«Islanda» e «Groenlandia»
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«Islanda» e «Groenlandia»
Perché la forma "landIA", che significherebbe "il paese delle lande"? Non sono un esperto in grado di giudicare, ma ho l'impressione che il suffisso -ia sia stato aggiunto impropriamente, a mo' di prezzemolo.
- Ferdinand Bardamu
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L’elemento formativo -landia è equivalente a quel -landa che si ritrova in Irlanda e Islanda. Il primo, -landia, ha finito col prevalere sul secondo, tanto da divenire produttivo al pari di altri elementi di piú nobile origine (greca o latina); lo troviamo infatti in composti come Eurolandia, in nomi commerciali (es. Mirabilandia), e può essere adoperato per creare un’infinità di altre parole, sovente creazioni occasionali, col significato di ‹terra di [x]›, dove [x] sta per il primo elemento del composto.
Quanto al suffisso -ia, esso si trova in numerosi nomi geografici — a partire da Italia! —, spesso in una forma non piú trasparente, come in Sardegna (da SARDĬNĬA) o Puglia (da APULĬA)
Quanto al suffisso -ia, esso si trova in numerosi nomi geografici — a partire da Italia! —, spesso in una forma non piú trasparente, come in Sardegna (da SARDĬNĬA) o Puglia (da APULĬA)
- u merlu rucà
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In Italia dipende dall'etimo che si accetta. C'è un bel numero di proposte in cui -ia non sarebbe un suffisso.Ferdinand Bardamu ha scritto:L’elemento formativo -landia è equivalente a quel -landa che si ritrova in Irlanda e Islanda.
Quanto al suffisso -ia, esso si trova in numerosi nomi geografici — a partire da Italia!
Largu de farina e strentu de brenu.
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Allora questo prezzemolo si sarebbe aggiunto anche in portoghese (Islândia e Irlanda) e in spagnolo (Islandia e Irlanda)Apani ha scritto:Perché la forma "landIA", che significherebbe "il paese delle lande"? Non sono un esperto in grado di giudicare, ma ho l'impressione che il suffisso -ia sia stato aggiunto impropriamente, a mo' di prezzemolo.
È una mia presunzione, perlomeno. Lei invece come spiegherebbe tali forme divergenti?Brazilian dude ha scritto:Allora questo prezzemolo si sarebbe aggiunto anche in portoghese (Islândia e Irlanda) e in spagnolo (Islandia e Irlanda)
Ma storicamente il suffisso -ia si è sempre usato col senso di "terra di". Se Armenia significa "terra degli Armeni", Islanda significa "terra del ghiaccio", allora Groenlandia significherebbe "terra della terra verde".Ferdinand Bardamu ha scritto:Quanto al suffisso -ia, esso si trova in numerosi nomi geografici — a partire da Italia! —, spesso in una forma non piú trasparente, come in Sardegna (da SARDĬNĬA) o Puglia (da APULĬA)
Per questo "landia" mi pare un'ibridazione irrispettosa dell'etimologia.
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- Ferdinand Bardamu
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Caro Apani, mi pare che in queste stanze si sia detto qualche migliaio di volte che la lingua non è una costruzione perfettamente logica e coerente.
Nel caso in questione, che, a quanto ci ha detto Brazilian Dude, mostra una situazione condivisa anche con altre lingue romanze, l’uso ha decretato il prevalere di -landia e la fossilizzazione di -landa, presente in appena due toponimi, Islanda e Irlanda.
Perché è prevalso -landia? Improvviso un’ipotesi: al confisso -landa si volle dare una forma piú latina, aggiungendo alla radice land- il suffisso classico -ia (il quale, è bene ricordarlo, non vuol dire «terra di», ma nasce come suffisso derivativo adoperato per creare nomi astratti).

Perché è prevalso -landia? Improvviso un’ipotesi: al confisso -landa si volle dare una forma piú latina, aggiungendo alla radice land- il suffisso classico -ia (il quale, è bene ricordarlo, non vuol dire «terra di», ma nasce come suffisso derivativo adoperato per creare nomi astratti).
Prima di disquisire su -landa e -landia, beccatevi questo! 

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Curiosando ho scoperto che esiste il toponimo Islandia.
https://en.wikipedia.org/wiki/Islandia,_Florida
L'uso ha attecchito pure negli Strati Uniti d'America.
Questo caso, forse fortuito, ha fatto sì che si possa fare una certa distinzione tra i nomi costruiti sul participio futuro passivo, come filanda dal verbo filare, e i toponimi terminanti in -landia.
https://en.wikipedia.org/wiki/Islandia,_Florida
L'uso ha attecchito pure negli Strati Uniti d'America.

Questo caso, forse fortuito, ha fatto sì che si possa fare una certa distinzione tra i nomi costruiti sul participio futuro passivo, come filanda dal verbo filare, e i toponimi terminanti in -landia.
Ultima modifica di sempervirens in data gio, 08 ott 2015 11:01, modificato 1 volta in totale.
Io nella mia lingua ci credo.
La mia ipotesi è che -landa richiamasse il sostantivo landa (che non deriva direttamente dal germanico land, ma da un celtico land, sempre dalla stessa radice IE *lendh, rappresentato oggi dal gallese llan e dal bretone lann).Ferdinand Bardamu ha scritto:Perché è prevalso -landia? Improvviso un’ipotesi: al confisso -landa si volle dare una forma piú latina, aggiungendo alla radice land- il suffisso classico -ia (il quale, è bene ricordarlo, non vuol dire «terra di», ma nasce come suffisso derivativo adoperato per creare nomi astratti).
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