Non sempre. Dipende dal contesto, dalla situazione comunicativa. Quante volte dovrò ripeterle che ciò che va bene in un contesto, in un registro, potrebbe non andare bene in un altro? L'italiano è particolarmente sensibile a questo aspetto della comunicazione linguistica, più dell'inglese, tanto per ricadere nel solito argomento.Marco1971 ha scritto: Grazie dell’informazione. Questa me la segno. Sul serio: la parola cibo non è adatta a contesti tecnici, va usato (anzi utilizzato, essendo usato troppo poco tecnico) alimentazione.
Mangiare
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Non me lo deve ripetere, di contesti e registri so almeno quanto lei, anzi è un discorso che fo sin dalle stanze chiuse del forum della Crusca. Poi la percezione può variare da un parlante all’altro.Freelancer ha scritto:Quante volte dovrò ripeterle che ciò che va bene in un contesto, in un registro, potrebbe non andare bene in un altro? L'italiano è particolarmente sensibile a questo aspetto della comunicazione linguistica, più dell'inglese, tanto per ricadere nel solito argomento.
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E si riflette nello stile del parlante. Le riporto un'acutissima definizione di stile di Giacomo Devoto, secondo me è pertinente ai discorsi che facciamo:Marco1971 ha scritto:Poi la percezione può variare da un parlante all’altro.
...lo stile...non sta né nell'uomo né nelle cose. Lo stile è un rapporto fra l'uomo e le convenzioni linguistiche (letterarie, figurative, musicali o anche di galateo) proprie della comunità in cui vive.
Questo rapporto può essere vicino alla media dei rapporti della maggioranza dei suoi concittadini: può anche allontanarsene. Il giudizio stilistico è un giudizio di maggiore o minore socialità, indipendentemente dal fatto che il Manzoni mostri un vertice di socialità conseguentemente perseguita, e Moravia una sosanziale socialità per indifferenza; che Pasolini sia un ribelle consapevole, e Fogazzaro sia spesso asociale per negligenza...
Ma non mi sembra un problema di registro...
A me sembra normale che Food and Agricolture Organization si traduca Organizzazione per l'agricoltura e l'alimentazione, perché l'ente in questione non si occupa genericamente del cibo, bensí il suo obiettivo è combattere la denutrizione e la malnutrizione. Cioè, il suo obiettivo è che si popoli si "alimentino". E in effetti
Anche negli altri casi (il titolo dell'esposizione, la tessera di razionamento ecc.), si può certo dire che cibo è meno preciso, e può per questo risultare fin ridicolo, inaccettabile: e se il buon parlare consiste anche nell'usare le parole giuste nei significati giusti e con una certà varietà, allora a buon titolo si può dire che certi usi di cibo appartengono a un "registro basso".
E per quanto riguarda food, si può dire che la sua traduzione supina provoca un appiattimento (da verificare, perché forse è troppo catastrofista, quell'articolo), ma non una forzatura del significato di cibo, almeno dagli esempi riportati.
A me sembra normale che Food and Agricolture Organization si traduca Organizzazione per l'agricoltura e l'alimentazione, perché l'ente in questione non si occupa genericamente del cibo, bensí il suo obiettivo è combattere la denutrizione e la malnutrizione. Cioè, il suo obiettivo è che si popoli si "alimentino". E in effetti
Cioè, quando si parla di cibo alimentare dà piú il senso di sussistenza che non quello di generico mangiare; usarlo in senso piú estensivo in frasi comuni sarebbe un'affettazione (piuttosto stupida, anzi ridicola).Treccani in linea ha scritto:alimentare [...] provvedere degli alimenti necessarî, nutrire: a. la famiglia, a. i figli; rifornire di viveri: a. la città
Anche negli altri casi (il titolo dell'esposizione, la tessera di razionamento ecc.), si può certo dire che cibo è meno preciso, e può per questo risultare fin ridicolo, inaccettabile: e se il buon parlare consiste anche nell'usare le parole giuste nei significati giusti e con una certà varietà, allora a buon titolo si può dire che certi usi di cibo appartengono a un "registro basso".
E per quanto riguarda food, si può dire che la sua traduzione supina provoca un appiattimento (da verificare, perché forse è troppo catastrofista, quell'articolo), ma non una forzatura del significato di cibo, almeno dagli esempi riportati.
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Sì ma il punto di Janni ( da me condiviso) è proprio che l'ambito semantico di food è più ampio di quello di cibo, ossia gli americani non scrivono Nourishment/Nutrition/Diet and Agricolture Organization, bensì un (apparentemente) semplice food a loro basta per esprimere il concetto di lotta contro la denutrizione e malnutrizione, mentre per noi cibo , in questo contesto, sarebbe limitativo semanticamente e abbasserebbe il registro, due aspetti non nettamente distinti tra di loro.Federico ha scritto:Ma non mi sembra un problema di registro...
A me sembra normale che Food and Agricolture Organization si traduca Organizzazione per l'agricoltura e l'alimentazione, perché l'ente in questione non si occupa genericamente del cibo, bensí il suo obiettivo è combattere la denutrizione e la malnutrizione. Cioè, il suo obiettivo è che si popoli si "alimentino". E in effettiCioè, quando si parla di cibo alimentare dà piú il senso di sussistenza che non quello di generico mangiare; usarlo in senso piú estensivo in frasi comuni sarebbe un'affettazione (piuttosto stupida, anzi ridicola).Treccani in linea ha scritto:alimentare [...] provvedere degli alimenti necessarî, nutrire: a. la famiglia, a. i figli; rifornire di viveri: a. la città
Piú che non essere nettamente distinti, mi sembrano l'uno causa dell'altro.Freelancer ha scritto:Sì ma il punto di Janni ( da me condiviso) è proprio che l'ambito semantico di food è più ampio di quello di cibo [...] mentre per noi cibo, in questo contesto, sarebbe limitativo semanticamente e abbasserebbe il registro, due aspetti non nettamente distinti tra di loro.
Ma è inutile proseguire coi distinguo.
Piuttosto, bisognerà tener d'occhio l'uso di cibo, per verificare se il catastrofismo di Janni è giustificato.
P.s.:
Dev'essere effetto di un copincolla a catena.Marco1971 ha scritto:Non per pignoleria, ma perché ripetuto piú volte, occorrerebbe correggere il refuso: Agriculture.
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