«Magón»
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«Magón»
Buona sera a tutti/e
ho scritto questo piccolo articolo -scusate lo spam- sulla parola magón
http://elpetitespolit.blogspot.com.es/2 ... egria.html
e vorrei completarlo chiedendovi se nel vostro "dialetto" esiste questa parola per definire uno stato di tristezza/nostalgia
a quanto so io, viene usato nella Liguria, Piemonte, Lombardia -anche nella Svizzera- e Emilia
grazie, moltes gràcies
ho scritto questo piccolo articolo -scusate lo spam- sulla parola magón
http://elpetitespolit.blogspot.com.es/2 ... egria.html
e vorrei completarlo chiedendovi se nel vostro "dialetto" esiste questa parola per definire uno stato di tristezza/nostalgia
a quanto so io, viene usato nella Liguria, Piemonte, Lombardia -anche nella Svizzera- e Emilia
grazie, moltes gràcies
- Ferdinand Bardamu
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Io lo uso in italiano, esattamente con questo significato.u merlu rucà ha scritto:In ligure significa accoramento, groppo in gola a causa di forti emozioni.
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In portoghese esiste mágoa. I sensi più comuni, secondo me, sono 3, 4 e 5.
n substantivo feminino
1 Diacronismo: arcaico.
nódoa ou mancha natural causada por contusão
2 impureza, mácula
3 Derivação: sentido figurado.
desgosto recolhido cujas marcas transparecem no semblante, nas palavras; tristeza, amargura, pesar
4 Derivação: sentido figurado.
sensação desagradável causada por agravo ou indelicadeza; ressentimento
5 Derivação: sentido figurado.
sentimento de pesar, de compaixão; dó, lástima, pêsame
6 Regionalismo: Brasil. Uso: informal.
inveja
Ex.: ter mágoa do sucesso ou da felicidade de alguém
(dizionario Houaiss 2009)
Ecco come questo dizionario bilingue lo traduce: http://www.infopedia.pt/dicionarios/por ... m%C3%A1goa
n substantivo feminino
1 Diacronismo: arcaico.
nódoa ou mancha natural causada por contusão
2 impureza, mácula
3 Derivação: sentido figurado.
desgosto recolhido cujas marcas transparecem no semblante, nas palavras; tristeza, amargura, pesar
4 Derivação: sentido figurado.
sensação desagradável causada por agravo ou indelicadeza; ressentimento
5 Derivação: sentido figurado.
sentimento de pesar, de compaixão; dó, lástima, pêsame
6 Regionalismo: Brasil. Uso: informal.
inveja
Ex.: ter mágoa do sucesso ou da felicidade de alguém
(dizionario Houaiss 2009)
Ecco come questo dizionario bilingue lo traduce: http://www.infopedia.pt/dicionarios/por ... m%C3%A1goa
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Sì.sempervirens ha scritto:Che in italiano sarebbe magone, giusto?
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- u merlu rucà
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L'etimo è lo stesso < macula/maculare. Anche nei dialetti liguri del ponente esiste maguřà "ammaccare" e maguřàu "ammaccato, livido".cambrilenc ha scritto:grazie a tutti
Brazilian: questo mágoa potoghese dovrebbe essere il magolar catalano di cui parlo nell´articolo. Ma in catalano ha un senso fisico.
Largu de farina e strentu de brenu.
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Sí, l’etimologia riportata da Merlu sarebbe forse anche all’origine del magolent guascone, probabilmente non di magón, che proverrebbe invece da un etimo germanico per stomaco; si veda anche per il friulano:
http://www.friul.net/dizionario_nazzi/n ... =26978&x=1
http://www.friul.net/dizionario_nazzi/n ... =26978&x=1
Ultima modifica di cambrilenc in data mer, 30 dic 2015 22:40, modificato 1 volta in totale.
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magone
Premetto che non ho competenze in campo etimologico ed essendo in ferie non ho neppure libri a disposizione.
Mi era sempre garbato per magone un etimo germanico. In tedesco, infatti, Magen è lo stomaco.
Veniva riferiva l'espressione "mi fa stomaco" che, però, personalmente non conosco e non uso.
E lo stomaco, come tutti si sa bene, è il dominio di elezione di qualsiasi affezione di tipo psicosomatico: "quel tipo non riesco proprio a digerirlo".
Un'opinione in merito non mi dispiacerebbe.
Non riesco a vedere il nesso con l'etimo di macchia, se ho capito bene.
Da qui mi proviene un'ulteriore spontanea domanda:
è possibile che gli etimi di ammaccare, macco - pietanza di fave "pestate", "ammaccate" - e di macchia siano, invece, distinti?
Grazie
Riporto, anche se, forse, attualmente un po' antiquato, ciò che se ne scriveva all'epoca dei nostri nonni.
http://www.etimo.it/?term=magone&find=Cerca
http://www.etimo.it/?term=ammaccare&find=Cerca
Mi era sempre garbato per magone un etimo germanico. In tedesco, infatti, Magen è lo stomaco.
Veniva riferiva l'espressione "mi fa stomaco" che, però, personalmente non conosco e non uso.
E lo stomaco, come tutti si sa bene, è il dominio di elezione di qualsiasi affezione di tipo psicosomatico: "quel tipo non riesco proprio a digerirlo".
Un'opinione in merito non mi dispiacerebbe.
Non riesco a vedere il nesso con l'etimo di macchia, se ho capito bene.
Da qui mi proviene un'ulteriore spontanea domanda:
è possibile che gli etimi di ammaccare, macco - pietanza di fave "pestate", "ammaccate" - e di macchia siano, invece, distinti?
Grazie
Riporto, anche se, forse, attualmente un po' antiquato, ciò che se ne scriveva all'epoca dei nostri nonni.
http://www.etimo.it/?term=magone&find=Cerca
http://www.etimo.it/?term=ammaccare&find=Cerca
- u merlu rucà
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Re: magone
1) Quindi, magone potrebbe davvero avere etimo germanico?
2) Credo che molti, non solo io, rimarrebbero perplessi (mi riferisco esclusivamente alla Liguria intemelia) a fronte della proposta del lat. maculare come etimo per il locale verbo magurà = ammaccare, produrre un livido.
Il lat. maculare, probabilmente maclare fin dall'epoca (tuttora dibattuta) dell'Appendix Probi (non ne posso ricordare tutti i vocaboli) ha dato macià a Ventimiglia come in tutto il resto della Liguria. E anche a Ventimiglia una macchia è una macia, non altro (a Genova, maccia). Il ventimigliese (come tutte le varietà linguistiche dialettali) deriva dal latino parlato, non da espressioni dotte quali "la macula dell'occhio" & c..
E magurà è tutt'altro che un verbo del linguaggio dotto.
Maclare (maculare esisteva solo nello scritto forbito), unica forma del parlato, non può aver dato magurà. Questo è certo!
Soprattutto, lo stesso verbo maclare non può aver fornito due esiti così diversi: macià e magurà. Saremmo fuori dalla logica!
Inoltre, non sempre eventuali analogie col mondo linguistico iberico possono essere chiamate in causa.
L'ipotetico màgura *** per macchia non esiste e non è mai esistito né a Ventimiglia né in alcun altro sito recondito della Liguria.
Senza "miracoli", macla dette macia e maclare macià.
Se "miracolo" fosse intervenuto, maclare dovrebbe aver dato magurà, ma, allora, anche macla avrebbe avuto "diritto" a generare màgura.
Ma così non è stato.
D'altronde anche per il prodotto locale detto machettu a base di acciughe (stà a machettu significa stare molto compressi) lo stesso l'autore (l'Azaretti) che fornisce un etimo non credibile per magurà, se non ricordo male, scrive di un derivato dal verbo ammaccare, che non credo possa provenire da maclare.
Mentre siamo, invece, nello stesso dominio semantico (quello dell'ammaccamento).
Tenderei necessariamente a pensare per magurà a un etimo diverso. Magari non latino. Livido come se preso a sassate? E' soltanto un'idea personale. A Genova, ad es., la radice mag esiste.
D'altronde, magurà non può neppure derivare da forme quali ammaccare o simili. Una doppia pretonica può semplificarsi in ventimigliese, ma [-kk-] rimarrebbe, comunque, [-k-]. E' solo un [-k-] originario che può dare [-g-]. Ma in ammaccare c'era [-kk-]. Infatti, da ammaccare si ebbe [ma'kettu], non [ma'gettu]! "U maghettu" indica solo un piccolo mago!
La fonetica, se "ascoltata", aiuta a capire.
Magurà da maclare non è proprio possibile!
2) Credo che molti, non solo io, rimarrebbero perplessi (mi riferisco esclusivamente alla Liguria intemelia) a fronte della proposta del lat. maculare come etimo per il locale verbo magurà = ammaccare, produrre un livido.
Il lat. maculare, probabilmente maclare fin dall'epoca (tuttora dibattuta) dell'Appendix Probi (non ne posso ricordare tutti i vocaboli) ha dato macià a Ventimiglia come in tutto il resto della Liguria. E anche a Ventimiglia una macchia è una macia, non altro (a Genova, maccia). Il ventimigliese (come tutte le varietà linguistiche dialettali) deriva dal latino parlato, non da espressioni dotte quali "la macula dell'occhio" & c..
E magurà è tutt'altro che un verbo del linguaggio dotto.
Maclare (maculare esisteva solo nello scritto forbito), unica forma del parlato, non può aver dato magurà. Questo è certo!
Soprattutto, lo stesso verbo maclare non può aver fornito due esiti così diversi: macià e magurà. Saremmo fuori dalla logica!
Inoltre, non sempre eventuali analogie col mondo linguistico iberico possono essere chiamate in causa.
L'ipotetico màgura *** per macchia non esiste e non è mai esistito né a Ventimiglia né in alcun altro sito recondito della Liguria.
Senza "miracoli", macla dette macia e maclare macià.
Se "miracolo" fosse intervenuto, maclare dovrebbe aver dato magurà, ma, allora, anche macla avrebbe avuto "diritto" a generare màgura.
Ma così non è stato.
D'altronde anche per il prodotto locale detto machettu a base di acciughe (stà a machettu significa stare molto compressi) lo stesso l'autore (l'Azaretti) che fornisce un etimo non credibile per magurà, se non ricordo male, scrive di un derivato dal verbo ammaccare, che non credo possa provenire da maclare.
Mentre siamo, invece, nello stesso dominio semantico (quello dell'ammaccamento).
Tenderei necessariamente a pensare per magurà a un etimo diverso. Magari non latino. Livido come se preso a sassate? E' soltanto un'idea personale. A Genova, ad es., la radice mag esiste.
D'altronde, magurà non può neppure derivare da forme quali ammaccare o simili. Una doppia pretonica può semplificarsi in ventimigliese, ma [-kk-] rimarrebbe, comunque, [-k-]. E' solo un [-k-] originario che può dare [-g-]. Ma in ammaccare c'era [-kk-]. Infatti, da ammaccare si ebbe [ma'kettu], non [ma'gettu]! "U maghettu" indica solo un piccolo mago!
La fonetica, se "ascoltata", aiuta a capire.
Magurà da maclare non è proprio possibile!
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