Apocope nomi propri di persona
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Apocope nomi propri di persona
L'apocope dei nomi propri di persona si segnala con l'apostrofo (come da regola generale, un po' di), o tramite l'accento (come nelle eccezioni, a piè di pagina)? Esempio: per Giovanni si scrive: Giovà o Giova'? Per Lucia si scrive: Lucì o Luci'? Grazie mille!
Ha sempre sbagliato. L’accento sui polisillabi tronchi in italiano (e quindi anche nei dialetti, in modo speciale per quelli strutturalmente simili all’italiano normale di base toscana, quindi i dialetti mediani) è obbligatorio, quindi andà, venì, cantà (forme usate peraltro anche nei vernacoli toscani).Ivan92 ha scritto:Ma ciò vale anche per i verbi? Io ho sempre scritto anda', veni', canta', etc.
In teoria sì, ma la grafia è abbastanza pesante.Ivan92 ha scritto:Ma non si potrebbe scrivere andà', per esempio?
Ciò vale anche per "sò" in luogo di "sono"? Es. "Queste sò proprio belle".Carnby ha scritto:Ha sempre sbagliato. L’accento sui polisillabi tronchi in italiano (e quindi anche nei dialetti, in modo speciale per quelli strutturalmente simili all’italiano normale di base toscana, quindi i dialetti mediani) è obbligatorio, quindi andà, venì, cantà (forme usate peraltro anche nei vernacoli toscani).Ivan92 ha scritto:Ma ciò vale anche per i verbi? Io ho sempre scritto anda', veni', canta', etc.
Sò/so' però è monosillabica, non ricade nella regola generale delle parole tronche.puer ha scritto: Ciò vale anche per "sò" in luogo di "sono"? Es. "Queste sò proprio belle".
Re: Apocope nomi propri di persona
"Ve" per indicare "vero", si scrive con l'apostrofo o con l'accento? Es. "Il libro me l'hai già dato, vè/ve'?" Ve' (con apostrofo) è già troncamento di "vedi", se invece significasse "vero", come andrebbe scritto? Grazie.
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Re: Apocope nomi propri di persona
Vero in italiano si può troncare [poeticamente] solo in ver. Quindi ve’ per vero può essere solo la resa grafica di un troncamento in qualche parlata dialettale (ad esempio in romanesco); in quanto tale, dovrà essere scritta secondo le regole ortografiche di quel particolare dialetto. Io lo scriverei cosí, con l’apostrofo, come il troncamento di vedi… a meno che non provochi raddoppiamento fonosintattico, nel qual caso potrebbe essere piú opportuno l’accento (vé).
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Re: Apocope nomi propri di persona
Tenderei a escludere il raddoppiamento. Tutte le volte che l'ho incontrato (parlata romanesca, appunto) era sempre in fine di frase interrogativa.Infarinato ha scritto: ↑mer, 15 mag 2019 20:50Io lo scriverei cosí, con l’apostrofo, come il troncamento di vedi… a meno che non provochi raddoppiamento fonosintattico, nel qual caso potrebbe essere piú opportuno l’accento (vé).
E come avverbio, quindi in frasi come "Ci sei andato, vero?" (e non in "Mi hai detto il vero?").
Ultima modifica di Infarinato in data gio, 16 mag 2019 11:07, modificato 1 volta in totale.
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Re: Apocope nomi propri di persona
Sí, certo, concordo in toto… per il romanesco. Ma stavo parlando in generale, non escludendo che tale troncamento potesse esistere in un altro dialetto in cui —ne dubito— provocasse raddoppiamento. E in quel dialetto l’allofono vocalico potrebbe anche non appartenere a /e/, e l’accento grafico potrebbe essere diverso (o non necessario) etc. etc.valerio_vanni ha scritto: ↑mer, 15 mag 2019 21:39 Tenderei a escludere il raddoppiamento. Tutte le volte che l'ho incontrato (parlata romanesca, appunto) era sempre in fine di frase interrogativa.
E come avverbio, quindi in frasi come "Ci sei andato, vero?" (e non in "Mi hai detto il vero?").
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