Ha ragione, ho dimenticato di dire che "funziona" con Windows.Daniele ha scritto:Forse sul suo computer, caro Raso…
Un apostrofo «spallato»
Moderatore: Cruscanti
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«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Fra e frà
Normalmente la forma troncata si scrive senza apostrofo e senza accento, ma tradizionalmente il Sovrano Militare Ordine di Malta usa solo la forma "frà". D'altronde anche in un altro caso di troncamento, quello di "piede", si preferisce la forma accentata piè. La ragione dell'accento è verosimilmente diacritica, per distinguere il frate dalla preposizione "fra" e il piede dall'aggettivo "pie".
Riapro il filone perché qualche utente in un gruppo Faccialibro mi ha sbertucciato, affermando che scrivere le parole in maiuscolo con l'ultima lettera accentata è non solo sbagliato, ma anche orribile. Per esempio: PERCHÉ SARÒ IO.
Mi dicono che le parole come queste si scrivono con l'apostrofo: PERCHE' SARO' IO.
Adducono come motivazione certe convenzioni tipografiche.
Sono andato a leggere l'articolo della Crusca indicato da Marco nella pagina precedente (anche se ho dovuto cercarla, il collegamento fornito non funziona più), il quale racconta un'altra storia, ma dice che la convenzione c'è, per possibili malintesi tra sistemi operativi. Mah, forse questo era vero nel 2003, anno nel quale è stato scritto l'articolo, ma a me pare che se oggi scrivo un messaggio di posta elettronica a un amico scrivendo maiuscole accentate, l'amico le vedrà correttamente, qualunque sistema operativo usi.
E comunque: si può affermare che scrivendo un testo tutto in maiuscolo è sbagliato scrivere le lettere accentate, e non con l'apostrofo?
Ho cercato qualche parere autorevole in rete ma senza grandi risultati.
Che ne pensate?
Mi dicono che le parole come queste si scrivono con l'apostrofo: PERCHE' SARO' IO.
Adducono come motivazione certe convenzioni tipografiche.
Sono andato a leggere l'articolo della Crusca indicato da Marco nella pagina precedente (anche se ho dovuto cercarla, il collegamento fornito non funziona più), il quale racconta un'altra storia, ma dice che la convenzione c'è, per possibili malintesi tra sistemi operativi. Mah, forse questo era vero nel 2003, anno nel quale è stato scritto l'articolo, ma a me pare che se oggi scrivo un messaggio di posta elettronica a un amico scrivendo maiuscole accentate, l'amico le vedrà correttamente, qualunque sistema operativo usi.
E comunque: si può affermare che scrivendo un testo tutto in maiuscolo è sbagliato scrivere le lettere accentate, e non con l'apostrofo?
Ho cercato qualche parere autorevole in rete ma senza grandi risultati.
Che ne pensate?
- Ferdinand Bardamu
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Il suo discorso fila. L’uso degli apici al posto degli accenti era giustificato quando c’era il rischio di errata codifica del carattere, nelle comunicazioni numeriche. Oggi, a quanto mi risulta, quel rischio non c’è piú o è molto minore, perciò, in Rete, la combinazione lettera + apice ha perso ormai gran parte della sua utilità.
Venendo alle sue domande:
Nell'ambito telematico, quindi, esiste una valida giustificazione a questo uso [ma l’articolo è datato 5 maggio 2003, anzi 5 may (sic) 2003!]; più preoccupante è l'attuale tendenza a sostituire i caratteri accentati con il digramma lettera+apostrofo in qualsiasi tipo di testo, sia per interferenza con le scritture informatiche che per manifesta pigrizia, visto che le minuscole accentate dell'italiano in realtà sono tutte presenti sulla tastiera.
Nel circolo vizioso che si produce, da una parte si perde la capacità di distinguere tra accento grave e acuto (ed ecco un fiorire di perchè, poichè, giacchè) e apostrofo (e così si trova talvolta scritto pò [perfino il correttore ortografico dei cellulari di una notissima marca suggerisce tale grafia...]) , e dall'altra, per dissimulare tale incertezza, si aboliscono da qualsiasi testo le situazioni problematiche.
Bisognerebbe ricordarsi che questo peculiare costume linguistico ha una ragione di esistere solo in un suo contesto specifico: se "esportato" da tale contesto, non diventa altro che una marca di pressappochismo.
L’uso di questa combinazione per le maiuscole accentate è motivato dalla pigrizia, o, per cambiare punto di vista, dall’antieconomicità delle sequenze numeriche necessarie a digitarle. (Ma su Ubuntu basta premere il blocco maiuscole per digitare le maiuscole accentate.) Qualunque sia il motivo, si tratta di un uso erroneo.
Venendo alle sue domande:
Al contrario, è sbagliato affermare che si debba usare l’apostrofo, che, in quanto segno diacritico, ha tutt’altra funzione.Daniele ha scritto:[S]i può affermare che scrivendo un testo tutto in maiuscolo è sbagliato scrivere le lettere accentate, e non con l'apostrofo?
Direi che l’articolo della Crusca segnalato da Marco basta e avanza. In particolare, riporto questo passo (sottolineatura mia):Daniele ha scritto:Ho cercato qualche parere autorevole in rete ma senza grandi risultati.
Che ne pensate?
Nell'ambito telematico, quindi, esiste una valida giustificazione a questo uso [ma l’articolo è datato 5 maggio 2003, anzi 5 may (sic) 2003!]; più preoccupante è l'attuale tendenza a sostituire i caratteri accentati con il digramma lettera+apostrofo in qualsiasi tipo di testo, sia per interferenza con le scritture informatiche che per manifesta pigrizia, visto che le minuscole accentate dell'italiano in realtà sono tutte presenti sulla tastiera.
Nel circolo vizioso che si produce, da una parte si perde la capacità di distinguere tra accento grave e acuto (ed ecco un fiorire di perchè, poichè, giacchè) e apostrofo (e così si trova talvolta scritto pò [perfino il correttore ortografico dei cellulari di una notissima marca suggerisce tale grafia...]) , e dall'altra, per dissimulare tale incertezza, si aboliscono da qualsiasi testo le situazioni problematiche.
Bisognerebbe ricordarsi che questo peculiare costume linguistico ha una ragione di esistere solo in un suo contesto specifico: se "esportato" da tale contesto, non diventa altro che una marca di pressappochismo.
L’uso di questa combinazione per le maiuscole accentate è motivato dalla pigrizia, o, per cambiare punto di vista, dall’antieconomicità delle sequenze numeriche necessarie a digitarle. (Ma su Ubuntu basta premere il blocco maiuscole per digitare le maiuscole accentate.) Qualunque sia il motivo, si tratta di un uso erroneo.
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Re: Fra e frà
Nel caso di piè credo dipenda esclusivamente dalla pronuncia, ossitona, /ˈpjɛ/, altrimenti, in mancanza di accento grafico, si dovrebbe pronunciare /'pie/.avemundi ha scritto:D'altronde anche in un altro caso di troncamento, quello di "piede", si preferisce la forma accentata piè. La ragione dell'accento è verosimilmente diacritica, per distinguere il frate dalla preposizione "fra" e il piede dall'aggettivo "pie".
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- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
E' (:D) semplicemente più comodo - specie se non si scrive dalla tastiera di un PC, ma da altri supporti. Detto questo, a parte il fatto che non si dovrebbe mai usare il tutto maiuscolo in qualsiasi forma di scrittura dattiloscritta, se proprio lo si usa, trovo mille volte meglio scrivere PERCHE' (che almeno salva l'ortografia della parola, sebbene mediante uno stratagemma) a un assurdo *PERCHE.Daniele ha scritto:E comunque: si può affermare che scrivendo un testo tutto in maiuscolo è sbagliato scrivere le lettere accentate, e non con l'apostrofo?
Ho cercato qualche parere autorevole in rete ma senza grandi risultati.
Che ne pensate?
Certamente, entrambe le forme sono inaccettabili in contesti formali, dove si deve - se proprio si deve - scrivere PERCHÉ, anche se a volte pure qui si cede per ragioni (pratico-)estetico-tipografiche.
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- Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09
Ribatta loro di aggiornarsi: anche *PERCHE' è non solo sbagliato ma pure orribile: si scrive XKE' (o al massimo XCHE')!!!
Che si usino convenzioni tipografiche per rendere determinati caratteri con strumenti di comunicazione particolari, va tollerato perché non eludibile; ma questo non significa che diventi la norma, e si debbano aggiornare i normal-scriventi!
L'intelligenza ci è data per sviluppare e adeguare le macchine ai nostri usi, e non viceversa.
Io risponderei così, più o meno, a questi suoi "amici".

Che si usino convenzioni tipografiche per rendere determinati caratteri con strumenti di comunicazione particolari, va tollerato perché non eludibile; ma questo non significa che diventi la norma, e si debbano aggiornare i normal-scriventi!
L'intelligenza ci è data per sviluppare e adeguare le macchine ai nostri usi, e non viceversa.
Io risponderei così, più o meno, a questi suoi "amici".
Sul *PERCHE ha pesato certamente il fatto che le tastiere (pseudo-)italiane non permettono di fare agevolmente le maiuscole accentate; aggiungerei il fatto che fino a qualche tempo fa i francesi avevano «abolito» gli accenti sulle maiuscole e la pura e semplice sciatteria.
Il tutto maiuscolo è adatto per i titoli. Nello scritto va usato solo per sigle e simili e in ogni caso è meglio usare il maiuscoletto, se il sistema lo consente.
Il tutto maiuscolo è adatto per i titoli. Nello scritto va usato solo per sigle e simili e in ogni caso è meglio usare il maiuscoletto, se il sistema lo consente.
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- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Intendevo i titoli dei capitoli di un libro.PersOnLine ha scritto:Più che per i «titoli», direi per copertine, frontespizi e dorsi.
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