Sono in parte d'accordo. Stavo facendo però altre considerazioni. Forse sbagliate. Per trascorrere la primavera altrove potrebbero esserci altre motivazioni. I cambiamenti dall'inverno alla primavera non sono soltanto di temperatura, ma anche di qualità dell'aria. Si pensi al polline in circolazione.Sixie ha scritto:"Svernare", per come lo intendo io, significa passare la cattiva stagione in altro luogo dove il clima è più mite; s-primaverare non avrebbe molto senso, (al di là della 'bellezza' o 'bruttezza' del termine), perché significherebbe 'uscire' dalla primavera che è la bella stagione per eccellenza.Fausto Raso ha scritto: Come da inverno si ha "svernare" (trascorrere l'inverno in un'altra località), cosí da primavera possiamo avere "sprimaverare". L'anno prossimo andrò a sprimaverare in campagna. Che ne dite?
O almeno, stando a quanto si dice del prefisso s- in Treccani:
http://www.treccani.it/vocabolario/s/.
Perlomeno qui in Giappone chi soffre di pollinosi teme l'arrivo della primavera. La moglie del vicino di casa, una Filippina, all'arrivo della primavera torna nelle Filippine per trascorrere questo periodo lontano dal Giappone e dal polline. Non si potrebbe usare qui il verbo sprimaverare?
Una frase come "Torna nel suo Paese per sprimaverare, standosene quindi ben lontana dal polline e le complicazioni respiratorie ad esso associate." guasterebbe irrimediabilmente la prosa e il lessico della nostra lingua?
P.S. Per Animo Grato. Pure io leggendola ho avuto i lucciconi agli occhi.
