«Dove altro»
Moderatore: Cruscanti
«Dove altro»
"E poi, oltre Milano, dove altro sei stato"? Si può considerare corretta la predetta frase, in particolare l'uso di altro con dove? Ringrazio chi vorrà intervenire.
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Direi di sì. «Dove altro» = «In quale altro posto».
Se fa una breve ricerca in rete, noterà che è piena di espressioni del tipo di quella che Lei indaga. Si possono trovare anche le traduzioni in altre lingue.
Così, giusto per citarne tre a caso, il francese, lo spagnolo e il russo, où d'autre, dónde más, где еще.
Se fa una breve ricerca in rete, noterà che è piena di espressioni del tipo di quella che Lei indaga. Si possono trovare anche le traduzioni in altre lingue.
Così, giusto per citarne tre a caso, il francese, lo spagnolo e il russo, où d'autre, dónde más, где еще.

Io nella mia lingua ci credo.
- Millermann
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Come ha già detto Sempervirens, «dove altro» è un'espressione piuttosto comune.
Nell'esempio in oggetto altro mi sembra usato semplicemente come rafforzativo, vista la presenza di quell'«oltre». È come dire:
«Oltre a Tizio, chi [altro] hai visto? Oltre a questo, che [altro] hai fatto?».
E, come in russo, lo stesso effetto rafforzativo può esser dato da ancora (inteso come anche): «chi hai visto/che hai fatto/dove sei stato ancora?»
A proposito di oltre, nell'accezione «in aggiunta a» (punto 2c del Treccani) io preferirei usare (almeno in questa frase) la locuzione preposizionale «oltre a/che»: «Oltre a Milano (oppure: oltre che [essere stato] a Milano), dove [altro] sei stato?». Anche se probabilmente è comunque grammaticale, non mi suona bene «oltre Milano», nel senso che mi dà l'idea che possa significare «oltrepassata Milano, dove sei stato?»
Nell'esempio in oggetto altro mi sembra usato semplicemente come rafforzativo, vista la presenza di quell'«oltre». È come dire:
«Oltre a Tizio, chi [altro] hai visto? Oltre a questo, che [altro] hai fatto?».
E, come in russo, lo stesso effetto rafforzativo può esser dato da ancora (inteso come anche): «chi hai visto/che hai fatto/dove sei stato ancora?»

A proposito di oltre, nell'accezione «in aggiunta a» (punto 2c del Treccani) io preferirei usare (almeno in questa frase) la locuzione preposizionale «oltre a/che»: «Oltre a Milano (oppure: oltre che [essere stato] a Milano), dove [altro] sei stato?». Anche se probabilmente è comunque grammaticale, non mi suona bene «oltre Milano», nel senso che mi dà l'idea che possa significare «oltrepassata Milano, dove sei stato?»

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Se è per quello, gentile Arnoldas, neanche lo spagnolo más significa letteralmente «altro»…Arnoldas ha scritto:Gentile Sempervirens, chiedo scusa del mio intervento però in russo "ещё" [iesciò] significa "ancora".

Sempervirens intendeva semplicemente dimostrare che dell’espressione italiana dove altro esiste un equivalente praticamente in ogni altra lingua.
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No, la frase sarebbe agrammaticale: dove ancora non può valere «in quale altro posto» (= dove altro).Arnoldas ha scritto:E se invece "...dove ALTRO sei stato?" dirò "...dove ANCORA sei stato?" il significato sarà lo stesso? Al posto di "altro" si può usare "ancora" o no?
Ancora qui potrebbe al massimo essere percepito come «di nuovo» (in altri casi, come «tuttora»), ma sarebbe comunque una frase molto innaturale in italiano.
- Millermann
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Mi scusi, se invece dicessimo «[Oltre che a Milano] dove sei stato ancora?», come avevo suggerito nel mio precedente intervento, troverebbe ancora la frase agrammaticale o comunque innaturale?Infarinato ha scritto: Ancora qui potrebbe al massimo essere percepito come «di nuovo» (in altri casi, come «tuttora»), ma sarebbe comunque una frase molto innaturale in italiano.

Per quel che ne so, c'è ancora un significato di ancora: (

«Racconta che cosa hai fatto ancora.»
«C'è ancora un'altra cosa da dire.»
«Conosco un altro modo ancora.»
Quindi «Dove sei stato ancora» io lo percepisco come «Dove sei stato in piú/anche (oltre che a Milano)». Lei ritiene non sia buon italiano? È forse una forma regionale?
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In italiano toscano/normale, sí.Millermann ha scritto:[S]e invece dicessimo «[Oltre che a Milano] dove sei stato ancora?», come avevo suggerito nel mio precedente intervento, troverebbe ancora la frase agrammaticale o comunque innaturale?

- Millermann
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Interessante! Dunque, il mio intero intervento (infarcito, a bella posta, di ancora in quest'accezione) è in una forma d'italiano regionale?

Potrebbe dirmi qualcosa di piú al riguardo? In particolare, i significati 1.c e 2 del Treccani o 2b e 4 del De Mauro qui non sono applicabili (in italiano normale)? E di quale parte d'Italia sarebbe originario questo modo di esprimersi?
Sicuramente non della mia zona, dove (in dialetto) ancora ha un significato molto preciso e limitato ("finora/tuttora").
Nel mio italiano regionale s'userebbe, in questo caso, «piú», alla maniera spagnola: «[Oltre che a Milano] dove sei stato piú?».


Potrebbe dirmi qualcosa di piú al riguardo? In particolare, i significati 1.c e 2 del Treccani o 2b e 4 del De Mauro qui non sono applicabili (in italiano normale)? E di quale parte d'Italia sarebbe originario questo modo di esprimersi?

Sicuramente non della mia zona, dove (in dialetto) ancora ha un significato molto preciso e limitato ("finora/tuttora").
Nel mio italiano regionale s'userebbe, in questo caso, «piú», alla maniera spagnola: «[Oltre che a Milano] dove sei stato piú?».

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Non ho capito niente... Cari amici, solo una domanda (spero che sia ultima). Nessun dizionario della lingua italiana (né il Sabatini-Coletti, né il Devoto-Oli, né il Garzanti-Petrini, né lo Zingarelli, né il Treccani, né il Nuovo dizionario italiano-russo, né il Dizionario italiano-lituano del dott. Stefano M. Lanza non ci dà l'espressione "dove altro"... Neanche nella Grammatica Italiana di Luca Serianni ho trovato l'espressione "dove altro"... Vi avevo chiesto se questa espressione era lingua parlata però non mi avete risposto... Cari amici, scusate, dove potrei ricevere la risposta alla domanda che mi interessa? Grazie.
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Veramente non ce l’aveva chiesto.Arnoldas ha scritto:Neanche nella Grammatica Italiana di Luca Serianni ho trovato l'espressione "dove altro"... Vi avevo chiesto se questa espressione era lingua parlata però non mi avete risposto...

Comunque, l’espressione non è solo della lingua parlata, anzi direi che è l’unica espressione sintetica cha abbiamo in italiano [normale] per dire «in quale altro posto».
- Ferdinand Bardamu
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«Dove altro… ?»
Gentile Arnoldas, non credo che dove altro possa essere considerato proprio della lingua parlata. Mi pare italiano senz’aggettivi. A tale riguardo, riporto un passo della GGIC (Grande Grammatica Italiana di Consultazione, vol. III, Bologna: «Il Mulino», 2001, § II.2.2.):
P.S. Mi sono permesso di evidenziare due piccolissimi errori nel suo intervento.
- Gli elementi interrogativi chi, (che) cosa, che, come, dove, quale, quanto possono essere modificati da altro. In tal caso l’interlocutore è invitato a indicare altre variabili oltre a quella o quelle già espresse:
(12) Dove altro sei stato (oltre che a Roma e Napoli)?
P.S. Mi sono permesso di evidenziare due piccolissimi errori nel suo intervento.
Arnoldas ha scritto:Non ho capito niente... Cari amici, solo una domanda (spero che sia l’ultima). Nessun dizionario della lingua italiana (né il Sabatini-Coletti, né il Devoto-Oli, né il Garzanti-Petrini, né lo Zingarelli, né il Treccani, né il Nuovo dizionario italiano-russo, né il Dizionario italiano-lituano del dott. Stefano M. Lanza non ci dà l'espressione "dove altro"... Neanche nella Grammatica Italiana di Luca Serianni ho trovato l'espressione "dove altro"... Vi avevo chiesto se questa espressione era [propria della] lingua parlata però non mi avete risposto... Cari amici, scusate, dove potrei ricevere la risposta alla domanda che mi interessa? Grazie.
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