Per quanto mi riguarda, non avrei alcun problema a usare figliastro, sorellastra e così via; né forse lo avrebbe Sabatini (ma bisognerebbe chiederlo a lui). Ma a quanto pare esiste un problema oggettivo: che molti rifuggono da questi termini per le connotazioni peggiorative che hanno assunto, quali che siano i motivi. Quindi Sabatini propone una soluzione che favorisca l'evitare l'uso di stepchild; così capisco io il senso del suo intervento. Poiché si tratta di Sabatini e non del primo venuto, la sua proposta ha autorevolezza e - forse - più probabilità di essere accolta, per cui l'accolgo con più favore di altre.Animo Grato ha scritto:[...]non era stato Lei ad osservare giustamente che "il fatto che alcuni usino l'intera espressione inglese anziché adozione dello stepchild sembrerebbe indicare che non si tratta tanto di un'obiezione al [considerato da alcuni] peggiorativo figliastro, ma del desiderio (provinciale, snobistico ecc.) di usare l'intero sintagma inglese"? E che "sembra comunque che tante persone non abbiano paura di usare la temuta parola figliastro"? Perciò, se anche secondo Lei il problema non è figliastro, a che pro introdurre quel goffo neologismo?
Non mi lancio a proporre io un termine perché, come è stato già detto non solo da me ma da altri in queste stanze oltreché da linguisti di vasta competenza, a meno di non chiamarsi Bruno Migliorini o di essere prossimi al suo livello, è consigliabile astenersi dal proporre neologismi.
Riguardo al fatto che configlio sia goffo, in questo sito si è discusso a iosa, in riferimento ai neologismi, sul concetto di bizzarro, goffo e chi più ne ha più ne metta. Suggerisco di [ri]leggere tutti gli interventi in merito.