Trapassato o passato prossimo?
Moderatore: Cruscanti
Trapassato o passato prossimo?
Buonasera, nella fase: "Quando arriva l'inverno la cicala non ha da mangiare perché aveva passato tutta l'estate a cantare invece di fare provviste". È corretto l'uso del trapassato prossimo o si dovrebbe usare il passato prossimo (ha passato)? Grazie mille.
- marcocurreli
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Re: Trapassato o passato prossimo?
Io avrei usato solo il passato prossimo.
A proposito dell'a proposito di Marco Curreli: io invece starei dalla parte della cicala che si facesse pagare per cantare. Così oggi i musicisti, quando alla domanda «Tu cosa fai?» rispondono: «Suono», non si sentirebbero ribattere: «Sì, ma di lavoro?»
A proposito dell'a proposito di Marco Curreli: io invece starei dalla parte della cicala che si facesse pagare per cantare. Così oggi i musicisti, quando alla domanda «Tu cosa fai?» rispondono: «Suono», non si sentirebbero ribattere: «Sì, ma di lavoro?»

«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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No, non va bene, perché quand'anche fosse un presente storico, allora anche il passato prossimo diventa storico. Cioè, la correlazione temporale va rispettata. Le due possibilità sono queste:
(1) Quando arriva l'inverno la cicala non ha da mangiare perché ha passato tutta l'estate a cantare invece di fare provviste.
(2) Quando arrivò l'inverno la cicala non aveva da mangiare perché aveva passato tutta l'estate a cantare invece di fare provviste.
(1) Quando arriva l'inverno la cicala non ha da mangiare perché ha passato tutta l'estate a cantare invece di fare provviste.
(2) Quando arrivò l'inverno la cicala non aveva da mangiare perché aveva passato tutta l'estate a cantare invece di fare provviste.
Ultima modifica di Marco1971 in data mer, 25 nov 2015 21:14, modificato 1 volta in totale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Quel presente "non ha da mangiare" non sta bene, lì ci vorrebbe un passato remoto (o un imperfetto).Marco1971 ha scritto:(2) Quando arrivò l'inverno la cicala non ha da mangiare perché aveva passato tutta l'estate a cantare invece di fare provviste.
Non sono in grado d'esprimere un giudizio così categorico, ma suona male anche a me.valerio_vanni ha scritto: Quel presente "non ha da mangiare" non sta bene

- Animo Grato
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Credo che si tratti di una banale svista.valerio_vanni ha scritto:Quel presente "non ha da mangiare" non sta bene
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
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Sí, grazie di averla segnalata, ho corretto. Avevo fatto un copincolla della frase dimenticando di modificare il tempo nella seconda frase. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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