Rinuncia alla cittadinanza
Moderatore: Cruscanti
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Rinuncia alla cittadinanza
Vivo da decenni all'estero. Medio Oriente, India, Indocina, Giappone, e mai ho pensato a rinunciare alla mia cittadinanza.
A causa di motivi politici, finanziari, o di altro genere c'è invece chi, volente o nolente, rinuncia alla cittadinanza. Questo fatto non esclude i cittadini americani, anzi!
Qui.
E qui faccio la domanda. C'è una parola che indichi quella persona che rinuncia alla propria cittadinanza? Non so, in una lingua duttile come l'inglese potrei immaginarmi un " byebyehome" o "hometohouserunner", "americandreamfinish" ecc., ma quello che mi interessa è sapere se c'è qualcosa in italiano. Espatriato di per sé non implica la perdita o la rinuncia alla cittadinanza. Esiliato è parola con altri significati.
Ah, dimenticavo. Non sono in cerca di parole insalata del tipo di quelle che ho inventato a mo' di esempio.
Idee?
A causa di motivi politici, finanziari, o di altro genere c'è invece chi, volente o nolente, rinuncia alla cittadinanza. Questo fatto non esclude i cittadini americani, anzi!
Qui.
E qui faccio la domanda. C'è una parola che indichi quella persona che rinuncia alla propria cittadinanza? Non so, in una lingua duttile come l'inglese potrei immaginarmi un " byebyehome" o "hometohouserunner", "americandreamfinish" ecc., ma quello che mi interessa è sapere se c'è qualcosa in italiano. Espatriato di per sé non implica la perdita o la rinuncia alla cittadinanza. Esiliato è parola con altri significati.
Ah, dimenticavo. Non sono in cerca di parole insalata del tipo di quelle che ho inventato a mo' di esempio.
Idee?
Io nella mia lingua ci credo.
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Mi sembra perfetto. Anche ex-cittadino, che non immaginavo minimamente, non è male. Grazie a tutti e due!Carnby ha scritto:Neoapolide?

A proposito, oltre che in Italia anche qui in Giappone si sono stabiliti tanti cittadini americani che hanno definitivamente tagliato i ponti con la madre patria.
Confesso che ero alla ricerca di una parola che focalizzasse questo evento particolare, cioè di Americani, un numero non irrilevante di persone sembra, che rinunciano alla cittadinanza e che di fatto non sono più americani formalmente.
Credo che neoapolidia americana come anche ex-cittadini americani possano entrambi rendere l'idea.
Io nella mia lingua ci credo.
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Comunque, l'apolide è uno che non ha alcuna cittadinanza: ha quindi uno status giuridico ben preciso. Invece, chi rinuncia alla cittadinanza è perché generalmente ne ha già un'altra (d'origine o acquisita), credo che neanche sia possibile rinunciare del tutto alla cittadinanza per diventare apolide.
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È apolide anche colui che rinuncia volontariamente alla cittadinanza.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
- u merlu rucà
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Per un italiano è impossibile farlo volontariamente.PersOnLine ha scritto: Invece, chi rinuncia alla cittadinanza è perché generalmente ne ha già un'altra (d'origine o acquisita), credo che neanche sia possibile rinunciare del tutto alla cittadinanza per diventare apolide.
Largu de farina e strentu de brenu.
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