poco dall’esempio‚ si possono considerare corrette?
"… Occorre poi spiegare il motivo: perché un Paese violi le norme comunitarie."
"… Occorre poi spiegare il motivo per cui un Paese violi le norme comunitarie."

La sola frase accettabile è la seconda. La prima potrebbe essere accettabile se la frase introdotta dai due punti fosse un’interrogativa diretta, col verbo, ovviamente, all’indicativo presente.
Si figuri: il nostro scopo qui è quello di discuter di lingua, senza vincitori né vinti.GFR ha scritto:Benché ne sia uscito azzoppato‚ trovo questa discussione fenomenale. Mi ha suggerito due endecasillabi (forse anche quattro) che potrebbero diventare un sonetto:
Il perché è infine giunto‚ così
nella verosimiglianza del senso;
l’inestricabile d’un fumo denso
che si disperde nel tempo d’un sì.
Buona domenica a tutti.

Grazie dei bei versi e buon sabato sera e buona domenica a lei.
Sicuro che il primo sia un endecasillabo? Per me è un decasillabo tronco e si sillaba così:GFR ha scritto:Benché ne sia uscito azzoppato‚ trovo questa discussione fenomenale. Mi ha suggerito due endecasillabi (forse anche quattro) che potrebbero diventare un sonetto:
Il perché è infine giunto‚ così...
Il-per-ché‿è‿in-fi-ne-giun-to-co-sì...
A meno di non fare una bella pausa dopo "perché".
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot] e 5 ospiti