Corriere Fiorentino: «Sanremo, i voti della Crusca …»
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Corriere Fiorentino: «Sanremo, i voti della Crusca …»
Vi segnalo quest’articolo uscito nel Corriere Fiorentino (dorso toscano del Corriere della Sera). Intervistato dal giornalista, il presidente dell’Accademia della Crusca esprime il suo giudizio sulle parole delle canzoni sanremesi (o, sulle «liriche», come scrive l’articolista). Nulla di male in questo, sennonché ne ho ricavato l’impressione che Marazzini, come la cruscante che l’ha preceduto, strizzi un po’ troppo l’occhio al grande pubblico, per usare un eufemismo. Si noti, a questo proposito, l’attacco del pezzo:
Giovanni Pascoli sarebbe fiero dei Soliti Idioti. Non è blasfemia. Ma è il giudizio di Claudio Marazzini, presidente della Crusca, impegnato ad analizzare i testi che sentiremo da stasera al Festival di Sanremo: «Non so se se ne rendano conto, ma Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli con la loro rima “ho comperato un tablet col wifi, la connessione non funziona mai” recuperano lo stilema pascoliano della rima trans-linguistica, rima solo per la pronuncia e non per l’occhio. Mi fa pensare alla poesia Italy dove “febbraio” è in rima con “Ohio”».
Una simile analisi testuale di un testo di cosí poco momento mi sembra un po’ esagerata, a meno che non si tratti di raffinata ironia. A voi altri commenti.
Giovanni Pascoli sarebbe fiero dei Soliti Idioti. Non è blasfemia. Ma è il giudizio di Claudio Marazzini, presidente della Crusca, impegnato ad analizzare i testi che sentiremo da stasera al Festival di Sanremo: «Non so se se ne rendano conto, ma Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli con la loro rima “ho comperato un tablet col wifi, la connessione non funziona mai” recuperano lo stilema pascoliano della rima trans-linguistica, rima solo per la pronuncia e non per l’occhio. Mi fa pensare alla poesia Italy dove “febbraio” è in rima con “Ohio”».
Una simile analisi testuale di un testo di cosí poco momento mi sembra un po’ esagerata, a meno che non si tratti di raffinata ironia. A voi altri commenti.
Fa parte delle pochezze nazionali. Quando a Bari i bambini giocano a calcio sul tetto delle auto sono creature. Quando un ragazzino taglia la gola a una ragazzina sono episodi di bullismo. Mentre chi prova a difendersi da chi lo prende a calci nelle costole è uno schifoso violento.
Se uno bestemmia soffice, o è un teppista soffice, o rubacchia solo un pochino, allora è proprio un bravo ragazzo.
E il sottofondo dell'articolo purtroppo è serio: noi siamo tanto ganzi, conosciamo Pascoli, questi non sanno un tubo però l'hanno nel sangue. Bravi. Ma sono ragaaazzi.
Se uno bestemmia soffice, o è un teppista soffice, o rubacchia solo un pochino, allora è proprio un bravo ragazzo.
E il sottofondo dell'articolo purtroppo è serio: noi siamo tanto ganzi, conosciamo Pascoli, questi non sanno un tubo però l'hanno nel sangue. Bravi. Ma sono ragaaazzi.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Ringrazio Ferdinand Bardamu per lo zelo di cui dà prova andando a scovare questi orrori. Quanto a me, mi rifiuto di leggere l'articolo e rivendico il diritto di chiedere asilo nella torre d'avorio di Cruscate. Quell'incipit è fin troppo provocatorio e, come ricorda il Santo Padre, se mi provochi non lamentarti di un eventuale cazzotto.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
- Ferdinand Bardamu
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Magari fosse opera del mio zelo: mi ci sono semplicemente imbattuto leggiucchiando la pagina di Facebook della Crusca. Mi chiedo cos’abbia in serbo per noi la Crusca in futuro: chessò, l’esegesi di Osteria numero mille?Animo Grato ha scritto:Ringrazio Ferdinand Bardamu per lo zelo di cui dà prova andando a scovare questi orrori.
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Re: Corriere Fiorentino: «Sanremo, i voti della Crusca …»
Non in questo caso (c'è poco da dire su questo testo...), ma in genere le parole d'una canzone non vanno analizzate senza la musica perché la canzone è musica, non letteratura (o quantomeno un'opera letteraria come le altre). Come dice spesso Laurent Ruquier, se ci mettessimo a lèggere i testi dei Beatles senza la parte musicale, li potremmo trovare banali (citazione approssimativa, ma il senso è quello).Ferdinand Bardamu ha scritto: Intervistato dal giornalista, il presidente dell’Accademia della Crusca esprime il suo giudizio sulle parole delle canzoni sanremesi
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