Chi usa «romanzina» è veramente cosí incolto?
Moderatore: Cruscanti
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Chi usa «romanzina» è veramente cosí incolto?
Mi lascia perplesso questo articolo della Crusca, soprattutto la proscrizione. Nella mia zona, io ho sempre e solo sentito romanzina, e ramanzina mi suona un po' come suonerebbe oggi giovinotto, molti dizionari lo attestano comunque come variante d'uso popolare, ma è proprio un uso così «basso»?
Personalmente trovo esagerato l'accostamento con frustrato/*frustato.
Personalmente trovo esagerato l'accostamento con frustrato/*frustato.
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Re: Chi usa «romanzina» è veramente così incolto?
Per me è l'esatto contrario: non ho mai sentito romanzina.PersOnLine ha scritto:Mi lascia perplesso questo articolo della Crusca, soprattutto la proscrizione. Nella mia zona, io ho sempre e solo sentito romanzina…
Questo anch'io, per un motivo: romanzina non mi dice niente, mentre le altre due sono parole con significati diversi.PersOnLine ha scritto:Personalmente trovo esagerato l'accostamento con frustrato/*frustato.
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Re: Chi usa «romanzina» è veramente così incolto?
Appunto che ciò dimostra l'uso dipende anche da preferenze diffuse su base regionale/locale: forse è un paragone improprio, ma diventa come proscrivere una delle due forme tra anguria e cocomero.valerio_vanni ha scritto:Per me è l'esatto contrario: non ho mai sentito romanzina.PersOnLine ha scritto:Mi lascia perplesso questo articolo della Crusca, soprattutto la proscrizione. Nella mia zona, io ho sempre e solo sentito romanzina…
- u merlu rucà
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Io l'ho sentito dire, nella mia zona, e sospettavo fosse giusto, come tante altre forme, del resto. L'accostamento lo farei con sparagnare che molti considerano dialettale. 

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Vediamo le cose non come sono, ma come siamo.
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- Ferdinand Bardamu
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Però sparagnare È dialettale.Sixie ha scritto:Io l'ho sentito dire, nella mia zona, e sospettavo fosse giusto, come tante altre forme, del resto. L'accostamento lo farei con sparagnare che molti considerano dialettale.

È segnalato come settentrionale, ma mi pare che sia usato anche in qualche parte del Meridione.Ferdinand Bardamu ha scritto: Però sparagnare È dialettale.
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Se non sbaglio mi sembra sia adoperato in Calabria.Carnby ha scritto:È segnalato come settentrionale, ma mi pare che sia usato anche in qualche parte del Meridione.Ferdinand Bardamu ha scritto:Però sparagnare È dialettale.
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«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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- Ferdinand Bardamu
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Sí, non dico che sia proprio di un solo dialetto, ma che non è italiano normale, bensí regionale.Carnby ha scritto:È segnalato come settentrionale, ma mi pare che sia usato anche in qualche parte del Meridione.Ferdinand Bardamu ha scritto:Però sparagnare È dialettale.
Non mi sembra dunque che il paragone tra ramanzina/romanzina e risparmiare/sparagnare regga. Romanzina è una variante connotata diastraticamente ed è l’esito di un accostamento paretimologico con romanzo che chiunque in Italia può fare, indipendentemente dal retroterra dialettale. Sparagnare, invece, è l’esito dialettale di un germanico *sparanjan. Se nel primo caso la variante è sincronica, nel secondo caso è diacronica, perché frutto di mutazioni occorse nei secoli, per giunta in parallelo.
Il paragone non era fra risparmiare e sparagnare, ma proprio sparagnare/sparagnare, che sono uguali, sebbene una sia forma dialettale e l'altra italiano regionale.
Vado alla ricerca di corrispondenze, a dire il vero, non di paragoni.
Ne ho un'altra, questa davvero bellina, che sono sicura piacerà a tutti:
pàndare e pàndere.
Pàndare, nella mia variante, corrisponde proprio all'arcaico, raro, poetico 'manifestare, mostrare apertamente', rivelare, palesare con un di più dello spiattellare in dialetto.
Vado alla ricerca di corrispondenze, a dire il vero, non di paragoni.
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Pàndare, nella mia variante, corrisponde proprio all'arcaico, raro, poetico 'manifestare, mostrare apertamente', rivelare, palesare con un di più dello spiattellare in dialetto.
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A proposito di pandere, un piccolo fuori tema:
Cosa s'intende con "derivati"?Il Treccani ha scritto:[S]i trova usato solo in pochissime forme (pres. indic. e derivati)
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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- Ferdinand Bardamu
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Ma sparagnare è dialetto trasposto in italiano; è il dialetto che affiora in italiano. Non credo che si possano fare paragoni: è la stessa identica parola. E, usata in italiano, è senza ombra di dubbio un dialettismo.Sixie ha scritto:Il paragone non era fra risparmiare e sparagnare, ma proprio sparagnare/sparagnare, che sono uguali, sebbene una sia forma dialettale e l'altra italiano regionale.
Vado alla ricerca di corrispondenze, a dire il vero, non di paragoni.
Romanzina, invece, è una variante paretimologica panitaliana; propria, potenzialmente, di tutti gl’italiani. E ciò indipendentemente dalla sua presenza in qualche parlata locale (qui un esempio «illustre»).
Insomma, romanzina è una deformazione paretimologica che può esser fatta sia in italiano sia in dialetto; sparagnare è soltanto un dialettismo.
Anche nella mia, sebbene sia ormai in disuso. Anche questo verbo, però, se usato in italiano, sarebbe un dialettismo, per diverse ragioni: in primo luogo, non c’è perfetta corrispondenza semantica tra pàndere e pàndare, ché pàndare è piú affine a spiattellare che a un generico manifestare; in secondo luogo, c’è uno sfasamento di registro abissale tra una parola del registro familiare (pàndare) e una della lingua poetica (pàndere); infine, l’origine separa nettamente le due parole, perché pàndere è un raffinato latinismo poetico, mentre pàndare è una parola di tradizione ininterrotta.
La ringrazio, caro Ferdinand, della sua spiegazione come sempre puntuale e mi scuso per aver portato paragoni che non reggono; rimango tuttavia convinta che l'uso di romanzina non sia poi così incolto o almeno, non sempre e soprattutto non dopo questa pagina di riflessioni linguistiche sul termine. 

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