«Venire alla mente»
Moderatore: Cruscanti
«Venire alla mente»
Cari amici, volevo sapere se fosse corretto dire "venire alla mente" in senso di "venire in mente". Se queste due espressioni hanno lo stesso significato allora quale di esse è più corretta? Grazie.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Un saluto a lei.
Entrambe le espressioni sono corrette e voglion dire la stessa cosa. Venire in mente è però molto piú frequente, nella mia esperienza.
Secondo il Tommaseo-Bellini c’è una piccola differenza d’uso. La prima accezione è questa:
Venire in mente. Venire in memoria, Sovvenire.
La seconda questa (sottolineatura mia):
Venire in mente, dice il primo presentarsi al pensiero. Di cosa da non si credere, da non si immaginare, da non si fare, a modo d'escl. A chi potrebbe venire in mente! A me non veniva in mente di certo. – Senti quel che gli viene in mente. – Venire alla mente, non ha questo senso.
Quindi, a un bambino che ha combinato una marachella, si dirà «Ma cosa ti viene in mente?!», non «Ma cosa ti viene alla mente?».

Secondo il Tommaseo-Bellini c’è una piccola differenza d’uso. La prima accezione è questa:
Venire in mente. Venire in memoria, Sovvenire.
La seconda questa (sottolineatura mia):
Venire in mente, dice il primo presentarsi al pensiero. Di cosa da non si credere, da non si immaginare, da non si fare, a modo d'escl. A chi potrebbe venire in mente! A me non veniva in mente di certo. – Senti quel che gli viene in mente. – Venire alla mente, non ha questo senso.
Quindi, a un bambino che ha combinato una marachella, si dirà «Ma cosa ti viene in mente?!», non «Ma cosa ti viene alla mente?».
Non mi pare.GFR ha scritto:Segnalo come a Milano si dica anche: che ti salta in mente?. Non so se sia un uso regionale
- marcocurreli
- Interventi: 625
- Iscritto in data: ven, 25 set 2009 22:36
- Località: Cagliari
Sono decisamente cose diverse:GFR ha scritto:... alla mente a me pare solo un modo di dire la stessa cosa che ... in mente, ma con un tono letterario.
Segnalo come a Milano si dica anche: che ti salta in mente?. Non so se sia un uso regionale, Arnoldas, cerchi o attenda una conferma, se le interessa.
Mi viene in mente... : penso una cosa, o ho un'idea, in questo momento;
Mi viene alla mente...: penso una cosa in questo momento, ripescandola dalla memoria;
Cosa ti salta in mente? Ha un'accezione decisamente negativa (che fesseria ti è venuta in mente? ).
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Per non fare segnalazioni fuorvianti, ho controllato: che ti salta in mente? è considerata un'espressione di tipo fam. (familiare).
Con la sola intenzione di continuare la discussione in tono svagato, aggiungo che in genere mi attengo a questa distinzione: mi viene in mente - mi ricordo. Mi viene alla mente - mi sovvengo.
Con la sola intenzione di continuare la discussione in tono svagato, aggiungo che in genere mi attengo a questa distinzione: mi viene in mente - mi ricordo. Mi viene alla mente - mi sovvengo.
Ultima modifica di GFR in data ven, 15 mag 2015 8:30, modificato 1 volta in totale.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Caro GFR, chiedo scusa, però "sovvenire" significa "venire in mente" e non "venire alla mente" (www.treccani.it).... Non ho capito niente...
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Caro Arnoldas, mi spiace, mi sa che le abbiamo fatto un po’ di confusione. Ricapitolando: venire in mente, venire alla mente, sovvenire vogliono dire la stessa cosa, ossia ‹ricordare›.
La forma che si sente comunemente è venire in mente; venire alla mente si può usare nella lingua di tutti i giorni, ma è una variante piú rara; sovvenire, invece, è una parola di registro letterario, non si sente nella lingua quotidiana.
Se vogliamo scendere alle sottigliezze di significato, possiamo dire che venire in mente, rispetto a ricordare, descrive un processo fatto quasi senza sforzo o senza piena volontà. Può venire in mente (ma anche venire alla mente) un ricordo d’infanzia sentendo per caso un profumo o ascoltando una canzone.
Tra venire in mente e venire alla mente esiste poi una differenza, ch’è quella descritta piú su dal Tommaseo-Bellini: venire in mente indica meglio che venire alla mente il «primo presentarsi al pensiero» e, perciò, si usa in frasi esclamative come «Ma come t’è venuto in mente di chiamarmi a quest’ora?!».
Per usare un’immagine un po’ infantile (ma, spero, efficace), il ricordo che viene alla mente bussa, entra nella mente e si accomoda; il ricordo, o il pensiero, che viene in mente, spalanca la porta e si mostra facendo un passo oltre la soglia.
Mi auguro di non averle fatto confusione.
La forma che si sente comunemente è venire in mente; venire alla mente si può usare nella lingua di tutti i giorni, ma è una variante piú rara; sovvenire, invece, è una parola di registro letterario, non si sente nella lingua quotidiana.
Se vogliamo scendere alle sottigliezze di significato, possiamo dire che venire in mente, rispetto a ricordare, descrive un processo fatto quasi senza sforzo o senza piena volontà. Può venire in mente (ma anche venire alla mente) un ricordo d’infanzia sentendo per caso un profumo o ascoltando una canzone.
Tra venire in mente e venire alla mente esiste poi una differenza, ch’è quella descritta piú su dal Tommaseo-Bellini: venire in mente indica meglio che venire alla mente il «primo presentarsi al pensiero» e, perciò, si usa in frasi esclamative come «Ma come t’è venuto in mente di chiamarmi a quest’ora?!».
Per usare un’immagine un po’ infantile (ma, spero, efficace), il ricordo che viene alla mente bussa, entra nella mente e si accomoda; il ricordo, o il pensiero, che viene in mente, spalanca la porta e si mostra facendo un passo oltre la soglia.
Mi auguro di non averle fatto confusione.

Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 3 ospiti