Spero di non averlo già segnalato; nel caso chiedo scusa.
Ecco un divisore sillabico.
Un «divisore sillabico»
Moderatore: Cruscanti
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Un «divisore sillabico»
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Ha il problema di tutti gli altri visti finora: usa degli algoritmi, ma ignora la posizione dell'accento che è fondamentale per la sillabazione.
Nessun algoritmo può sopperire alla mancanza di quest'informazione.
Un esempio: sillaba giusto "caino" (ca-i-no), ma sbaglia "zaino" (za-i-no) perché ignora la differente posizione dell'accento.
Nessun algoritmo può sopperire alla mancanza di quest'informazione.
Un esempio: sillaba giusto "caino" (ca-i-no), ma sbaglia "zaino" (za-i-no) perché ignora la differente posizione dell'accento.
Sí, e inoltre non c'è nessun bisogno di simili strumenti: chi vuole verificare la sillabazione corretta può ricorrere a quei dizionari che la danno, come ad esempio il Sabatini-Coletti.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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