Jhumpa Lahiri, il “Pulitzer” che sceglie la lingua italiana
Moderatore: Cruscanti
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Jhumpa Lahiri, il “Pulitzer” che sceglie la lingua italiana
Salve a tutti i gentiluomini e le gentildonne del fòro, mi presento quivi brievemente avendo appreso ed appurato in altro loco codesta nozione:
"Non esiste un’area presentazioni: ci si presenta direttamente aprendo un filone su qualche questione linguistica."
Sicché prendo spunto dalla presente novella per prender posto in quella che sembrami esser una fausta arce ed un pomerio all'interno del quale vien custodita e curata la bella favella.
Saluti,
Ettore Fieramosca
"Non esiste un’area presentazioni: ci si presenta direttamente aprendo un filone su qualche questione linguistica."
Sicché prendo spunto dalla presente novella per prender posto in quella che sembrami esser una fausta arce ed un pomerio all'interno del quale vien custodita e curata la bella favella.
Saluti,
Ettore Fieramosca
- Ferdinand Bardamu
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- Località: Legnago (Verona)
Le do il benvenuto.
Mi scuso se mi son visto costretto a eliminare il testo che ha copincollato nel suo intervento, ma la riproduzione, come si vede dalla nota in calce all’articolo, è riservata. Per questo, ho inserito un collegamento.
In realtà, si posson mettere collegamenti fin dall’intervento d’esordio, perciò non si periti d’inserirne ogni volta che lo riterrà opportuno.

Mi scuso se mi son visto costretto a eliminare il testo che ha copincollato nel suo intervento, ma la riproduzione, come si vede dalla nota in calce all’articolo, è riservata. Per questo, ho inserito un collegamento.
In realtà, si posson mettere collegamenti fin dall’intervento d’esordio, perciò non si periti d’inserirne ogni volta che lo riterrà opportuno.

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- Iscritto in data: ven, 27 feb 2015 21:37
Esatto
Ha fatto bene, non mi son avveduto della cosa se non nel momento immediatamente successivo all'invio dell'intervento.
La ringrazio naturalmente del benvenuto.

La ringrazio naturalmente del benvenuto.
Ultima modifica di Ettore Fieramosca in data sab, 28 feb 2015 0:56, modificato 1 volta in totale.
- Animo Grato
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Benvenuto anche da parte mia!
E La ringrazio per la splendida notizia (subito ridotta a striminzito collegamento da un colpo di bacchetta magica del nostro arcigno Ferdinand Bardamu, il cerbero del foro
): l'amore di Jhumpa Lahiri per la nostra lingua, così negletta in patria, mi commuove profondamente.
E La ringrazio per la splendida notizia (subito ridotta a striminzito collegamento da un colpo di bacchetta magica del nostro arcigno Ferdinand Bardamu, il cerbero del foro

«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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- Interventi: 3
- Iscritto in data: ven, 27 feb 2015 21:37
Ringrazio dell'accoglienza l'utente Animo Grato e in particolar guisa l'utente Marco1971, nome forumistico che imagino afferisca alla persona del dotto professor Marco Grosso, che invero stimo vada considerato araldo d'una meritoria opera di carattere culturale in quella essenzial sfera afferente la medulla, la vitalità e la forma della lingua nostra, fulcro della civiltà d'Esperia.
La ringrazio piú che non possa dire. Solo una domanda, come mai la prima costruzione corretta e la seconda no, del verbo afferire?Ettore Fieramosca ha scritto:Ringrazio dell'accoglienza l'utente Animo Grato e in particolar guisa l'utente Marco1971, nome forumistico che imagino afferisca alla persona del dotto professor Marco Grosso, che invero stimo vada considerato araldo d'una meritoria opera di carattere culturale in quella essenzial sfera afferente la medulla, la vitalità e la forma della lingua nostra, fulcro della civiltà d'Esperia.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Certo che è comune nel burocratese, ma non è corretta. Adire le vie legali non c'entra nulla, visto che adire è transitivo e afferire intransitivo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Specialmente gli ultimi tempi m'hanno acuito la domanda se sia prevalente l'uso o la regola, che sono entrambi variabili e oltretutto interagenti.
So che sarà difficile rispondere esaurientemente con poche parole.
Io non ho soluzioni generalizzanti e mi regolo caso per caso, ma la somma di questa scelte evidenzia una forte abitrarietà alla quale è difficile porre rimedio.
So che sarà difficile rispondere esaurientemente con poche parole.
Io non ho soluzioni generalizzanti e mi regolo caso per caso, ma la somma di questa scelte evidenzia una forte abitrarietà alla quale è difficile porre rimedio.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Grazie Marco, sempre molto gentile.Marco1971 ha scritto:Sí, certo, si regoli come vuole.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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