«Fino a quando» + indicativo o congiuntivo?
Moderatore: Cruscanti
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«Fino a quando» + indicativo o congiuntivo?
Buongiorno,
Potete dirmi se è più corretto scrivere
Vogliamo quindi decrementare il contatore A e B fino a quando uno dei due non diventa zero
oppure
Vogliamo quindi decrementare il contatore A e B fino a quando uno dei due non diventi zero
Vi ringrazio
Potete dirmi se è più corretto scrivere
Vogliamo quindi decrementare il contatore A e B fino a quando uno dei due non diventa zero
oppure
Vogliamo quindi decrementare il contatore A e B fino a quando uno dei due non diventi zero
Vi ringrazio
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- Iscritto in data: mar, 01 mag 2018 17:12
Buongiorno,
in questo caso (temporale che indica il momento in cui termina l'azione della reggente) è lecito sia l'uso dell'indicativo sia l'uso del congiuntivo. Però, se uno dei due contatori arriverà a zero, come mi pare di poter intuire, tenderei ad evitare la sfumatura eventuale che è implicita nel congiuntivo.
Piuttosto riformulerei così: Decrementeremo i contatori A e B fino a quando uno dei due non avrà raggiunto lo zero.
Se ho capito male e la mia risposta non è di aiuto, me ne scuso.
in questo caso (temporale che indica il momento in cui termina l'azione della reggente) è lecito sia l'uso dell'indicativo sia l'uso del congiuntivo. Però, se uno dei due contatori arriverà a zero, come mi pare di poter intuire, tenderei ad evitare la sfumatura eventuale che è implicita nel congiuntivo.
Piuttosto riformulerei così: Decrementeremo i contatori A e B fino a quando uno dei due non avrà raggiunto lo zero.
Se ho capito male e la mia risposta non è di aiuto, me ne scuso.
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- Iscritto in data: mar, 01 mag 2018 13:45
Buonasera,stefanoemme ha scritto:…Però, se uno dei due contatori arriverà a zero, come mi pare di poter intuire, tenderei ad evitare la sfumatura eventuale che è implicita nel congiuntivo.
Piuttosto riformulerei così: Decrementeremo i contatori A e B fino a quando uno dei due non avrà raggiunto lo zero.
Grazie è stato gentilissimo!
Cordiali saluti
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Re: «Fino a quando» + indicativo o congiuntivo?
Perdonate la reviviscenza del filone: nel primo esempio il verbo può essere coniugato al futuro anteriore?
Re: «Fino a quando» + indicativo o congiuntivo?
Come giustamente indicato dal Sabatini-Coletti, finché e sinonimi reggono sia l’indicativo, sia, con una sfumatura di eventualità, il congiuntivo. Ecco alcuni esempi letterari.
– Finché non ti vedrò sul palco – disse ridendo Francesco de Lizo – non sarò sicuro che tu parlerai. (D’Annunzio, Il fuoco, 1900)
Comincia così quel divino autunno d’arte al cui splendore gli uomini si rivolgeranno sempre con un palpito profondo, finché duri nell’anima umana l’aspirazione a trascendere l’angustia dell’esistenza comune per vivere una vita più fervida o per morire di più nobile morte. (ibid.)
“Oh, zio! Bisogna finirla; oramai è vostro genero.”
“Niente! Finché non avrà sposato in chiesa...” (Capuana, Il marchese di Roccaverdina, 1901)
Non facciamo novità! Andava tanto bene la concia all’uso nostro finché ci badò la buon’anima. (Pirandello, L’esclusa, 1902)
Contentateli per ora; almeno finché avremo messo al sicuro il raccolto. (Verga, Dal tuo al mio, 1903)
– Finché non ti vedrò sul palco – disse ridendo Francesco de Lizo – non sarò sicuro che tu parlerai. (D’Annunzio, Il fuoco, 1900)
Comincia così quel divino autunno d’arte al cui splendore gli uomini si rivolgeranno sempre con un palpito profondo, finché duri nell’anima umana l’aspirazione a trascendere l’angustia dell’esistenza comune per vivere una vita più fervida o per morire di più nobile morte. (ibid.)
“Oh, zio! Bisogna finirla; oramai è vostro genero.”
“Niente! Finché non avrà sposato in chiesa...” (Capuana, Il marchese di Roccaverdina, 1901)
Non facciamo novità! Andava tanto bene la concia all’uso nostro finché ci badò la buon’anima. (Pirandello, L’esclusa, 1902)
Contentateli per ora; almeno finché avremo messo al sicuro il raccolto. (Verga, Dal tuo al mio, 1903)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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