Glottologia controfattuale: esito di «Saturni/Solis dies»
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Glottologia controfattuale: esito di «Saturni/Solis dies»
I nomi della settimana in italiano traggono origine dai nomi dei pianeti. Fanno eccezione sabato (‹ SABBĂTUM) e domenica (‹ [DIES] DOMĬNĬCA), il primo d’origine ebraica, mediata dal greco, e il secondo impostosi per l’influsso cristiano.
La mia domanda è questa: se questi due nomi non avessero sostituito quelli pagani, ossia rispettivamente Saturni dies (o dies Saturni, secondo un altro ordine, che non è però quello dell’etimo dei giorni italiani) e Solis dies, quale sarebbe stato l’esito italiano? Se per Solis dies direi soledí, che cosa si sarebbe fatto di Saturni dies? Saturdí o saturnedí?
Mi rendo conto che il quesito è un pochino ozioso, ma nondimeno può essere curioso.
La mia domanda è questa: se questi due nomi non avessero sostituito quelli pagani, ossia rispettivamente Saturni dies (o dies Saturni, secondo un altro ordine, che non è però quello dell’etimo dei giorni italiani) e Solis dies, quale sarebbe stato l’esito italiano? Se per Solis dies direi soledí, che cosa si sarebbe fatto di Saturni dies? Saturdí o saturnedí?
Mi rendo conto che il quesito è un pochino ozioso, ma nondimeno può essere curioso.
- Animo Grato
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Glottologia controfattuale: esito di «Saturni/Solis dies»
O soldì? In venerdì l'-is di Veneris è sparito.Ferdinand Bardamu ha scritto:[P]er Solis dies direi soledí
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
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- Ferdinand Bardamu
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Però l’-i di Mercuri in mercoledí e l’-ae di Lunae in lunedí si sono mantenuti.
Non sarebbe meglio satornedí? Mi pare che per gli altri giorni della settimana, con l’eccezione di venerdí che citava Animo Grato, si tenda a evitare la sincope, no?Carnby ha scritto:Satordì? La u era breve...
- Ferdinand Bardamu
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Mercurio? Mehercle (o hercŭle o hercle) vuol dire ‹per Ercole!›.Scilens ha scritto:Mercule! Era un'esclamazione già dei Latini: "per Mercurio!".
Provo a ragionarci su. Sappiamo che, nel passaggio dal latino all’italiano, la sincope delle parole sdrucciole fu un fenomeno generalizzato; essa però non si applicava qualora l’incontro fra le due consonanti non fosse conforme alla fonotassi della nascente lingua italiana, sicché SOLIDU è diventato soldo, ma NUMERU non è diventato *nombro, bensí novero (gli esempi e la spiegazione sono tratti da qui).Scilens ha scritto:M'immagino un eventuale 'soledì', o al limite anche 'soldì', se non ci fosse stata già la parola "soldo".
Ora, i nomi dei giorni della settimana sono tutti rappresentati da parole ultimali o tronche, perciò la sincope non si applica, per lo meno non in maniera sistematica (venerdí fa eccezione). Nel caso di Solis dies immagino inoltre che sarebbe potuta scattare l’analogia con Lunae dies, inibendo la possibile caduta della sillaba pretonica.
Mi affido però agli esperti, anche per una revisione di questa mia congettura.
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data lun, 27 apr 2015 11:45, modificato 1 volta in totale.
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Nel primo caso si è mantenuta, ma in maniera poco decisa (si sente anche "Mercoldì").Ferdinand Bardamu ha scritto:Però l’-i di Mercuri in mercoledí e l’-ae di Lunae in lunedí si sono mantenuti.
In questo caso credo che si sia trattato di dissimilazione (mercol[e]dì invece di mercordì, attestato in Belli e altri) invece che di paretimologia con Ercole...Ferdinand Bardamu ha scritto:Mercurio? Mehercle (o hercŭle o hercle) vuol dire ‹per Ercole!›.
- Ferdinand Bardamu
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Son convinto anch’io della dissimilazione della seconda /r/ in MERCŬRĬI DIE(M) › mercoledí. Quel che dicevo sopra è che Mehercule, che ha portato ad esempio Scilens, in latino non ha che fare con Mercurio, ma con Ercole, perciò non c’entra nulla.Carnby ha scritto:In questo caso credo che si sia trattato di dissimilazione (mercol[e]dì invece di mercordì, attestato in Belli e altri) invece che di paretimologia con Ercole...Ferdinand Bardamu ha scritto:Mercurio? Mehercle (o hercŭle o hercle) vuol dire ‹per Ercole!›.
Se ipotizzassimo che vi sarebbe stata una sincope in SATŬRNI DIE(M), che ne sarebbe stato dell’incontro di consonanti -RND-? Si sarebbe risolto in un satordí o in un satondí?
Sì, ho capito, però mi pare che ci sia stato qualcuno che ha sostenuto come alla base del mercoledì italiano ci sia stato anche un accostamento paretimologico con Ercole (non ho fonti sottomano).Ferdinand Bardamu ha scritto: Quel che dicevo sopra è che Mehercule, che ha portato ad esempio Scilens, in latino non ha che fare con Mercurio, ma con Ercole, perciò non c’entra nulla.
Direi satordì ma non sono sicurissimo.Ferdinand Bardamu ha scritto: Se ipotizzassimo che vi sarebbe stata una sincope in SATŬRNI DIE(M), che ne sarebbe stato dell’incontro di consonanti -RND-? Si sarebbe risolto in un satordí o in un satondí?
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