Mi trovo ancora una volta a rivolgermi voi, in relazione ad alcuni dubbi.
Forse ho già accennato, in altre occasioni, al fatto che frequento un corso di scrittura creativa e, spesso, dopo la lettura degli elaborati i partecipanti discutono dei loro testi.
In uno degli ultimi incontri abbiamo parlato di alcune frasi trovate nei nostri scritti, frasi che hanno dato il via a un vivace dibattito perché c’era il “signor congiuntivo” di mezzo.
Come sempre questo “signor congiuntivo” fa tribolare!

Scherzi a parte ho fatto un po' di ricerche sulla Rete, sul sito dell’Accademia della Crusca, qui nel forum, per farmi un’idea più precisa, e vorrei confrontarmi anche con voi, perché so bene che l’argomento non è facilmente esauribile con un “giusto” o “sbagliato” e probabilmente sono ammissibili più scelte dinnanzi a certe costruzioni.
Vi posto le frasi originali, seguite dalle modifiche proposte nella discussione, e infine brevi riflessioni da parte mia.
Prima frase
"Non ci si rende conto di come le persone sono finché non si conosce il loro passato.”
"Non ci si rende conto di come le persone siano finché non si conosce il loro passato.”
Tenendo conto che si tratta di una frase estrapolata da una scena di sole riflessioni di un personaggio, e che non riporto per intero per non rubare troppo spazio, per me la frase originale con l’indicativo ha un forte sapore di “sentenza certa”, un qualcosa di lapidario, che viene meno in quella con il congiuntivo, dal sapore meno marcato. Considerato che è la verità di chi parla, presentata come sua certezza, per me l’uso dell’indicativo è corretto.
Ho provato anche a rigirare la frase (non so se è un metodo valido, in caso di incertezza) ma anche cambiando la struttura, opterei sempre per un indicativo.
“Finché non si conosce il passato delle persone non ci si rende conto di come sono”.
“Finche non si conosce il passato delle persone non ci si rende conto di come siano.”
Seconda frase
«La smette di fare così?»
«Non so di che sta parlando.»
«Sì, lo sa.»
«La smette di fare così?»
«Non so di che stia parlando.»
«Sì, lo sa.»
Questo scambio di battute fa sempre parte di una scena più ampia, nella quale l’interlocutore che risponde con: “Non so di che sta parlando” sta mentendo deliberatamente.
So che la forma negativa spesso vuole il congiuntivo, ma in quel “non so di che sta parlando” per me emerge una certezza al negativo, in questo caso sostenuta dal fatto che il soggetto mente sapendo di mentire e che rende corretto l’uso dell’indicativo.
Troverei, invece, più consono il congiuntivo in un caso dove il personaggio non sappia realmente a cosa ci si riferisce con la domanda a lui rivolta, evidenziando così il carattere di incertezza della situazione. Posto un esempio raffazzonato per farvi capire, immaginando la scena tra due colleghi a una riunione di lavoro. Entrambi restano stupiti dalle parole del loro capo (forse un licenziamento in arrivo?):
«Lo sai di cosa sta parlando il capo?»
«Non so di cosa stia parlando. Non mi ha detto nulla prima della riunione.»
Terza frase
"Mi piace Luisa e ora capisco perché mio fratello le è così affezionato."
“Mi piace Luisa e ora capisco perché mio fratello le sia così affezionato.”
Anche qui, secondo me, la frase originale con l’indicativo è corretta.
Anzi, qui, semmai avrei un dubbio sull’uso del congiuntivo: non sarebbe come voler affermare di aver compreso una cosa (con certezza) e poi usare un tempo verbale che implica incertezza?
Vi ringrazio come sempre per la disponibilità e Vi auguro una splendida domenica!