Concordo in toto colle sue considerazioni. Personalmente, però, non conosco filastrocche relative all'animaletto de quo.Ferdinand Bardamu ha scritto:Grazie anche a lei.
Spesso le denominazioni locali corrispondono al primo verso della filastrocca che si faceva recitare ai bambini. La reduplicazione mi fa pensare che sia il caso anche del genovese. Conosce per caso anche la filastrocca associata all’insettino?Ligure ha scritto:Le altre denominazioni locali risultano più laiche. A Genova, ad es., la voce risulta dæ-dæ /'dɛ:'dɛ:/. Tendo a mantenermi il più possibile sempre ragionevolmente freddo e distante rispetto alle diffuse (e incredibili!) corbellerie degli etimologisti locali.
Potrebbe certamente trattarsi di voce infantile…

A proposito di filastrocche riferisco che anche quanto riferito dall'AIS – Carta 470, Punto 179 (Rovegno, prov. di Genova) – risulta essere impreciso. La denominazione locale è semplicemente angeŕin. Il riferimento al paradiso è dovuto a una confusione colla filastrocca infantile riportata. In cui si menziona il Pāŕadîzu /ˌpa:ŕa'di:zu/ per poter far rima con rîzu /'ri:zu/, il noto cereale.
Come mi hanno confermato gl'informatori locali, il contesto risulta sufficiente a discriminare se si parla della coccinella o di una persona denominata Angelino.
Anche Pāŕadîzu /ˌpa:ŕa'di:zu/, voce riferita dai raccoglitori e caratterizzata da /-d-/, risulta l'ennesimo italianismo. La voce di derivazione diretta (ormai desueta) era Paŕeizu /pa'ŕeizu/. L'evoluzione s'interruppe perché avrebbe fornito Paizu /'paizu/, troppo simile a paize /'paize/ = paese, villaggio e si sarebbe confusa la sublimità colle villanerie!
P.S. Segnalo che a Genova l'adozione della voce coccinella risulta molto recente. Tutti i vecchi dialettofoni, parlando italiano, hanno sempre usato unicamente il termine maggiolino. Va notato che a Genova coccina /'kɔʧʧina/, tuttora usato da molti anche in lingua, indica la calata, l'accento locale e coccinella poteva collidere col senso di una calata non proprio sguaiata, controllata, per quanto il diminutivo non fosse – almeno, a mia conoscenza – effettivamente impiegato.