«Scafista»

[Manutio]

Stando alla ricerca automatica, sembra che nessuno abbia intavolato qui il problema dell’origine di scafista nel senso oggi tanto frequente di ‘traghettatore di immigranti illegali’, con il seguito di tristi immagini che sappiamo. I vocabolari registrano questa accezione modernissima, accanto a quella piú vecchia di ‘operaio addetto alla manutenzione degli scafi’, ma per quanto ho visto (forse dovevo cercare meglio), non indagano l’origine della novità, che certamente non può derivare dall’uso tradizionale della parola. (In genere si limitano a informarci che deriva da scafo.)

Può darsi che sia giusta l’ipotesi piú facile, e piú deludente per quelli come noi, in cerca di storie complicate: che si tratti semplicemente della forma aferetica di motoscafista, registrata come tale da qualche lessico. È vero che i goffi barconi affogauomini che arrivano oggi dalla Libia non fanno certo pensare agli agili motoscafi, ma la parola entrò in uso quando l’immigrazione avveniva dall’Albania, e spesso si serviva davvero di motoscafi.

Io suggerisco un’altra pista, solo una pista che altri potrà seguire, se ne ha la voglia e la capacità, oppure dimostrare fallace. L’Albania, dove la storia è cominciata, confina con la Grecia, dove un termine usatissimo per ‘nave’ è skáphos; perfino l’aeroplano si può chiamare aeroskáphos. In questo il neogreco prosegue un’evoluzione che compare già nel greco antico, mentre noi abbiamo ereditato la parola nel senso originario e limitato di «corpo di un naviglio, senza armamenti di nessuna sorta». (Cosí la Crusca, ripresa dal Guglielmotti, Vocabolario marino e militare, s.v.).

Ma la parola come si usa oggi dai giornali a me fa un effetto curioso, di poco italiano. L’albanese trabocca notoriamente di prestiti dalle lingue circonvicine, e in questo caso potrebbe entrarci anche il gergo della malavita. La butto lí, curioso di quello che può dirne qualche confratello meglio informato. In ogni caso, questo scafista è cosa singolare che merita attenzione.

[GFR]

Scafista non mi sembra così recente. Scafisti erano anche i traghettatori di bionde a Napoli, dalle navi ancorate al largo.